capitolo 38 Capodanno con il botto
Uomini e donne divisi nelle due macchine, partono da villa Queen per arrivare alla pista scelta per l'occasione.
Data la situazione, l'elettricità che emana questa sfida, Jek ha scelto un posto particolare.
Una vecchia pista su strada di terra, abbandonata da anni.
Perfetta e all'altezza della gara che li attende.
Appena le due macchine partono, Alex si porta davanti a lei, facendo lo sbruffone.
Comportamento che fa sorridere Kim, lasciandolo fare, preferendo rimanere calma e lasciargli credere quello che vuole, non mostrandogli subito le nuove modifiche che lei stessa a fatto alla sua bambina.
Ma mentre Sara si mette la cintura, sapendo che quella di Kim è solo una calma apparente, qualcun'altro sbuffa e parla troppo per i gusti di Kim.
"Visto, te l'avevo detto.
Alex è troppo bravo e questa gara è persa in partenza."
La pazienza di Kim raggiunge il limite massimo e questa volta nemmeno lo sguardo implorante di Sara salverà Mary.
Cambiando marcia velocemente, accelera bruciando metri di catrame sotto le ruote.
Spingendo tutte le donne con la schiena contro il sedile, immobilizzate dalla velocità raggiunta in pochi attimi che preme su di loro.
Ma due solo per pochi minuti, che vengono spezzati da una frenata che quasi ferma la macchina.
E mentre Kessie viene tenuta ferma dalla mano di Kim, che le fa quasi da para urto, Mary passa dalla nuca immobilizzata al sedile, a sbattere il naso contro il sedile di Sara, che si trova davanti a lei.
Il tutto davanti al sorriso soddisfatto di Kim.
"Ascoltami bene."
Parla a denti stretti Kim, tornando a guidare a un passo tranquillo.
Ma con un tono che mostra tutto il suo nervoso.
Sara e Kessie sono semplicemente preoccupate per la voce della donna, mentre Mary si tiene la mano tremante sulla fronte dove ha preso la botta.
Il tono di Kim è una lama, sottile e tagliente.
"Ti ho aperto le porte di casa mia, solo per amore di Sara e per il rispetto che provo verso Massi.
Mma a parte questo, per me non sei un cazzo."
Finalmente può dare sfogo a tutti i pensiri che hha trattenuto fino ad ora, fregandosene dello sguardo di rimprovero con cui Sara la sta guardando.
Con lo sguardo fisso sulla strada, non ha bisogno di guardarla per farle arrivare il messaggio chiaro e tondo.
Ma è soddisfacendo vederla tremare quando parcheggia poco lontano dalla macchina di Alex, arrivando a destinazione.
"Detto ciò, prova ancora a parlarmi in questo modo o a sbavare ancora sul mio uomo.
E nemmeno Sara potrà salvarti da me."
Si gira con il busto verso di lei, afferrandola dal colletto del vestito, avvicinandola a se.
Godendosi l'espressione terrorizzata di Mary.
Non parla, semplicemente la lascia affogare nei suoi occhi di ghiaccio, nella rabbia che si cela dietro a una finta calma.
"Non ripeterò una seconda volta.
Perciò, fai attenzione a quello che fai."
Mary non respira, non riesce nemmeno ad annuire e completamente investita dalla paura che questa donna le fa.
Anche quando lascia la presa su di lei, scendendo dalla macchina, il respiro non vuole tornare come se la mano di Kim fosse ancora sulla sua gola.
"Mi dispiace per Kim, non è una persona molto paziente."
Cerca di scusarsi Sara, imbarazzata e a disagio per la situazione.
Ma Mary le fa segno di lasciare perdere e scende seguita dalle altre dalla macchina.
Ha sbagliato, lo sa bene e guardando Kim poco lontano da lei, si rende conto che era scontata la sua reazione.
Per tutto il tempo di permanenza a villa Queen non ha fatto altro che andarle contro, esagerando questa sera.
Perché lo ha fatto?
Non lo sa, è semplicemente più forte di lei, una presunzione che ha sempre usato come forma di difesa.
Ma che stasera le è quasi costato il collo.
Invece Kim la ha già dimenticata, giusto per far capire quanti in realtà gliene freghi di Mary.
Ha qualcosa di molto più importante su cui scaricare il suo interesse.
Alex, insieme ai suoi amici, a pochi passi da lei sta parlando con una ragazza.
E quest'ultima si sta prendendo decisamente troppe libertà.
Destino vuole che molte persone stianonusando questo luogo come loro locale personale per festeggiare il Capodanno.
Gli spalti sono quasi pieni, la musica rimbomba in tutto lo spazio e l'alcol scorre tra la folla che inizia a intuire cosa accadrà da qui a poco.
Ma a Kim non gliene frega un cazzo, il suo sguardo è fisso sulla mano della ragazza che presuntuosa si posa sul petto di Alex.
E lo stronzo non fa un cazzo, anzi si goda il suo ego che fa colpo, mentre Kim sente il sangue bollirle in vena.
Solo lei ha il diritto di toccarlo, desiderarlo e averlo come invece vorrebbe questa insulsa ragazza che si avvicina sempre di più a lui.
E quando vede la sua mano salire lenta verso il collo, quel pezzo di pelle che adora mordicchiare e e sfiorare lei nei loro momenti di intimità.
La calma se ne va a fan culo.
Alex deve ammettere che si sente lusingato ogni volta che una donna lo guarda con desiderio e spesso ha sfruttato la situazione a suo piacere carnale.
Ma ad oggi, non sente nessuno effetto.
Le lusinghe di questa ragazza e la sua mano che gli sfiora il petto non gli provoca niente.
Ma qualcos'altro si, altro che se lo ecita.
Ovvero, una mano tatuata che afferra il polso con forza, facendola gridare e piegare su se stessa.
"Ho interrotto qualcosa?"
Kim si sposta davanti ad Alex, senza mollare la presa sulla ragazza che da estasiata ora invece trema ed è terrorizzata dallo sguardo della donna.
Sposta lo sguardo tremante da lei ad Alex, cercando aiuto e compassione nell'uomo, ma Alex semplicemente sorride godendosi la gelosia della sua donna, nonostante sia cosciente della rabbia che ribolle in lei.
E stringe la presa sul suo polso, sentendo le ossa tremare rischiando di rompersi, eppure non si sente ancora soddisfatta.
Sente la mano di Alex spostarle i capelli su una spalla, lasciando parte del collo scoperto, che poi ricopre di baci e carezze delicate.
Kim chiude gli occhi, lasciandosi andare ai brividi di piacere che le corrono sulla schiena, la fragilità che si impossessa di lei ogni volta che Alex la sfiora.
"Lasciala andare, non vale nulla per me.
Sai che sei l'unica per me."
Gli respira sul collo, assorbendo sulle labbra i suoi brividi.
Per fortuna i suoi modi funzionano, perché Kim si lascia andare quando basta per alleggerire la presa e lasciare scappare la ragazza, a gambe levate e con la coda tra le gambe.
Quando Alex si allontana da lei, si guarda intorno, notando di avere l'attenzione tutte le persone addosso.
E per la prima volta, ne è davvero felice.
È felice di essere al centro dell'attenzione, così che il messaggio sia arrivato chiaro e tondo a tutti, soprattutto a tutte le donne che sono intorno a loro.
La the Queen è una donna possessiva e Alex e suo.
Finalmente il continuo sbalzo di ormoni tra i due, arriva al momento di sfogo.
Alex la gira di scatto verso di se e la bacia come avrebbe voluto fare per tutta la sera.
Le lingue che danzano, i denti che sbattono, è un bacio Furioso per quanto passionale, fatto di gelosia, di possesso, come due animale, due leoni, che si mordono e combattono in un atto di passione.
"Non sfidare la mia pazienza Sanders.
Non amo condividere i miei piaceri."
Poche parole che Kim gli sussurra sulle labbra, mettendo in chiaro quanto una donna possessiva sfidata possa diventare pericolosa, quasi letale.
Alex non ha il tempo di rispondere, perché Kim con sorriso malizioso lo abbandona ai suoi brividi, tornando alla propria macchina seguita da Sara.
"Altroché demone.
Quella la donna è un angelo, basta solo non rompergli le palle."
Ride Alex seguente gli stessi movimenti e salendo in macchina con Jack.
Lo spettacolo è finito Kim ha dato molto di cui parlare questa sera e molti fatti.
Tutti hanno appena conosciuto la verità, di tutte quelle parole che hanno sentito in giro
Ed ora che molte donne sanno che il king ha trovato la sua regina, in pochissime oseranno rischiare avvicinandosi a lui.
"Sono così elettrizzata Kim. Spero non ti dispiaccia se resto in macchina con te.
So che preferisci gareggiare da sola."
Sara le sorride, mentre si mette comoda e allaccia la cintura di sicurezza.
Ma le sue parole non ricevono risposte.
Kim semplicemente mette in moto, ascoltando il rumore del motore salire già di giri, come un animale che graffia il terreno prima di iniziare a correre, a cacciare.
Le due macchie si fermano sulla linea di partenza, le urla della gente si espandono per gli asfalti, facendo il tifo per i due gareggianti, iniziando a dar vita alle scommesse.
Mentre Alex e Kim si limitano a guardarsi, un'ultima sfida prima di iniziare, prima di scoprire chi dei due sarà il vincitore.
Una ragazza si posiziona davanti a loro, lentamente si sfila il reggiseno senza mostrare le proprie grazie, stringendolo nella mano destra e alzandolo verso il cielo.
Appena il reggiseno toccherà terra, la gara avrà inizio.
Il conto alla rovescia è il momento che Kim più ama.
La frenesia sulle dita che stringono il volante, gli occhi che fissano quel reggiseno contando i centimetri che mancano al terreno, il motore che gira a vuoto sfogandosi nel fumo che fuoriesce dalla marmitta.
Il tutto è adrenalina che pompa in vena.
Il reggiseno viene fatto scivolare dalla mano.
3...2...1
Si parte...
Un paio di ore dopo, l'intero gruppo si trova nella sala privata del loro locale.
Ma non tutti sono di ottimo umore.
"Alex, tesoro, versami da bere.
La tua padrona ha sete."
Tutte le ragazze ridono , imitandola nel dare gli ordini ai loro ragazzi.
Alex, sbuffando, versa nel bicchiere di Kim una buona dose di vodka e ghiaccio mentre Jek continua a messaggiare le spalle della sua fidanzata, come quest'ultima ha ordinato, guardando male l'amico.
"Come che avevi detto Alex?
Tranquillo amico, io sono il king.
Fan culo."
E già, ha vinto Kim, anche se per pochissimo.
Infatti le due macchine sono arrivate quasi uguali alla linea di arrivo, solo grazie a una foto fatta da uno dei tanti ospiti dell'evento, hanno visto il leggero vantaggio di Kim.
Poco meno di un metro, mas sempre vantaggio è.
E Kim si gode la sua Vittoria e ha intenzione di godersela per tutti il tre giorni della scommessa.
E anche le altre lo faranno sicuramente.
"Alex?
Alex Sanders?"
Una donna dai capelli biondi e lo sguardo malizioso, si affaccia sulla porta del privé sorridendo ad Alex che rimane pietrificato con in mano il bicchiere di Kim.
E lo osserva, ingoiare a vuoto e diventare all'improvviso nervoso.
La situazione non le piace.
"Angel Seth, non ci vediamo da una vita."
Posando il bicchiere sul tavolo, si avvicina a lei, sorridente, guardandola con uno strano luccichio.
E Kim si sta innervosendo sempre di più, ma Alex non se ne rende conto.
Osserva Angel dalla testa ai piedi, trovandola uguale a quando la vista l'ultima volta, un paio di anni fa.
Con lei aveva una relazione simile a quella con Mandy, ma le due donne sono completamente diverse.
Mentre Mandy e sempre stata accondiscendente, Angel era più una complice, una pseudo amiche di letto che condivideva con lui il piacere di superare i limiti.
"Due anni, da quando mi sono trasferita.
Non avrei mai pensato che a pochi giorni del mio ritorno, avrei rivisto proprio te."
Tra i due non c'è stata una separazione dolorosa, semplicemente lei se ne andata per cercare il successo nel campo della moda e lui in pochi giorni la sostituita con un'altra.
Non sono mai stati legati da qualche sentimento romantico, ma semplice passione e perversione.
Ma, qualunque sia la situazione a Kim piace sempre meno.
E, nonostante il suo orgoglio, si alza in piedi affiancando il suo uomo, che finalmente sembra accorgersi di lei.
"Ah, che cazzo di maleducato.
Kim lei è Angel una vecchia amica.
Angel, lei è Kim, la mia donna."
Angel non mostra timore davanti allo sguardo di Kim, ma solo perché non sa chi ha davanti.
Si limita a mostrarsi confusa, guardandola dalla testa ai piedi.
Con un pizzico di presunzione che pizzica i nervi di Kim.
"Ne sono cambiate di cose.
Quando ci divertivamo insieme, non ri avrei mai immaginato come un ragazzo da relazione seria."
Alex sposta lo sguardo sulle sue donne, che continuano a guardarsi in cagnesco, capendo l'errore che ha fatto.
L'arrivo improvviso di Angel lo ha stordito, tanto da mettere in secondo piano Kim, comportamento che deve averla fatta incazzare molto anche se non lo da a vedere.
Il loro rapporto è già turbolento e sempre appeso su un filo sottile.
Non sa ancora cosa c'è tra loro, come chiamare il loro rapporto.
Ma sa che non è disposto a perdere tutto per un incontro casuale.
Cosi, le posa un braccio sulla spalla, tirandola a se in modo possessivo, sentendola leggermente più quiete.
"Questo prima di incontrare Kim."
Spera così di mettere in chiaro le cose, rassicurando Kim, che però rimane immobile con sguardo fisso su Angel, sfidandola a fare un solo passo avanti.
E Angel non mostra di voler fare un passo indietro.
Se non fosse che il Dj chiama sul palco una canzone, la sua canzone, il suo momento.
E spostando lo sguardo su Alex, sorride falsamente, mostrandosi sicura di sé.
Una presunzione che in realtà vacilla davanti all'espressione severa di Kim.
"Be', spero mi potrai offrire un drink più tardi.
Ora però devo andare, godetevi lo spettacolo."
Gli fa l'occhiolino, scappando via prima che Kim possa fargli quello stesso occhio nero.
Si sposta con violenza il braccio di Alex di dosso, allontanandosi da lui e portandosi una sigaretta alle labbra.
Gli altri nel gruppo cercando di conversare d'altro, lasciando ai due un po di privacy.
Anche perché nessuno di loro vuole mettere un dito davanti a una donna incazzata.
"Kim."
Aspira con foga il fumo fino a sentirlo bruciare nei polmoni.
Lo stomaco brucia e si stringe in una morsa dolorosa.
Un insieme di sentimenti che a Kim non piacciono.
Non si è mai sentita insicura di se, non ha mai sentito la paura di perdere qualcuno.
Anche perché non ha mai avuto nessuno a cui tenere e tutto questo le fa pentire fi aver intrapreso questo strano rapporto con Alex.
"È solo una vecchia amica.
Si mi ha fatto piacere rivederla, ma niente di più."
Le prende il polso, subendo il suo sguardo furente, ma non gli importa.
Con una mano sulla guancia la spinge vicino a se, chiudendo gli occhi quando lei lo sfotte soffiandogli il fumo in faccia.
"Se mi tradisci, prima uccido la puttana che ti porti a letto, poi ti stacco le palle facendoti morire di una morte lenta e sofferte.
Se osi farlo, ti pentirai di essere entrato tra le mie lenzuola."
Kim è un libro aperto come poche volte è successo, ma questa volta mostrando il lato oscuro di sé.
Quella sete di sangue e vendetta che fa scorrere fremiti di paura e terrore.
Ma non in Alex, che si limita a ingoiare a vuoto, lasciando la presa su di lei.
Non ha il tempo di ribattere, poiché il Dj richiama l'attenzione sul palco.
E, incuriositi, tutti loro si affacciano sul cornicione che da un perfetta visuale dello spettacolo.
Angel, vestita di rosso, si muove sensuale e volgare.
Attirando l'attenzione di tutti gli uomini nel locale, soprattutto quando si spoglia, davanti a tutti, rimanendo in intimo di pizzo bianco, con tanto di reggi calze e tacco alto a spillo.
Tutti i ragazzi fischiano entusiasti ed eccitatati, mostrando quanto in realtà si finga di essere umani, non essendo più che animali.
" Si piccola, sei fantastica"
Le urlano intorno, mentre continua a muoversi sulle note di Diamonds.
Si avvicina ai suoi fan, strusciandosi su alcuni di loro.
Come una perfetta spogliarellista che finge di essere una modella.
" Jek se non la smetti di fissarla te lo taglio."
Sara colpisce il proprio ragazzo sul braccio, facendogli finalmente distogliere lo sguardo dallo spettacolo.
Lo stesso che per poco non lo faceva sbavare.
"No amore, ma cosa vai a pensare?
Non la sto guardando.
Sai che voglio solo te."
Ma Sara gli mette il muso, annegando con il capo e6incerociiando le braccia.
Scenetta che fa ridere Cam, almeno finché Kessie non gli dà una gomitata.
Anche lei innervosita da tutta questa situazione.
" Non riderei tanto al tuo posto, lo stesso vale per te idiota.
Anzi, stasera preparati a dormire sul divano stronzo. "
Lo spinge via, anche lei indignata, non muovendosi di una virgola nemmeno quando Cam cerca di buttarla sul ridere, fallendo miseramente.
In pochi secondi anche Massi finiisce nei guai con Mary, la stessa che poi guarda Kim in cerca dei appoggio.
Anche se quest'ultima non sa perché si stia rivolgendo proprio a lei.
Ma comunque il suo silenzio, viene preso erroneamente come un consenso verso gli uomini.
E rimettendo il braccio sulle due spalle, quasi si pavoneggia.
" Si la mia donna è più matura.
Sa che stiamo solo guardando e scherzando."
Dice abbracciandola, ma Kimse lo toglie di dosso, guardandolo con il solito sorriso crudele e velenoso.
"A no, tu mi sopravvalutati.
Ma hai ragione, io non ti mando a dormire sul divano.
Ma direttamente tra metri sotto terra."
Le tre donne si danno cinque danno sostegno alla quarta, facendo fronte comune contro i ragazzi.
Che, un po preoccupato, tornano seduti sui divanetti dimenticando il finale dello spettacolo.
Se non fosse che la star non si accontenta del successo tra gli ubriaconi sotto al palco.
Percio Angel, finito lo spettacolo si riveste velocemente, tornando a passo più sicuro nel privé, dove ormai l'atmosfera è talmente pesante che si può tagliare con un coltello.
" Allora ragazzi vi e piaciuto il mio spettacolo?"
I ragazzi rimangono in silenzio, bevendo un lungo sorso dai loro bicchieri, mentre la bionda stronza si ritrova sotto lo sguardo attento delle loro donne.
Perché è tornato?
Che cosa vuole?
Un applauso?
" Ho visto di meglio."
Sbuffa Sara, bevendo con calma il suo drink analcolico.
Sorridendo di nascosto quando vede l'espressione di Angel indignarsi.
Non deve essere abituata a essere screditata.
E Kim deve ammettere di essere sorpresa della reazione fiera dell'amica.
" A sì?
E sentiamo, chi saprebbe fare di meglio?"
Ancora più sorprendentemente non è Sara a rispondere, ma Mary.
Facendo un passo in avanti, sfidando senza timore la bionda finta.
" Kim."
La diretta interessata, trattiene il respiro, rischiando di aver di traverso il drink.
Ha davvero detto il suo nome?
Perche?
Semplice, uno perché un po glielo deve sentendosi in colpa per la discussione avuta qualche ora fa.
Due, perché è la verità.
In questi giorni insieme sono andati spesso a ballare.
E Kim, con molta sorpresa, ama ballare e quando lo fa nessuno può resistere alla sua sensualità.
" Non ho nessuna intenzione di dare spettacolo."
Kim parla tornando a vere tranquilla, stringendo tra due dita la sigaretta.
Non le piace essere al centro dell'attenzione, sopratutto farlo per una stupida bionda del cazzo.
Non ha bisogno di dimostrare nulla.
" O magari hai paura di non essere all'altezza.
Sai ti capisco non è bella l'umiliazione.
E superare la mia sensualità è quasi impossibile, Alex ne sa qualcosa."
E fa l'occhiolino verso Alex, mordendosi il labbro maliziosa, facendo così mettere da parte l'orgoglio di Kim.
Lasciando che si infuocati di gelosia e si muova come una leonessa che protegge il suo territorio.
"Lo vedremo."
Finisce in un colpo il drink rimasto nel bicchiere, soffiandogli addosso il fimo quando la supera senza darle nessuna attenzione.
Sorpresa quando è Alex a fermarla sulla porta del privé.
" Sei sicura di volerlo fare?"
È un po' preoccupato.
Perche?
Per la sua vecchia fiamma o per la sua donna?
Qualunque sia la risposta, la irrita ancora di più, spingendola a baciarlo con rabbia, mordendogli il labbro fino a farlo sanguinare.
"Goditi lo spettacolo insieme alla tua vecchia amica."
E se ne va, lasciando una scia di fuoco e benzina sotto ai suoi passi.
Alex sii passa la lingua sul labbro, assaporando il suo stesso sangue, affacciandosi sul cornicione senza calcolare minimamente Angel che sii avvicina a lui.
I loro amici sono disarmati.
Le ragazze fanno il tifo per la loro amica, mentre io ragazzi sono preoccupati, sanno che la situazione è tesa e che la serata potrebbe finire davvero male.
Ma, come già detto, non osano mettersi in mezzo.
E vicino alle loro donne, si limita a guardare lo spettacolo e a sperare che non finisca tragicamente.
Il dj presenta Kim, illuminata al centro del palco,mentre un palo da lapdance sale dal sotto palco.
Molti uomini si avvicinano, osservando Kim che non si è cambiata d'abito e non ha intenzione di spogliarsi.
Sa di poter far volare la bava anche così, in pantaloni di pelle e camicia bianca.
Alex non muove lo sguardo da lei, ascoltando la musica partire e lei chiudere gli occhi, liberando la mente per poter far entrare la musica.
Inizia a muovermi come se fosse un tutt'uno con la musica.
Elegante e selvaggia, giocando con il capelli e spalancando gli occhi su Alex.
Lui sa che sta ballando per lui, che ogni parola e ballata per lui, che ogni movimento è un'antipasto per ciò che è suo.
Vuole che la guardi, vuole travolgerlo come fa un uragano con la città.
Muovendo il suo corpo con la sensualità che solo una vera donna sa.
Sfiorando i fianchi, ondegiandoli a ritmo.
I ragazzi inziano ad applaudire già da subito.
Si scatenano quando Kim si muove sul palo, urlando anche frasi volgari, che arrivano come pugni allo stomaco di Alex.
Sarà per la sconfitta nella gara, per come lo ha umiliato davanti agli altri con quel bacio tagliente.
Ma molto di più per la gelosia che gli sta divorando le carni.
E si muove letale, con uno sguardo lussurioso che Alex ha visto solo nei loro attimi tra le lenzuola.
E lo sguardo di Kim si sposta su di lei, che la fissa odiosa, come un cane rabbioso a cui è stato rubato l'osso.
Perché si, Alex è suo e quella steonza potrà avere solo gli avanzi.
Perché è solo un chihuahua che abbaia fastidioso, contro kim che è un Pitbull che morde per uccidere.
Continua a guardarla mentre lei si gode la sua invidia.
Il suo corpo è una bomba ad orologeria che va a ritmo con la musica.
I capelli sciolti ondeggiano nell'aria schiava di alcol e fumo.
E gli occhi sono due lastre di gelo e fuoco che tornano prepotenti su Alex.
Manca poco alla fine della canzone e la termina così.
Abbassandosi con il capo per poi rialzarlo in fretta facendo frustare i capelli sulla schiena.
Guardandi vittoriosa Ange, provando piacere per il suo sguardo sconfitto e tanto incazzato da spingerla ad andare via.
Ciao ciao stronza.
Soddisfatta, non fa caso alla folla che grida il suo nome e con indifferenza torna nel privé.
I ragazzi applaudono e fischiano, mentre le ragazze si danno alla pazza gioia gridando, dandosi il cinque e mandando a fanciullo la finta bionda.
Ms lo sguardo di Kim cade su Alex, che immobile seduto sul divanetto, non sembra per nulla felice.
"C'era bisogno di fare tanto spettacolo?"
E cade il silenzio, insieme al sorriso di Kim.
Ora sta davvero raggiungendo il massimo della sopportazione umana.
Lei non sa quanto la gelosia gli abbia intossicato il fegato.
Quanto vederla su quel palco, alla merce di quei uomini, l'abbia fatto incazzare.
Quanto ora sia offuscato dall'immagine di quegli uomini che l'hanno desiderata quanto solo lui può.
Kim non lo sa e associa tutto alla finta bionda.
" Che cazzo stai dicendo?
Ha umiliato la tua donna davanti a te e tu sei stato zitto come un codardo.
E ora mi sgridi perché io ho fatto altrettanto?
Ma stai scherzando vero?"
Si fronteggiano, come tante altre volte hanno fatto, ma ora è diverso.
Entrambi sembrano pronti a ferirsi gravemente e tutti sanno quanto la situazione potrebbe collassare e aggravarsi.
Si alzano tutti, avvicinandosi pronti a intervenire.
"Tu e il tuo orgoglio del cazzo.
A volte potresti anche pensare agli altri e non solo a te stessa."
Nemmeno Alex sa cosa stia dicendo,semplicemente da aria alla bocca spinto con violenza dalla gelosia.
E purtroppo Kim non ha abbastanza esperienza umana per essere compassionevole.
"Va fan culo."
Gli parla a denti stretti in faccia, per poi dargli le spalle e andare via.
Alex non la ferma, semplicemente la guarda mentre se ne va.
Fuori dal locale, l'alba segna il nuovo giorno, il primo giorno del nuovo anno.
E va fan culo un buon modo per iniziare il nuovo anno con il botto.
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