Capitolo 31 Thor


THOR

"Secondo voi scienziati cervelloni Loki è vivo e suona le stelle? E' diventato un chitarrista?" sarcastico, Clint si è rivoltato contro Bruce coi pugni stretti.

"Calmati, Falco: è una mera ipotesi anzi una strana coincidenza ma Eyra doveva esserne informata" Nat lo blocca per il polso destro, stringendo la mano sopra il bracciale a serpente di mio fratello, che l'arciere non ha tolto neanche per tirare a bersaglio.

Ancora con la tuta indosso, non beneficia del calo di tensione da sforzo fisico post allenamento con Álmadis perché c'è di mezzo Loki.

Ricordo Barton sparare e uccidere a colpi di frecce sotto l'incantesimo dello scettro con cui il Dio degli Inganni lo toccò al centro del petto e lo asservì al suo nefasto potere, gli occhi divenuti azzurri fosforescenti, lo sguardo glaciale.

Occhio di Falco mantiene la mentalità da cecchino, è fisso sul pensiero di centrare mio fratello nel bulbo oculare con un dardo e annientarlo, Loki popola i suoi incubi notturni. In fondo Clint resta il meno supereroe e più mortale fra noi, ha l'umanità di chi conosce i propri limiti e la rabbia corrotta quando questi ultimi vengono fuori.

Nonostante gli sia stato ripetuto che gli assassini capitati per sortilegio non fossero davvero attribuibili alla sua volontà, il senso di colpa gli ha invaso il cuore e non può perdonarsi un peccato mai davvero commesso.

"Evitiamo valutazioni egoistiche e fuorvianti; Banner ha rilevato l'anomalia, ipotizzandola un tentativo di Loki di mettersi in contatto con Eyra" Álmadis liscia la treccia, le cui ciocche sul davanti sono disfatte per lo sforzo nella sfida nel cubo. E' accaldata ma l'ombra di un sorriso sereno le segna il volto, perché finalmente ha potuto riprendere l'addestramento con il suo antagonista numero uno. E me ne rallegro.

"E' possibile diffondere un eventuale messaggio, creare un altro suono stellare per comunicare con un ipotetico ricevente?" mia nipote è concreta e sveglia.

"Ci vorrebbe l'arpa di Sigyn, forse siete una famiglia di musicisti" l'arciere commenta in modo singolare, rendendosi conto di aver detto troppo.

Nel corso degli anni Odino non ci ha voluto rivelare dove l'avesse relegata, apparentemente per proteggerla dalle malefatte di Loki, in realtà con il solo scopo di separarla da lui.

Nonostante il mio scetticismo: il loro rapporto dava forza a mio fratello, lo rendeva migliore, perché Sigyn temperava le sue asprezze. Il distacco dalla sua famiglia, anziché redimerlo da progetti di conquista, lo rese più spietato e vendicativo. E contribuì ad aumentare una fiacchezza d'animo di cui il Titano viola si approfittò.

"No, va bene, Falco, niente più segreti. Raccontalo tu, per piacere" con un gesto della mano Eyra lo invita a parlare al suo posto del vento da nord che la raggiunge ovunque si trovi, diffondendo un lieto dispaccio. La fedele sposa di mio fratello è viva! Ed è una novella che ci rallegra enormemente.

"L'arpa è lo strumento a corda per eccellenza e deriva dall'arco musicale. Si suona pizzicandola e in base a dove viene applicata la perturbazione le corde producono suoni diversi" Banner suggerisce una sorta di similitudine tra lo strumento musicale e gli archi da tiro di Clint e mia moglie "E' il simbolo dell'universo femminile ma anche dell'armonia. Presso i Celti rappresentava la potenza e pertanto, ad averla, erano anche re, maghi, guerrieri. Gli angeli la utilizzano per annunciare la loro venuta a ribadirne il profondo legame con l'ultraterreno. In alcune tradizioni il suo suono era considerato lenitivo per lo spirito, capace di annientare le parti negative, il diavolo e le maledizioni". Le credenze popolari terrestri sono simili alle asgardiane, rifletto, e contengono un fondo di verità che rispecchia il mio pensiero sul matrimonio di mio fratello.

"E' un'ottima notizia, Eyra" mia moglie si congratula.

"Banner, puoi metterti in contatto con Loki, se è vivo?" Barton pone una domanda diretta ed è la stessa che gli ho fatto io quando, in separata sede, ci ha esposto la sua scoperta e abbiamo deciso di condividerla anche con Eyra. Volevamo che sapesse, non illuderla dopo la lunga lista di perdite di cui l'ho informata personalmente.

La mano del Falco insegue quella di mia nipote, lei fa un passo in cerca della sua vicinanza morale e fisica. Ammiro Clint; nonostante l'ostilità atavica per il padre della sua compagna, riesce a starle vicino, spero con equilibrio.

Bruce sospira "No, ricreare il suono delle stelle in un ambiente artificiale è complesso e, come ha accennato Bucky, sarebbe una sorta di fruscio, impersonale, in cui non potremmo inserire parole o frasi o note e non esistono strumenti per ritrasmetterlo nella Via Lattea, neanche i satelliti di Stark. Però sulla base delle confidenze di Thor ho ipotizzato che... vi mostro, è più semplice" spegne la luce artificiale e dal terminale del pc proietta un video nel mezzo della stanza; vi compare il Sistema solare con la stella madre al centro e onde azzurre che si propagano verso l'esterno.

"Quanto osservate in celeste è vento solare, un flusso di particelle cariche emesso dall'alta atmosfera del Sole. Viene generato dall'espansione continua nello spazio interplanetario della corona solare ed è plasma tenuissimo, la cui componente di ioni è formata da una quasi totalità di protoni ed elettroni e da una minima percentuale di nuclei di elio" il professore si rivela un pozzo di scienza in ogni campo.

"E' molto affascinante, Banner: arriva al punto!" Barton è sulle spine.

"Eyra, potrei mostrarti in diretta le immagini della parte di spazio intorno al Sole. Riusciresti a orientare i venti anche da qui, nonostante la lontananza oggettiva dalle particelle?".

"Non ho mai provato" mia nipote è dubbiosa. Il suo potere si manifestò già quando era in culla; è tanto che non la vedo alle prese con un'abilità che ha sempre gestito come un gioco e che, tuttavia, si è rivelata provvidenziale per il ritorno sulla Terra suo e di Barton.

"Tentare non costa nulla. Hai da perdere qualcosa?" Álmadis non desidera spingerla in alcuna direzione, la sua riflessione è corretta e obiettiva.

Al suo anulare brilla l'anello di bronzo che le donai il giorno delle nostre nozze, pegno del mio amore eterno, forgiato da un artigiano della bottega più famosa di Asgard e che indosso speculare. La fede è liscia nella parte centrale, i fregi disegnati rappresentano il Valknut, il nodo di Odino, le nove punte dei tre triangoli, invece i Nove mondi, e quindi la famiglia reale, la nostra stirpe.

Loki ne ricevette due identiche il giorno del suo sposalizio, per lui e Sigyn. Gliele regalai io stesso! Rammento ancora la felicità del suo sguardo, per il dono e il suo contenuto. Eravamo uguali, almeno in qualcosa!

"Clint, che ne pensi?" incerta, Eyra interpella il suo arciere.

"Prova, non forzando troppo. Non farà male a lei o al bambino, vero, Banner?". Se dovesse accaderle qualcosa, Clint ucciderà Bruce spingendogli una freccia nel cuore a mani nude e addio Hulk! Il bestione verde sarà messo al tappeto da un semplice umano innamorato ancorché soldato formidabile.

"Da ciò che so dei poteri di Eyra, no. Né vi saranno alterazioni nello spazio" il professore inforca gli occhiali e imposta sullo schermo l'immagine della Via Lattea ripresa dai satelliti delle Industrie di Tony, ereditati da noi Avengers, a cui il proprietario li ha lasciati in un commovente testamento olografo redatto di suo pugno.

La pergamena incorniciata e appesa al muro nella saletta relax riporta il motivo della volontà di andare avanti nel progetto Avengers, la ragione per cui siamo rimasti uniti. Siete l'ultimo baluardo a difesa dell'umanità, scrisse Stark - saputo dal dottor Stephen Strange che il suo destino era segnato dall'unica possibilità di vittoria su Thanos - e forse lo siamo davvero.

In diretta vediamo muoversi le particelle, molto simili nelle traiettorie allo schema statico mostratoci in precedenza da Bruce.

"Te la senti, principessa?" il Falco posa le mani sulle spalle di Eyra e lei lo rassicura "Sì, se mi resterai vicino". Toglie la pashmina e la borsa che passa a Natasha e si mette al centro del laboratorio, sotto lo schermo.

Clint si trattiene al suo fianco a braccia conserte, noi a semicerchio a un passo da lei, tranne Banner, rimasto alla consolle.

Gli occhi verdi asgardiani, smeraldi di serpente tanto simili ai paterni, guizzano, seguendo la scia di particelle cariche, strizzati in una smorfia di concentrazione. Rigira i polsi lentamente, le dita tracciano nell'aria della sala un percorso che viene all'istante replicato dal vento solare.

Nonostante la distanza, il potere le permette un controllo preciso. L'intensità della sua dote è aumentata da quando era ragazzina, notevolmente accresciuta.

Non ha mai utilizzato tale prerogativa come un'arma ma sarebbe micidiale contro qualsivoglia nemico.

La scia di partitelle prende la forma una virgola e poi un cerchio... si sta allenando anche lei!

"Oh" un'esclamazione di attonito stupore sfugge a Wilson.

Mia nipote disegna a suo piacimento usando l'abilità come matita e i venti solari come inchiostro.

"Brava" l'arciere la incoraggia, la sua mano sinistra si è posata delicatamente sulla parte bassa della schiena femminile.

"La costellazione sulla destra è il Cane Maggiore, la stella più luminosa è Sirio, Lokabrenna" le ricorda Banner "indirizzaci i venti".

"Sì, ho capito" uno sguardo di sbieco proprio a Clint e dalla fantasia di mia nipote si materializza sullo schermo un arco con una freccia ancorata.

Barton è stato la sua ispirazione in una trovata geniale. L'arco si flette e il dardo incoccato da una mano invisibile lancia la freccia in direzione della Terra.

"Bellissimo, Falco, che invidia!" commenta Bucky alla chiara e doppia dichiarazione d'amore, aggiungendo un suggerimento per mia nipote "Inserisci la tua firma, principessa del vento, non sarà fraintendibile".

È un ottimo consiglio e Eyra, il nome di quattro lettere, compare attraverso le particelle che si disgiungono per ricomporsi in un chiaro corsivo. E' limpido, alla stregua del messaggio che ha voluto fornire a un osservatore esterno. Che lei è qui, su Midgard.

Abbassa le mani lungo i fianchi e la scia si disfa ritornando al suo stato abituale, i venti riprendono a soffiare nelle solite traiettorie lineari "Non mi è venuto di meglio, che ne dite?". La frase denota la sua modestia, si rivela discreta e moderata anche in un frangente in cui ha mostrato un potere superiore alle abilità fuori dal comune possedute dagli uomini e dalle donne presenti, semidei e umani.

"Ottimo lavoro e che esibizione!" Banner si complimenta, spegnendo la proiezione del monitor e riaccendendo la luce al neon.

Lo spettacolo a cui abbiamo assistito ha un che di magico e misterioso, incomparabile.

"Un arco e una freccia? Sei stata originale ed è rimasto tutto in famiglia" Álmadis abbraccia Eyra e poi la lascia al Falco che la accosta a sé per rincuorarla.

Stavolta è lui a non esimersi da baciarla, in un bacio appassionato e profondo, che a mio avviso dovrebbe tenere da parte per l'intimità della loro camera da letto.

Nel suo impeto, sotto i capelli, fra la pelle del collo e la maglietta nera con la scollatura rotonda, intravedo le scritte della profezia.

È la prima volta che comprendo la fondatezza delle preoccupazioni di Odino e che esisteva la possibilità di una sua realizzazione. Forse esiste ancora.

***

Non ho resistito a che Eyra disegnasse un arco e una freccia col suo potere di orientare i venti solari!💘

Lei ha lanciato il suo messaggio nello spazio... ora si tratta di aspettare: stay tuned!

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