Chapter 57: Ultimi Istanti


«Queste sono le lacrime di Rean. Hanno un potere rigenerante e potranno servirti quando sarai a un passo dall'esaurire totalmente le tue energie, Principe Katsuki».

«Dovrei berle?».

Irge sorrise semplicemente. Liv si era svegliata e lo stava guardando con i suoi occhietti curiosi. Riuscì a tirar fuori una zampetta, agitandosi con forza nella pelliccia che la teneva piacevolmente al caldo e toccò l'indice dell'Omega.

«Piacere di fare la tua conoscenza, signorina» tubò Irge.

Dopo che Katsuki s'infilò il ciondolo al collo e gli passò Liv, si alzò con un'espressione lontana e pensierosa. La pioggia batteva con ancor più forza e creava piccole pozzanghere scoppiettanti.

«Il tuo potere è molto più grande di quel che immagini, figlio mio».

Il giovane Principe non ebbe bisogno di voltarsi: avrebbe riconosciuto il timbro di sua madre tra mille. Si appoggiò a braccia conserte contro il tronco di un albero che fungeva da trave.

«Perché solo io posseggo questo potere, mamma?».

Mitsuki gli si avvicinò con un passo incerto e le dita che s'intrecciavano nervosamente. Lo affiancò, mantenendo il silenzio per svariati ed interminabili attimi.

«Perché sei l'unico Omega maschio della dinastia Bakugo. Noi donne Omega possiamo solo comprendere i Draghi, ma tu, figlio mio, sei qualcosa di speciale». Mitsuki gli strinse meglio il laccetto del coprispalla sul petto, i suoi occhi erano due pozze scure di disperazione. «Mia mamma mi raccontava che se un giorno fosse nato un Omega maschio, il suo potere sarebbe stato qualcosa di inimmaginabile. Per questo Afo aveva voluto eliminarti».

Il Principe espirò dal naso.

«Quindi non è solo curare o resuscitare?» chiese poi a Mitsuki.

«E' così, figlio mio. Ma purtroppo non posso aiutarti. Lo dovrai scoprire da solo. Tu sei un po' come un'-».

«... anomalia?».

Se Mitsuki sussultò, colpita, Katsuki abbozzò un sorriso.

«Erek, giusto?».

Il giovane annuì. Quella parola sarebbe sempre stata un collegamento con il Principe di quel Regno illusorio.

Improvvisamente, un fulmine violento scaricò nel mare, con un sonoro tuono. Liv gridò spaventata, piagnucolando e chiamando la sua mamma e il suo papà. Per quanto Irge tentò di calmarla, tenendola al petto, non ci riuscì.

Le lacrime colavano dai suoi occhietti, le zampette si agitavano e tremava vistosamente nell'involucro di pelliccia.

Zora si appollaiò sulla spalla di Irge, guardò la piccolina, dopodiché iniziò a leccarle la testolina. Liv si fermò, colpita da quel gesto di conforto ma nel vedere un altro Drago si spaventò così tanto che affondò la testa nella pelliccia.

Zora vibrò una risatina dal fondo della gola, dischiudendo le alucce. Anche Tori e Skar si avvicinarono a Liv per fare conoscenza e giocare. Non appena Irge l'appoggiò in terra e la liberò dalla pelliccia, Liv annusò intorno. Era particolarmente curiosa ma ancora dubbiosa dei nuovi tre draghetti intorno a lei. Zora fece premere insieme i loro musetti.

Liv si arricciò a pallina, troppo spaventata ma poi ci riprovò e questa volta guaì felicemente. Guardò prima Irge che abbozzò un sorriso, infine Katsuki che concesse un cenno felice.

«E' così tenera» ammise Eijiro.

Aveva riposato il più a lungo possibile ed ora era pronto per l'ultima battaglia. Baciò teneramente Katsuki.

«Andiamo. Voglio tornare in tempo per la schiusa delle nostre uova e per ricongiungere Rody e Izuku a Liv» sussurrò il Principe.

Eijiro gli strinse la mano: i suoi occhi erano lo specchio del risentimento.

«Rody...».

«Lo so» fu la cupa risposta di Katsuki. «Ma Liv non crescerà come orfana».

Eijiro annuì con l'ombra di un sorriso, prima di guardare in direzione delle uova.

«Torneremo» sussurrò convinto Katsuki.

Il rosso non osò dire nulla alla mano del suo compagno che tremava e stringeva la sua per un po' di conforto.

Katsuki si avvicinò alle uova. Era stato costruito un piedistallo pieno di paglia. Erano state avvolte nella pelliccia e Irge le avrebbe covate. Non appena le sfiorò dolcemente, quasi con la paura di incrinarle, una lacrima gli scese lungo la guancia.

«Kat-».

«No, non dire niente, Eijiro» tagliò corto il Principe. «Dammi ancora qualche istante».

Il rosso non fiatò più; dopotutto anche lui provava la medesima tristezza.

Un altro tuono scaricò nel mare e di nuovo Liv pigolò spaventata.

Katsuki inspirò profondamente con gli occhi chiusi.

Quando li riaprì fece un cenno a Eijiro.

Era finalmente l'ora di andare.

Raccolse la bisaccia preparatagli da Irge, strinse le collane e il ciondolo e guardò tutti. I Barbari s'inginocchiarono su una sola gamba in segno di rispetto.

Zora svolazzò dinanzi a due hero tenendo Liv sulla groppa.

Tornate presto, mi raccomando!

Katsuki annuì, Eijiro sorrise dolcemente.

Liv pigolò: voleva disperatamente andare sulla mano di Katsuki. Quando venne accontentata, si arrampicò a fatica lungo il braccio solo per strofinarsi contro la sua guancia.

Si è molto affezionata a te, Principe Katsuki.

Il giovane era davvero contento ma sapeva che Liv aveva già una mamma e così anche un papà che gli avrebbe riportato indietro. Zora, che aveva parlato, tubò un verso entusiasta.

D'un tratto, gli venne in mente un particolare. «Chi nutrirà Liv?».

Le nostre femmine saranno ben liete di prendersi cura della piccola.

Katsuki guardò Rean sotto la pioggia, sbucato dietro alcuni alberi e cespugli.

«Promettimelo».

Il Drago abbassò la testa fino in terra.

Hai la mia parola, Principe Katsuki.

Liv scivolò dalla sua spalla e finì sul palmo della mano destra. Guaì arrabbiata ma bastò una lisciatina sul pancino per vederla ridere.

«Torneremo con la tua mamma e il tuo papà, piccola Liv» pronunciò soave il Principe. 

Poco prima di andare, Mitsuki strinse a sé il figlio ed Eijiro. Quell'abbraccio fu il più possente mai dato e così come quello di Masaru.

«Non vi azzardate a morire, chiaro?» sussurrò la donna, con voce incrinata.

«Non lo faremo» rispose il Principe.

Non andrete da soli.
Vi farò accompagnare dai miei più fidati compagni.


«No» rispose Eijiro, scuotendo il capo. «E' troppo pericoloso. Serve velocità e potenza d'attacco. Non permetteremo che nessun altro Drago valoroso perda la vita!».

Rean guardò Katsuki: nei suoi occhi lesse la medesima decisione del Drago dal Manto Scarlatto. Annuì leggermente.

«Mi prenderò cura delle vostre uova» mormorò gentilmente Irge.

«E noi con lui anche di Liv» aggiunse Mitsuki.

Katsuki annuì, poi si fece passare la bisaccia sulla spalla sinistra e salì in groppa a Eijiro. La pioggia non tardò a bagnarli, beffarda, pesante e gelida.

«Tornate, capito?» gemette di nuovo Mitsuki.

«Non ce ne stiamo andando per morire!» sogghignò il giovane Principe.

Eijiro spiegò le ali ma non partì subito. Guardò i due sovrani di Ormr prima di fare un cenno.

Proteggerò Kat a ogni costo.

Si librò alto nel cielo cupo, volando verso le Porte delle Ombre...



Angolo di Watchie

E mo son ca...ctus...! Non mi risparmierò affatto, vedrete! Sarà qualcosa di possente come Eijiro, incredibile come Katsuki e... mmh... no, meglio non dire troppo. Se avete idee o sviluppi o teorie scrivetemele anche! :) Sconfiggeremo insieme il male!
A domani!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top