Chapter 56: Promesse non Dette


Il mormorio dell'acqua era piacevole.

Con gli occhi chiusi non era facile comprendere da dove proveniva ma guidava lo spirito e calmava le emozioni.

Il Principe, quando si era risvegliato all'alba, si era spogliato e seduto sul fondo del lago, incurante della gelida acqua.

Rean era arrivato qualche ora dopo ed era rimasto seduto sull'erba ad ammirarlo.

Katsuki Bakugo dischiuse gli occhi dopo lunghe ore.

Katsuki Bakugo guardò Rean.

Katsuki Bakugo era pronto per la battaglia finale.

Liv e le tue uova resteranno al sicuro qui con Irge.

Il biondo si alzò dall'acqua: le goccioline danzarono per qualche istante per poi piombare nel lago come tante biglie tremolanti.

Katsuki si passò una mano bagnata dal viso ai capelli. Al cenno sicuro che fece, Rean ne rimase quasi stupito.

Adocchiò la pancia floscia ma il fisico solido.

Sei pronto, Principe di Ormr.

Eijiro atterrò al suo fianco ma non si trasformò in umano. Katsuki gli accarezzò la testa, baciandogli il muso.

«E' ora di andare, Eijiro. Andiamo a salvare Izuku».

Il Drago fece un suono convinto dal fondo della gola ma i suoi occhi scrutatori non si erano ancora staccati da Rean. Sembravano dire - fai un solo passo falso e sei morto! -.

Il rosso spinse la testa nella pancia di Katsuki.

«Cosa? Già ti manca il pancione?».

Sì. Voglio altre uova con te.

La spavalderia del Principe si spense in un'espressione dolce e malinconica.

«L'ho detto anche ad Erek. Ripopoleremo in qualche modo la tua specie, Eijiro».

Il Drago si strusciò tra il petto e la pancia.

Allora andiamo subito a salvare Izuku e mettiamo fine ad Afo.

Sollevò il gli occhi al suo Omega e quando fu umano gli prese le mani dolcemente per baciarle.

«La tirannia dello Stregone del Regno delle Ombre finirà oggi stesso. Saremo noi a mettere la parola fine!».

Katsuki annuì. Il pelo dell'acqua gli camuffava tutta la metà inferiore del corpo, certo, ma il tono chiarissimo mostrava un po' di virilità. Rean, almeno, ebbe la decenza di guardare altrove.

«Torneremo in tempo per la schiusa delle nostre uova!».

Eijiro annuì ma poi si spense in un'espressione cupa. Lo abbracciò strettamente.

«Ho tanta paura di perderti, Katsuki».

«Non mi perderai, invece».

L'Alpha tacque ma la sua stretta feroce parlò ugualmente. Avrebbe riportato il suo Omega a casa sano e salvo anche a costo della vita.

Lo baciò.

Rean gli lanciò il mantello di Katsuki e lui, senza staccarsi da quelle labbra così dolci e saporite, lo afferrò.

«Farò di tutto per proteggerti, amore mio». Eijiro glielo mise sulle spalle. «Perché dopotutto, io sono il tuo Drago».

«Non solo il mio Drago».

Eijiro sollevò le sopracciglia.

Katsuki roteò gli occhi prima di spingerlo alle sue labbra con una manata alla nuca.

Sei il mio compagno e il mio Alpha, stupida lucertola!

Il cuore di Eijiro vibrò... a Rean una risatina scappò!

Il cielo era cosparso di nubi.

Era l'ora della battaglia finale.


***

Il cielo era un'unica cupa distesa.

Il vento soffiava impetuoso a tratti, la pioggia cadeva rumorosa e il mare si agitava con spruzzi forti contro le rocce.

Rean osservava in silenzio, incurante di bagnarsi. Era così preoccupato che neppure stava facendo caso alle fredde gocce che rendevano lucida la sua pelle.

Sospirò, infine zampettò verso le fronde per poter raggiungere i suoi simili e i Barbari.

In poche ore, i laboriosi uomini del caduto Ormr avevano costruito una sorte di baracca, con un tetto fatto di foglie e radici intrecciate da Omega e ora parlottavano tra di loro guardando la pioggia cadere.

Nessuno di loro si sarebbe bagnato.

Katsuki sedeva a gambe incrociate in terra con gli occhi chiusi. Ascoltava tutto ma i pensieri erano molto più assordanti nella sua mente. Al suo fianco, Eijiro teneva le uova in una pelliccia e ben strette al petto. Liv dormiva sul ginocchio dell'Omega e di tanto in tanto frusciava la codina.

A un debole e nuovo tocco contro la sua coscia, il giovane Principe dischiuse gli occhi. Irge gli fece un cenno rassicurante prima di avvolgere la draghetta in una pelliccia più piccola e consegnargliela stavolta tra le mani.

Era così adorabile... sembrava un panino con la testolina nera.

«Grazie per avermi curato, Principe Katsuki» sussurrò Irge.

I suoi figli dormivano accanto a Mitsuki, nelle loro versioni draghesche.

Il biondo sospirò semplicemente.

«Vi ho preparato la bisaccia. Ci sono alcune cose che vi potranno fornire energia».

Katsuki accettò con un cenno grato del capo. Ma poi Irge si sfilò un ciondolo dal collo e lo tenne sospeso tra le dita che tremolavano. La luce dei tizzoni che ardevano su alcune pietre illuminavano la boccetta che conteneva un liquido trasparente.

Liv pigolò nel sonno, tirando fuori la linguetta.

«Starà sognando la sua mamma. I cuccioli mostrano la lingua quando sono felici».

Katsuki annuì, prendendo finalmente il ciondolo. Lo ispezionò attentamente prima di guardare Irge che prendeva posto al suo fianco.

Che cos'era quell'oggetto?




Angolo di Watchie

Capitolo appositamente poco lungo per dare l'impressione di quegli attimi prima della grande battaglia finale. Spero non me ne vogliate a male, mie amici lettori! Detto ciò, con i doverosi saluti, un abbraccio e a domani!

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