Chapter 54: L'Addestramento di Katsuki (Parte I)


Il lago era una tonda distesa di acqua così chiara che sembrava uno specchio. Nel basso fondale, piccole piante danzavano e i pesci colorati nuotavano nel profondo silenzio.

Gli alberi avevano i tronchi sottili, i rami alti e fitti. I fogliami morbidi, di un verde smeraldo, sembravano rinchiudere il cielo in un'apparente porzione ellittica.

Katsuki continuava a guardarsi intorno con fare affascinato. Teneva il braccio destro floscio lungo il fianco e la mano sinistra sull'altro. Di tanto in tanto gettava occhiate pensierose alla pancia morbida che sporgeva leggermente dall'orlo dei pantaloni.

Combatté più e più volte la voglia di chiudersi nel mantello e di stringere meglio il laccetto del coprispalla. I capezzoli erano così turgidi e le aureole gonfie di latte che s'intravedevano chiaramente sotto la stoffa.

Strinse le collane in un gesto di stizza.

All'ennesimo gridolino di Liv, sul muso di Eijiro in versione Drago, perse istantaneamente interesse per l'ambiente. La piccola era tornata nuovamente a chiamare disperatamente Izuku e Rody.

Ci sono qui io, piccolina...

Liv scivolò dal suo muso nell'agitarsi troppo forte. Eijiro, che ora la teneva nella zampa sinistra, l'osservava tristemente. Sotto la sua pancia, seminascoste dalla coda, covava le uova sue e di Katsuki pur di tenerle ben al caldo.

«I Draghi dal Manto Scarlatto hanno una temperatura corporea ottimale in caso di covata» aveva spiegato Irge.

Liv riprese a gridare con più forza per almeno due minuti, dopodiché stanca e provata, pigolò piangendo.

«Povera piccola...» gemette Mitsuki.

Katsuki era altrettanto infelice.

Rean zampettò lentamente dalle fronde dietro di lui. Il Principe lo adocchiò con la coda dell'occhio ma non lo guardò completamente.

Era molto più interessante ammirare quello specchio d'acqua e il Drago Eijiro dalla sponda opposta.

Quel cucciolo non avrà vita lunga.

Il biondo sussultò: finalmente lo guardava ma con grande shock.

I cuccioli nati da poco imprimono
immediatamente l'odore dei propri genitori.
Liv li ha persi entrambi.
Si lascerà morire.


«Non succederà!» bofonchiò l'Omega. «Io ed Eijiro ce ne prenderemo cura!».

Rean sollevò il muso alla porzione di cielo.

Katsuki lo sapeva: Liv aveva iniziato ad essere già letargica, e quindi di non nutrirsi a dovere. Strinse i pugni lungo i fianchi; nei suoi occhi si era accesa la determinazione di salvare tutti.

Sei pronto, Principe Katsuki?

L'umano annuì ma non si aspettò mai Rean prenderlo per le braccia per sollevarlo molto in alto.

«Che diavolo stai facendo?!».

Dimostrami che sei veramente dotato di quel potere!

«Buttandomi nel lago da quest'altezza?!».

Oh, no. Io non intendo buttarti giù.
Non per ora, almeno.


«E allora cosa?».

Guarda tu stesso.
Il potere che scorre nelle tue vene si attiva
nei momenti di terrore, o meglio, quando tu
o chi ami viene minacciato,
non è forse così?

Katsuki socchiuse gli occhi.

In effetti, quando Erek l'aveva lasciato cadere nel vuoto, il suo corpo aveva traboccato di potere e con quello era riuscito a resuscitare Eijiro.

Ma non solo, anche Liv.

Mostrami il tuo potere, Principe Katsuki.

La voce del Drago, per qualche misterioso motivo, gli fece puntare istintivamente gli occhi ora curiosi in basso... e il cuore rischiò di fermarsi.

Alcuni Draghi avevano circondato Eijiro mentre altri ringhiavano ferocemente ai Barbari per relegarli verso uno spazio erboso.

Era chiaro: volevano allontanarli dal Drago dal Manto Scarlatto. Ma per quale motivo esattamente?

Katsuki iniziò ad agitarsi tra le zampe di Rean che gli stringevano brutalmente le braccia.

«Che cosa vogliono fare i tuoi compari, ah?!».

Aspetta e vedrai.

Eijiro osservò attentamente i Draghi neri: lenti si muovevano e in cerchio. Ringhiò, scoprendo i denti ma ciò non li intimorì.

Uno di loro gli colpì il fianco sinistro con una palla di fuoco bianco e freddo.

Katsuki urlò il nome del compagno con tutta l'aria nei polmoni.

Il Drago rosso spalancò le ali, rabbioso e offeso da un simile affronto ma non si mosse.

Se l'avesse fatto le uova sarebbero state in pericolo. E così anche Liv, che respirava in modo strano e veloce nella sua zampa sinistra.

Un altro colpo allo stesso punto dal Drago alla sua destra. L'Alpha del Principe si accucciò in terra, con la coda pronta a colpire e le ali un po' chiuse a cupola.

Infilò Liv in bocca per tenerla al sicuro. La draghetta pigolò a fatica e il più grande se ne spaventò, con un guaito tra la preoccupazione e la tristezza.

Sollevò gli occhi a Katsuki, che ardeva di rabbia. Guaì dal fondo della gola una sorte di scuse per non poter reagire e subire colpi.

«Rean che cosa stai facendo?» urlò Irge, rabbioso.

Ma il sovrano carnivoro non lo degnò di una sola risposta.

Eijiro parò un colpo con l'ala, racchiuse Liv tra le unghie uncinate delle sue zampe e contrattaccò con una fiammata. Il Drago alla sua estrema sinistra venne colpito di striscio.

«Il mio Alpha non si farà mettere i piedi in testa dai tuoi stronzi compari!» esclamò sogghignando Katsuki.

Rean sferzò l'aria con la coda.

Non cantare vittoria troppo in fretta, Principe Katsuki.

Il ghigno dell'Omega si spense e il volto si deformò nell'orrore puro. Le creature fameliche, infatti, si erano alzate in volo e osservavano il corpo di Eijiro che li studiava con la guardia ben alzata.

I quattro Draghi Lunaria morsero le ali e la coda dell'Alpha per poi sollevarlo verso l'alto. Un altro gli colpì le fauci con una sorte di pugno, un ultimo rubò le preziose uova.

Liv volò per qualche attimo in aria, pronta per sprofondare nell'acqua freddissima del lago. Ma improvvisamente due mani l'afferrarono, dopodiché ci fu un sonoro - splash! - nel lago.

Il fradicio Irge si rialzò in fretta: i suoi occhi brillavano di rabbia.

«ATTENTO!» fu l'urlo del Principe.

Troppo tardi: un Drago rubò Liv e scaraventò il povero Omega dai capelli neri verso dei cespugli con una feroce testata allo stomaco.

Katsuki iniziò ad agitarsi ancor più furiosamente. Colpì e graffiò le grosse dita delle zampe di Rean nella speranza di liberarsi ma non ci riuscì affatto.

Tu vuoi morire, vero?

«No! I miei piccoli sono in pericolo!».

Liv non è tua figlia!

«L'ho nutrita da appena nata! La sento come mia ed io le voglio molto bene!».

Intanto, alcuni Barbari erano corsi per aiutare Irge. Lo portarono sull'erba.

«Mamma! Sanguini!» esclamò inorridito Skar.

L'Omega si accorse della macchia rossa che stava fiorendo al suo fianco sinistro. Negò dolcemente con il capo, abbracciandolo. Zora e Tori tremavano vistosamente di paura.

Che cosa vuoi fare, Principe Katsuki?

Il biondo era pazzo di rabbia, il suo cuore era una tempesta di terrore invece. Colpì la zampa destra di Rean con dei forti pugni ma neppure ciò sortì alcun effetto.

Eijiro venne scaraventato di pancia e a corpo morto nel lago.

Ma riemerse subito, agitando gli arti e la coda e sollevando schizzi altissimi quanto rumorosi. Ora sì che era incazzato!

Un Drago silenzioso lo anticipò mordendogli l'attaccatura dell'ala destra. Il ruggito d'agonia di Eijiro risuonò in tutto l'ambiente naturale, con tanto di riverbero.

Liv fece un debolissimo pigolio, nella zampa di uno dei Draghi neri. Questo la guardò con fare incuriosito ma preoccupato.

«Eijiro!» urlò Katsuki.

Sei rabbioso? Ti senti indifeso e umiliato?

Il Principe del caduto Villaggio di Ormr si agitò ancor più furiosamente.

Rean gli si avvicinò ad orecchio.

Sai benissimo che non puoi fare nulla, vero?

La voce sarcastica gli sibilò in testa con forza. L'Omega aveva le lacrime agli occhi e le guance rosse di collera. Non passò troppo tempo prima che iniziasse a scalciare l'aria nella speranza di fare qualcosa.

Una qualunque...




Angolo di Watchie

Rean è buono o cattivo secondo voi? Riuscirà Katsuki a salvare le uova, Liv e tutti quanti? O soccomberà? Ditemi le vostre teorie o pensieri. A domani! :)

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