Chapter 53: Rean di Lurk


Fu il pigolio di Liv tra i suoi denti a destarlo dalla collera.

Eijiro volò verso Ormr. Doveva mettere tutti in salvo!

Ma mentre si avvicinava, un fulmine rosso scaricò al centro del Villaggio e le fiamme divamparono.

Il rosso sfrecciò più veloce che mai. Lì, nel caldo infernale, scorse Katsuki che tossiva e stringeva le uova al petto, aggrappato allo stipite della porta della casa di Irge.

Mio Principe!

Lo vide crollare in ginocchio, annaspando per ingoiare aria preziosa.

Eijiro provò a spegnere le fiamme con la potenza delle sue ali ma non riuscì del tutto a domarle.

Con la coda dell'occhio, scorse Irge nella sua versione Drago che emergeva dal mare con la bocca piena d'acqua.

Aiuterò! Vai dal tuo compagno, Drago Eijiro!

L'Alpha obbedì. Prese Katsuki e volò al sicuro, verso le montagne.

Katsuki... Izuku ha aperto le Porte delle Ombre!

Liv pigolò con fare stridente. Aveva tanta paura.

«Dov'è Rody?» ansimò tra colpi di tosse.

Izuku lo ha ucciso.

Katsuki fremette. Quando si voltò indietro, il Villaggio era un bagliore rosso-arancio-oro.

«Torniamo indietro ad aiutare!».

Prima devo mettervi al sicuro!

«No! Torniamo indietro!».

Eijiro ringhiò con fare così selvaggio che Katsuki smise perfino di fiatare.

Stammi a sentire una buona volta, Omega!
Metterò te, le uova e Liv al sicuro prima!

Era la prima volta che Eijiro gli ringhiava in modo così feroce. L'istinto di Alpha stava prevalendo sulla sua coscienza.

Katsuki non rispose ma poi ebbe un'idea. Doveva solo concentrarsi.

Chiuse gli occhi.

Draghi Marini, sono Katsuki, Principe di Ormr!
Per favore, aiutateci!


Gridò nella mente più e più volte quelle parole fino a quando, dal mare, scorse un mulinello. Le acque si innalzarono al cielo, scontrandosi contro alcuni fulmini e diventando vapore.

Teste di Draghi Marini sputarono possenti getti di acqua sulle fiamme che divoravano senza sosta le case dei Barbari.

Eijiro si fermò, il suo sguardo si accese di stupore.

La Dragonessa alla quale aveva riportato l'uovo guaì un saluto, poi incitò i suoi simili a continuare ad aiutare.

Katsuki!

«Io posso aiutare, stupida lucertola! Ora cerchiamo di portare tutti al sicuro!».

E dove?

«Forse ho un'idea... ma ho bisogno di parlare con Irge».

Eijiro esitò per qualche attimo prima di tornare indietro.

Fu molto difficile atterrare: ormai non rimanevano molte abitazioni. Gli alberi erano completamente distrutti e il fumo nero saliva al cielo.

«Lì! Ecco Irge!».

Eijiro richiamò l'attenzione dell'Omega con un ringhio. Il Drago sinuoso si avvicinò, sulla sua testa pigolavano spaventati Tori, Skar e Zora.

Principe Katsuki, che cosa sta succedendo?

«Izuku ha aperto le Porte delle Ombre! Ma tu puoi aiutarci, Irge!».

Il Drago puntò il muso verso il mare.

«Non chiedermi perchè, ma mentre ci stavamo allontanando, ho sentito che tu potevi aiutare tutti i Barbari!».

E' così, mio Principe. Mi hai letto nel cuore.

Il Principe sbatté incredulo le palpebre. Aveva... letto? Ma come?

Sapeva solo che un secondo prima si spremeva le meningi, in quello dopo un'improvvisa visione di un isolotto gli si era materializzata nella mente.

Non volle porsi domande inutili: il tempo stringeva.

Mentre Irge si apprestava a spiegare, un fulmine rosso scaricò su di lui. Ma Eijiro gli fece da scudo, il suo corpo si accese di una luce rossa brillante e una potente fiammata si scontrò contro il pericolo.

Irge era senza parole.

Katsuki brillava d'arancio e teneva la mano sul capo di Eijiro, brillante e maestoso.

Il potere del Principe dei Draghi...
può infondersi in un Drago...

Sorrise ed annuì.

Vi porterò all'Isola dei Draghi Lunaria.
Dista molto ma-.

«Chiederemo aiuto ai Draghi Marini. Sbrighiamoci!» lo interruppe Katsuki.

Irge annuì. Ringhiò e gracchiò a squarciagola per spiegare tutto ai Draghi Marini.

Successivamente, sia lui sia Eijiro, portarono sulle groppe delle creature ogni singolo Barbaro.

Un attimo dopo il salvataggio di tutti, i fulmini si scagliarono sul Villaggio e lo distrussero completamente.

«Ormr...» sussurrò incredulo Katsuki.

La casa dov'era nato non esisteva più.

Al suo posto, solo fiamme spaventose.

I Draghi Marini puntarono a nord, seguendo Irge. Sarebbe stato un lungo viaggio ma confidava nell'incredibile velocità del popolo del mare.

Viaggiarono per molte ore, tra i pianti di bambini, i pigolii dei draghetti di Irge e la disperazione di Katsuki mentre teneva al petto le uova e la piccola Liv.

La cucciola non aveva smesso un attimo di chiamare Izuku e anche Rody, muovendo la testolina in ogni direzione. Quando si era stancata, aveva chiuso gli occhietti, riprendendo poi a piangere di tanto in tanto.

Irge si appoggiò sulla groppa di un Drago marino che portava Mitsuki, Masaru e molti altri Barbari. Non appena si ritrasformò in umano, si lasciò andare a un triste sospiro.

«Il cielo è molto cupo. Percepisco la distruzione e la morte di tanti Draghi innocenti».

Katsuki scivolò in ginocchio. Aveva gli occhi spalancati e il cuore che batteva ferocemente nel petto.

L'aria era fredda e pesante, il mare scuro e agitato.

Tuttavia, all'orizzonte, iniziava a comparire un piccolo isolotto.

«I Draghi marini sono molto veloci. Non manca molto. Lì saremo al sicuro» mormorò Irge.

Katsuki sollevò a lui i tristi occhi: «Ci sono altri della tua specie?».

«No. Ma i Draghi Lunaria sono molto amichevoli. Hans aveva molti fratelli e sorelle».

Irge si sbottonò il giacchetto di pelliccia e lo appoggiò sulle uova e Liv.

«E tu come farai?» domandò il Principe, sinceramente colpito.

«Non preoccuparti per me. Pensiamo ai piccoli».

Liv tornò a gracchiare con voce acuta. Katsuki gli accarezzò la testolina.

«Sente la mancanza dei suoi genitori».

La piccina si attaccò al capezzolo del Principe ma non mangiò molto. Si lasciò scivolare mollemente sulle uova.

«Non mi piace... potrebbe andare in letargia».

Katsuki si sentì infinitamente impotente alle parole di Irge. I suoi figli gli svolazzarono accanto ma non si trasformarono in umani.

«Che cosa posso fare per lei?».

Eijiro scoccò un bacio alla tempia del suo compagno che aveva pronunciato quelle parole con un fil di voce. Ci pensò su, poi raccolse delicatamente Liv.

Si ritrasformò in Drago e la tenne sul muso, proprio come aveva sempre fatto Rody. Lì per lì la cucciola rimase molle e con le zampette all'aria, quasi moribonda, dopodiché si raddrizzò e aggrovigliò la codina intorno a uno dei corni.

«Forse così si sentirà più al sicuro».

Un tuono esplose nel senso opposto, dov'era Ormr. Katsuki si voltò con uno sguardo triste.

Irge sospirò. Erano quasi arrivati.

Quando raggiunsero la terraferma, i Barbari furono accolti da tanti Draghi neri con la pancia bianca. Non sembravano minacciosi e i loro occhi indaco osservavano tutto con attenzione. Fecero timidamente capolino da cespugli e massicci tronchi.

Sono Katsuki, il Principe di Ormr. Per favore, aiutateci!

Un Drago poco più grande degli altri si avvicinò al Principe. Lo scrutò attentamente, gli zampettò in tondo, frusciando la coda. Annusò anche Eijiro, infine Irge. Fece un guaito curioso nel vedere i tre draghetti.

Ce ne fu un secondo all'accorgersi di Liv che dormiva sul naso del Drago Eijiro.

Tu sei Irge, il compagno di mio fratello maggiore Hans.

L'Omega dai capelli neri annuì. «Mi dispiace essere venuto qui senza preavviso ma le Porte delle Ombre sono state aperte. Il Mondo Nascosto e il Villaggio di Ormr sono andati distrutti».

Il Drago spalancò gli occhi.

Principe Katsuki, hai detto?

Il biondo annuì, stringendo le uova a sé con fare protettivo.

Benvenuti sull'Isola dei Draghi Lunaria, Lurk.
Se conviverete pacificamente con la nostra
specie sarò ben disposto a darvi una casa.


«Siamo amici dei Draghi. Il mio compagno lo è» replicò deciso Katsuki, affiancando Eijiro.

Il Drago nero si fece curioso.

Il mio nome è Rean, secondo fratello dopo Hans.
Sono l'attuale sovrano di quest'Isola.

Katsuki si accovacciò su un solo ginocchio e il Drago rimase stupito.

«Hai la mia parola, Re Rean. Nessuno di noi torcerà alcuna scaglia a nessun Drago».

Mentre si rimetteva in piedi, il Principe sentì una fitta al basso ventre.

«Stai sanguinando, Katsuki!» esclamò Mitsuki.

I pantaloni si stavano tingendo di rosso verso le parti intime.

«Devi aver riaperto le ferite da parto» mormorò Irge.

Rean fece un cenno ai suoi simili.

Venite. La nostra Isola è molto prospera.

Irge s'inchinò ma fu imitato da ogni singolo Barbaro.

L'Isola Lurk aveva la forma di mezzaluna, florida di vegetazione e con uno splendido enorme lago che s'illuminava di bianco ad ogni plenilunio.

I Barbari varcarono i cespugli gonfi di more ma Mitsuki e Masaru rimasero a contemplare l'orizzonte.

Il Re strinse la mano della sua Regina, senza guardarla.

«La nostra casa...».

Masaru le scoccò un bacio alla tempia. «Possiamo solo cercare di sopravvivere e di tenerci pronti per ciò che accadrà d'ora in poi».

La Regina gli appoggiò la testa sulla spalla, annuendo lentamente.

Non sarebbero morti senza combattere...



Angolo di Watchie

E ora? Beh, Tecnicamente, le cose si faranno estremamente crude e pericolose di qui in poi. Preparatevi per bene, mi raccomando! A domani!

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