Chapter 36: Buco Nero


Katsuki teneva la mano sul ventre.

Il vento saturo di umidità rumoreggiava serpeggiando nel cappuccio e nelle larghe maniche dell'ampio mantello che indossava.

La stoffa color caffè pastello era tenue e morbidissima. Si chiudeva sul fianco sinistro con un piccolo cordoncino, i bordi erano dorati, con dei motivi a triangolo aranciati.

Alcuni piccoli draghi, probabilmente della stessa specie di Tik, si erano presentati con questo capo d'abbigliamento e il Principe l'aveva indossato senza batter ciglio.

«E' meglio far sapere poco dei nostri cuccioli».

E ora, a distanza di un'ora intera di volo, nella mente del biondo continuavano a risuonare le parole del suo Alpha.

Poggiò la mano sul collo di Eijiro, lui lo guardò con la coda dell'occhio.

Lo strato di nubi era così fitto e grigio da risultare impossibile vedere il mare o isolotti.

Seguivano in silenzio Tik, poco più avanti, che sbatteva con forza le alucce a tal punto che fendeva l'aria creando striature biancastre.

Va tutto bene, Kat?

«Sì, i cuccioli penso si stiano muovendo».

Un suono di apprezzamento gorgogliò dal fondo della gola del Drago.

Kat, quando atterreremo, rimarrai sulla mia groppa.

«Non sappiamo niente di che cosa ci attende. Non c'è bisogno che me lo dica tu».

Il Drago ruggì una risatina ed agitò la punta della coda felicemente. Katsuki gli fece una piccola carezza in mezzo all'attaccatura delle ali.

Perchè non riposi un po'? Potrebbe essere lungo il viaggio.

Il Principe si distese su di un fianco, chiudendo gli occhi. Era piuttosto stanco, in effetti.

Bastò un battito delle ali di Eijiro per avvicinarsi a Tik. Questo si poggiò sulla sua testa, scodinzolando.

Dobbiamo continuare a nord fino a quando
non troveremo un buco nero nell'acqua del mare.


Eijiro guaì in un misto di curiosità e determinazione.

Buco nero?

Tik annuì, guardava il Principe profondamente addormentato.

Sì. E' dove l'acqua cade nell'oscurità.

Il Drago rosso aveva compreso, per questo bucò lo strato di nubi per poter adocchiare il mare infinito e scuro molto più in basso.

Le acque spaventavano, come mostri pronti a divorare il poveretto di turno.

L'elettricità contenuta nell'aria rendeva pesante la pelle dell'Alpha ma non causava problemi al Principe addormentato.

Tik, intanto, guardava l'umano con attenzione.

Hai un compagno perfetto, Drago Eijiro!

Il cuore dell'Alpha vibrò di gioia; un conto era sentirlo nel profondo, un conto udirlo da qualcuno di esterno.

A mia sorella sarebbe piaciuto conoscervi...

Il rosso guaì sinceramente dispiaciuto.

Nessuno più parlò e per svariate ore non vi furono che cielo e mare, sempre più tetri.

Un tuono colorò di bianco e viola delle nuvole che poggiavano sul pelo dell'acqua all'orizzonte, un tuono riecheggiò minaccioso.

Tik si spaventò così tanto da cercare rifugio nell'ampia manica del mantello di Katsuki. Fece poi capolino con circospezione.

«Non siamo ancora arrivati?».

Le parole stanche e assonnate del Principe fecero sorridere l'Alpha.

Non ancora. Perché non dormi un altro po'?

«No, basta. Non sono più stanco».

Tik si strofinò un paio di volte contro il suo pancione, l'Omega sorrise un po' con fare intenerito.

Altri minuti passarono, altri tuoni scaricavano in mare, all'orizzonte.

Un momento prima che il giovane Principe iniziasse a sbuffare, Tik sbatté le alucce e puntò il muso rotondo dinanzi a sé.

«Siamo arrivati?».

Sì! E' quello! Dove il mare incontra l'oscurità!

Eijiro si avvicinò lentamente al buco nero dove l'acqua cadeva nell'oscurità. La schiuma bianca emanava particelle trasparenti che danzavano su un forte vento che le teneva sospese.

«Dobbiamo entrare lì dentro?» domandò perplesso Katsuki.

Sì, mio Principe. E' quello l'accesso ma non è pericoloso!

Eijiro era preoccupato. Non sembrava per nulla amichevole quella buca naturale.

Quando si avvicinò ancora un po', una violenta folata di vento gelido lo spinse verso l'alto.

«Che cazzo?!».

Sulla pancia del Drago rosso si era creato un sottile strato di brina. Ci riprovò un'altra volta e stavolta riuscì a inoltrarsi nell'oscurità.

Dentro la temperatura era gelida e l'acqua scorreva tutt'intorno rumoreggiando con forza.

Prosegui sempre dritto, Drago Eijiro!

«Non si vede niente, cazzo! Come possiamo farlo?».

Vi aiuterò io!

Tik aprì le fauci e una luce rossa colorò le tenebre in una sfumatura calda e rassicurante.

«Incredibile...!» espirò il Principe.

Sembravano essere finiti all'interno di un enorme tubo di cristallo. Le pareti erano fredde, lisce e riflettevano di poco.

Il biondo si scostò di poco il cappuccio per osservarsi meglio.

La gravidanza gli aveva reso aggraziati i lineamenti, gli occhi più dolci che mai e le guance-. S'imbronciò, interrompendo il suo esame. Erano diventate paffute! Troppo!

«Fanculo...» bofonchiò, guardando dinanzi a sé con le braccia conserte.

Eijiro proseguiva lentamente, battendo di poco le ali. Si teneva in equilibrio sulle correnti d'aria meno forti che provenivano da qualche parte.

Tik voltò la testa a sinistra, il rosso scese ancor più in basso.

«Si gela, cazzo...».

Quanto ci vuole?

Tik sussultò alla domanda furiosa dell'Alpha preoccupato per il suo Omega tremante.

N-non molto, ve lo giuro!

«Smettila di spaventarlo, stupida lucertola!».

Eijiro guaì infastidito.

Proseguirono ancora fino a quando Tik si avvicinò dinanzi a quello che sembrava a tutti gli effetti essere uno specchio.

Che strano...

«Che cosa?» chiese curioso il Principe.

Nuvolette bianche sbucavano dalle sue labbra e non smetteva di battere i denti.

Prima qui c'era un'entrata con della vegetazione...

Improvvisamente, lo specchio si frantumò e delle spesse liane si avvolsero intorno alla pancia di Tik, al collo, a una zampa anteriore e alle fauci di Eijiro.

«Che diavolo sta succedendo?!».

Una più piccola e sinuosa si aggrovigliò intorno al collo del Principe che aveva gridato.

Katsuki!

E poi?

Semplicemente successe tutto così in fretta, perché le liane li trascinarono nell'oscurità più profonda e lo specchio si riformò.

Il silenzio era tornato a regnare...




Angolo di Watchie

Vi ho già detto quanto mi stia divertendo a scrivere queste cose? Preparatevi perché Watchie ha scritto qualcosa di mai provato, un viaggio fantastico e con questa parola non intendo auto-complimentarmi. No, "fantastico" nel senso di surreale al cento per cento. 
Attenderò con immensa trepidazione sapere i vostri feedback! 
A domani!

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