Chapter 33: Ali e Code Draghesche


Katsuki era un'autentica stella marina.

La sua pancia era enorme, pesava e di tanto in tanto sentiva delle vibrazioni piacevoli come il solletico. Quella specie di bollicine lo facevano sempre sorridere e abbondava con le carezze.

Eijiro era andato a pescare.

Con molta fatica passò seduto e poi in piedi, aiutato dalla parete rocciosa del nido.

Fuori il gracidio dei Draghi era quasi assordante.

«Principe Katsuki».

Izuku lo aveva appena salutato con un cenno. Stringeva al petto l'uovo e nei suoi occhi la gioia brillava vistosamente.

«Che diavolo è questo baccano?».

«Tra poche ore ci sarà la Luna Nera e le uova si schiuderanno».

Katsuki si avvicinò con evidente curiosità. Izuku era poco più basso di lui, le corna superavano di poco le sue spalle.

Non l'aveva mai notato, tra l'altro.

«Anche il tuo?».

Il verdino annuì mentre si accarezzava distrattamente il corno sinistro. Quando fece caso Katsuki osservarlo, gli diede la schiena ma non smise di diteggiare la spaccatura un po' camuffata dai capelli.

Sulla mano polvere nera capeggiava ora.

«A che pensi?».

«Al cucciolo».

Alla risposta troppo veloce, Katsuki si rese conto che Izuku aveva qualcosa da nascondere. Ma non chiese.

«Come funziona la schiusa?».

«I Draghi portano le uova sotto la Quercia del Sole Nero e i raggi della Luna Nera li fanno schiudere» raccontò Izuku.

«Voglio vedere».

«Certo. Eijiro e Rody dovrebbero tornare tra poco. Ce la fai a raggiungere la meta? Non dista molto».

«Sì. Ce la faccio» rispose Katsuki, non del tutto convinto.




***


Rody guardava emozionato la fila di uova ai piedi dell'enorme albero dallo spesso e largo tronco.

Le foglie nere sembravano un agglomerato di oscurità e frusciavano leggermente. Dietro di lui, i Draghi aspettavano il momento in cui la luna si sarebbe tinta di nero.

«A che pensi?».

Eijiro era rimasto a guardare la cupola del Mondo Nascosto con un'espressione perplessa e le braccia conserte. Sorrise di poco a Rody.

«Non ti sembra che ci siano troppe nuvole?».

Anche il castano puntò il naso dritto all'apertura in cielo del Regno dei Draghi. Non se ne era accorto!

«Questo è un male!».

«Perché, Rody?».

«Se le nuvole oscureranno la Luna Nera i cuccioli non potranno schiudersi!».

Il rosso sussultò, spaventato. Nella sua mente iniziavano a delinearsi gli scenari peggiori.

Per qualche strano motivo, nel guardare le uova sistemate in piccoli fossi ai piedi della Quercia, ripensò al suo Katsuki.

«Dobbiamo fare qualcosa!».

«Ma cosa? Non manca molto alla Luna Nera!» gemette il castano.

Un'improvvisa illuminazione trapassò la mente dell'Alpha dai capelli rossi.

«Ho un'idea! Ma mi serve il tuo aiuto!».

Rody annuì.

Mutati in Draghi, i due puntarono verso il cielo e lasciarono rapidamente il Mondo Nascosto.

Rody capì subito le intenzioni di Eijiro.

Il Drago rosso, infatti, si mise a sbattere ferocemente le ali, mulinare la coda e a sferzare le zampe per allontanare o distruggere le soffici nube.

Lo sforzo dei due Draghi, però, ben presto si rivelò insufficiente.

Ci servono più zampe, qui!

Rody annuì e tornò velocemente nel Mondo Nascosto. Ringhiò ferocemente per poter appellarsi a tutti gli Alpha disponibili.

Eijiro, nel frattempo, non aveva smesso un attimo di affannarsi; per ogni fremito d'ali diventava sempre più debole.

All'improvviso ruggito di Rody le sue speranze rinvigorirono e con esse la stanchezza si attenuò.

Tanti Draghi di forme e colori diverse allontanarono le nuvole e resero pulito il cielo.


Ben fatto! 
Rody, ce l'abbiamo fatta!



Il castano guaì felicemente.

Una volta nel Mondo Nascosto, Eijiro crollò sull'erba e su di un fianco completamente esausto.

«Sei stato bravo, Eijiro. Hai avuto un'idea meravigliosa. Riposa pure».

Lui tirò fuori la lingua agli elogi di Rody.

«Eijiro!».

Quella voce burbera ma spaventata!

Il rosso sollevò subito la testa, dinanzi a lui poco più lontano, Katsuki lo stava raggiungendo il più velocemente possibile.

Aveva le guance rosse per lo sforzo della camminata e il viso spaventato.

La gravidanza lo aveva reso fiacco ma bellissimo. Il volto leggermente paffuto, gli occhi luminosi, l'odore come vaniglia...

Sto bene, Kat.

«Mi vuoi far venire un infarto?!» esclamò il Principe, le sue mani tenevano la testa del Drago felice.

Scusami...

«Sei ferito?».

«No, mio Principe».

Eijiro si era trasformato in umano. Sedeva in terra, con il viso stanco e il grosso albero alle spalle.

Rody si era messo a coccolare Izuku e ad accarezzare l'uovo.

«Sono venuto per assistere alla schiusa dei nuovi draghetti».

«Non dovresti sforzarti. Lo sai che sei a buon punto della gravidanza».

Al tocco di Eijiro sul pancione, il biondo sussultò di piacere. Trattenere un gemito fu particolarmente complicato.

Per un Omega gravido, venir coccolato allo stomaco era fonte di estremo benessere. Eijiro gli abbracciò la pancia, dopodiché lo tirò seduto sulle sue cosce con grande cura.

Istintivamente, il biondo gli premette il naso sulla ghiandola marchiata.

«Sei magnifico, mio Principe».

«Eh, cazzo! Puoi dirlo forte!»...




Angolo di Watchie

Ci siamo quasi! Tra un po' i cuccioli di Drago nasceranno e anche quello di Rody e Izuku. Siete pronti? Anche io! A domani! 

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