Chapter 31: Bagliore Arancione


Quando Katsuki dischiuse gli occhi lì per lì non comprese cosa fosse accaduto.

La vista era troppo chiara e faticava a mettere a fuoco. Era ipersensibile e non aiutava neanche il fischio assordante che ronzava nelle sue orecchie.

Sembrava essere come immersi nell'acqua.

«Katsuki, riesci a sentirmi?».

Batté più e più volte le palpebre nella speranza di capire chi avesse parlato. La voce gli era giunta distorta, lontana e di difficile interpretazione.

Una volta che la vista iniziava a schiarirsi, si rese conto di essere disteso sull'erba, con l'uovo stretto al petto e Rody inginocchiato al suo fianco.

I Draghi ringhiavano fastidiosamente, gracchiando e sbattendo le ali. L'acqua increspata si sollevava in piccoli geyser e si scontrava contro i promontori e il ghiaccio.

Un'aria ghiacciata arrivava dal lago blu e accresceva la pelle d'oca. Qualcosa non quadrava.

Katsuki portò la mano alla pancia mentre con lo sguardo vagava alla ricerca del suo Alpha.

Eijiro era in piedi, di spalle sul cucuzzolo del promontorio, con la testa rivolta al cielo. Cenere nera cadeva dalle sue mani distese lungo i fianchi.

Bastò uno sguardo al volto affranto di Rody per capire che-.

Uno scricchiolio.

Katsuki abbassò istintivamente gli occhi ampi all'uovo che per tutto il tempo aveva stretto tra le sue braccia. Sussultò con un mezzo gridolino. Sulla superficie c'era una crepa profonda.

Una seconda, più piccola e alla base fece vibrare l'oggetto e paradossalmente l'umano percepì il solletico contro sua pancia.

Il suo cuore spremette di gioia, la stessa di chi istintivamente aveva già capito.

La maledizione di Afo era scomparsa!

Il cucciolo era libero dal suo sonno profondo!

«Izuku! Dov'è?» esclamò raggiante il biondo. «Il tuo uovo! Vieni presto!».

I Draghi ruggirono al cielo, così come il Grande Alpha Bianco. Rody non trattenne le lacrime mentre stringeva al petto la catenina dorata della biglia.

Katsuki passò in una posizione inginocchiata: aveva la bocca dischiusa e faceva rimbalzare lo sguardo scioccato da Rody a Eijiro, ora girato a tre quarti.

«No...» soffiò incredulo.

«Io... non lo sapevo...» mormorò Eijiro.

Cadde in ginocchio accanto a Katsuki.

Era disperato, no, distrutto e stringeva con così tanta collera i ciuffi d'erba da sbiancarsi le nocche.

Improvvisamente, dietro di loro, l'acqua iniziò ad innalzarsi.

I tre rimasero a fissare gli spruzzi bianchi e rumorosi che ribollivano sempre più in alto per poi ripiombare fragorosamente in basso. La testa del Grande Alpha era lì, vicinissima al cucuzzolo del promontorio.

Li osservava con i piccoli quattro occhi rossi e azzurrati ma senza alcuna minacciosa intenzione. Guardò Eijiro poi chinò leggermente il capo.

Tra le sue piccole corna bianche con la punta nera, brillava qualcosa.

Il rosso crinito fece un inchino in profondo rispetto poi lo prese.

«E' una biglia rotta».

Per lo shock, Rody fece un passo indietro prima di guardare la catena nel palmo della sua mano.

Katsuki la prese gentilmente. «Questa è stata forgiata a Ormr. Ne riconosco la pregiata fattura».

«Non ne so niente...» gemette il castano, con un fil di voce. «La storia si sta ripetendo ancora una volta».

«I Demoni non sono Immortali».

Ecco a che cosa si era riferito Izuku.

Le sue visioni si erano raggruppate in un'unica, alla fine e Rody non ne era stato messo al corrente.

«Perchè l'uovo non si schiude?» domandò il Principe.

«La maledizione di Afo che lo teneva in stato di ibernazione è scomparsa ma i cuccioli si schiudono solo nella notte di Luna Nera».

Il biondo annuì alle parole meste di Rody.

Eijiro consegnò la biglia a Rody.

«Ci ha salvati tutti».

Improvvisamente, un luccichio verde.

Katsuki prese con un certo fervore la biglia e la puntò verso l'alto. Qualcosa si muoveva lentamente, come del fumo vagamente color menta.

«Mia madre riportò Izuku in vita» mormorò.

«Sì» rispose appena Rody. Accarezzava piano l'uovo ma sul suo viso non un solo sorriso.

Il Principe strinse l'oggetto nella mano, chiudendo gli occhi.

Come posso fare?

Da qualche parte nella sua mente, percepiva la soluzione ma questa, beffarda, gli continuava a sfuggire.

Izuku, tu mi hai salvato la vita.

Rody aveva ripreso a piangere ma per lui non erano che un sottofondo quelle lacrime disperate.

Eijiro tremava a pugni stretti. Anche se si tratteneva, dal marchio Katsuki poteva percepire tutto il suo risentimento.

Izuku, non vuoi vedere il tuo cucciolo?

Gocce salate colarono lungo il viso del Principe.

Non vuoi essere presente nella sua vita?

Dalle sue dita chiuse, un bagliore arancione filtrò da esse.

Vuoi arrenderti?

La biglia si incrinò.

Vuoi che Afo sia l'assoluto fottuto vincitore?

Il vetro si frantumò.

Oi, stammi a sentire!
Non te lo permetterò!
Non varcherai i cancelli dal Valhalla!

Katsuki dischiuse improvvisamente gli occhi.

Dinanzi a lui non c'era che immenso bianco.

Il suo corpo era avvolto da una leggera luminescenza aranciata; era completamente nudo ma la metà inferiore del suo corpo non appariva visibile.

Il Principe aveva i capelli poco più lunghi, dorati come il sole del mezzogiorno. Occhi affilati, le iridi di un arancio così forte da ricordare il tramonto sanguigno.

Una corona intrecciata di cordoncini rossi, perle d'Opale piccole e grandi e pendenti a cerchio pieni dorati capeggiava sulla sommità della sua testa.

Sulle sue guance, segni rossi come se fossero stati graffi di artigli di drago. Orecchini scarlatti dalla forma di nove riflettevano la luce che emanava lui steso.

Katsuki portò le mani al petto... le sue collane!

Istintivamente si voltò... anche il suo mantello!

«Principe Katsuki».

Il biondo guardò nuovamente dinanzi a sé: l'essenza di Izuku conservava ben poco del suo corpo solido ma sembrava una fiamma racchiusa da saette bianche e smeraldo.

«Izuku, vieni. Il tuo cucciolo ha bisogno di te».

«No. Non voglio».

Il Principe gli allungò la mano. «Vieni. Afo è stato sconfitto».

Il verdino scosse il capo.

«Izuku, il tuo Alpha e il tuo cucciolo ti attendono!».

Il Demone chiuse gli occhi. La fiamma svanì.

E Katsuki Bakugo venne improvvisamente ingoiato da improvvise fiamme...

«IZUKU!»...


Il bagliore arancione cessò.

Gli occhi vuoti e bianchi del Principe Katsuki, la bocca dischiusa tornarono normali e da essi non più luce sbucò. Il mantello, le collane e la corona fatte di particelle, così simili a polvere cosmica, svanirono.

Katsuki crollò all'indietro, privo di sensi.

Eijiro gli fece scudo con il suo corpo.

«Kat!».

Il giovane era gelido come un pezzo di ghiaccio, le labbra cianotiche, gli occhi ostinatamente chiusi e la pelle bianca.

«Katsuki!».

Lo depose in terra e fu allora che il giovane Principe spalancò gli occhi e iniziò ad annaspare.

«Katsuki...!» piagnucolò il rosso, sollevato.

Un colpetto sulla spalla di Rody.

Non è possibile...

Izuku lo superò e accanto al Principe s'inginocchiò. Gli poggiò la mano sulla propria, con un debole sorriso.

«Non so come tu abbia fatto, ma in qualche modo mi hai riportato in vita».

Il Demone aveva aperto gli occhi e si era ritrovato nel suo corpo, in carne ed ossa.

Il biondo chiuse gli occhi.

Qualsiasi cosa avesse fatto era felice. Aveva salvato il Demone proprio come fece sua madre Mitsuki anni prima, sebbene con un potere sorprendente quanto sconosciuto.

Poco prima di sprofondare nel mondo dei sogni, un unico pensiero gli balenò in mente.

Il cucciolo di Izuku e Rody avrebbe avuto entrambi i genitori...



Angolo di Watchie

Il potere del Principe! Mi sa che devo pensarci bene come farlo sprigionare e come, soprattutto. Nel frattempo ditemi, vi sta piacendo la storia? Avete teorie? Fatemelo sapere!
Un abbraccio!

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