Capitolo 5
Martijn POV
Questa dannata ragazza non me la scorderò. Ma non perché è carina. Beh si anche per quello, ma perché mi tratta da 'Martijn', non da 'Martin Garrix'.
Non penso nemmeno sappia chi sono. Meglio.
Siamo ora seduti uno di fronte all'altra col caffè davanti, in un bar sperduto che dá su uno dei canali più nascosti. I tavolini fuori sono tra lo stabile del bar e quello accanto, coperti superiormente da una pergola di una pianta profumata di cui non ricordo mai il nome.
Quella violetto....
Non mi ricordo oh.
Mi è sempre piaciuto questo posto, perciò mi è sembrato carino portare Eveline qui. Ciò non vuol dire che me la voglio portare a letto come tutti pensano, sia chiaro!
"Martijn, questo posto è davvero fantastico"
"Vero? Ci vengo spesso quando non lavoro al pub"
"Già. Ah sì, un'altra cosa.... Per caso fai il modello?" mi chiede.
"No...decisamente no. Perché?"
Qui c'è qualcosa sotto...
"Perché l'altro giorno, quando mi hai servita al tavolo, avevo la mia amica su Facetime... Hai presente?"
"Sì. E quindi?"
"Mi ha fatto una faccia stranissima, era pietrificata! Era lì che andava blaterando cose del tipo 'e lui? Ma è proprio lui, bla bla bla"
Mi metto a ridere coprendomi il viso con il palmo delle mani, lo speravo io che nessuno si accorgesse di nulla.
Cazzate.
"Te lo devo proprio dire?" le chiedo.
"Dirmi cosa?"
"Chiedilo alla tua amica"
"Sei proprio strano tu" dice ridendo e scuotendo la testa.
"Bella osservazione"
Eveline inizia a guardarmi negli occhi.
"Cosa c'è?" le domando.
"Ah, no nulla. Stavo solo cercando di capire di che colore sono i tuoi occhi"
"Ah, non lo so nemmeno io guarda"
"Comunque sia, sono davvero molto belli. Complimenti a mamma"
Sorridendo la ringrazio.
"Comunque... Sento che c'è qualcosa" mi dice Eveline.
"Huh?"
"Qualcosa che mi nascondi"
"E .... Cosa?" le chiedo alzando le sopracciglia.
"Perché lavori in un pub quando hai al polso un orologio Tag Heuer, la giacca della All Saints, i jeans di Armani e la maglia Off White? Ma chi cazzo te lo fa fare?"
Fissando il tavolino di metallo sospiro profondamente, pensando sul da farsi con lei. Glielo dico subito? O lascio che sia la sua amica a dirle chi sono?
Io opterei per la seconda...
Sì.
"Beh.... Ok. Chiedi alla tua amica e domani ci sentiamo e parliamo dell'argomento."
"Sei un ladro? No perché mi fai preoccupare" Mi dice ridacchiando.
"No no, tutto legale"
"Quindi... Lascerò sia Meg a dirmi tutto? Stasera la chiamo. Così scopro chi cazzo sei. E ti ammazzo di botte per non avermelo detto prima"
"Woah, Woah, calmi qui eh" dico armandomi col portatovaglioli del bar, neanche pesasse venti chili. Sto coso di plastica insulso con le salviette che non asciugano un cazzo... Mi sento meno inutile a pensarci.
"Ma sto scherzando scemo!"
"Ma vah? Abbiamo scoperto l'America. Comunque ti dó il mio numero e domani ne parliamo?"
"In realtà.... Domani... Non so se avrò molto tempo per starti dietro..."
"Come mai?" le chiedo curioso, un po' dispiaciuto.
"Beh, vedi... È il mio compleanno domani, quindi tra parenti e tutto...."
Che cosa? Devo farle un regalo. Non la conosco nemmeno ma.... Diamine è il suo compleanno!
"Oh dio! Che cosa vuoi come regalo?"
"Ma sei fulminato al cervello? Non so nemmeno chi sei!"
"Caramelle? Le vuoi le caramelle?"
"Sono a dieta Martijn"
"Cazzate, te le porto lo stesso" dico fermamente. "Dove abiti?"
Lei mi dà l'indirizzo, che mi segno sul telefono.
"Martijn, veramente non azzardarti"
"Taci, best friend"
"Best friend? Sono la tua bestie?"
"Se vuoi... Ha già amicizie qui?"
"In realtà... No." Mi dice imbarazzata, come se fosse grave...
"Allora, cara best friend, ci sentiamo domani per il tuo birthday e per parlare di me?"
"Va bene Martijn, però..... Insomma. Ci conosciamo da tre ore"
"Cinque giorni, ricorda" puntualizzo.
"Eh Vabbè il bar non conta....."
"Ma io ti conoscevo già dopo il vostro pranzo!"
"E va bene. Ma dato che ormai sai tutto di me, dimmi almeno dove abiti e dammi il numero. Sennò come ti insulto domani?"
[...]
Eve POV
Ho un amico. E sono solo cinque giorni che abito qui! E poi... Il mio amico... È figo, parecchio figo.
A proposito, chi cazzo è?
Meeegaannn!
Prendo il telefono e velocemente la chiamo su Facetime. Uno....due....tre...quattro...cinque squilli.....
Booh.
Subito mi richiama lei.
"Meg ma dove eri finita? Non rispondevi più!"
'e che cazzo Eve, ero in bagno. Comunque dimmi tutto'
"Hai presente il tizio strafigo del bar?"
'porca troia Siii! Dimmi dimmi' dice sbarrando gli occhi.
"Gli ho tagliato oggi i capelli"
Meg non dice nulla.
"Meg? Problemi?"
'Eveline Jay, ma ti rendi conto di quale onore hai avuto?' dice urlando e poi bevendo dalla bottiglia d'acqua per la gola secca.
"No! È questo il problema! Non ho idea di chi sia, eppure mi ha offerto un caffè e domani viene a casa mia per farmi gli auguri!"
La vedo sputare tutta l'acqua nella sua stanza.
'Martin fottuto Garrix ti viene a fare gli auguri di compleanno???'
"Martin Garrix? Eh?"
'ti mando un link.... Ci sentiamo'
La chiamata di facetime si chiude. Dopo pochi secondi su WhatsApp mi arriva appunto un link da Megan.
Lo apro.
Wikipedia.
Martijn Gerard Garritsen, nato ad Amstelveen il 14 Maggio 1996 è un DJ E PRODUTTORE?
Festival di musica elettronica? Sempre odiati, troppo chiasso. E che io ero costantemente in discoteca....
DJ NUMERO UNO AL MONDO.
Haaahhahahhahahahahahahahahaha.
OCCAZZO.
Devo andare da lui a fare due chiacchere. E subito.
Tanto.... L'indirizzo ce l'ho. Dovrò però chiedere a mia madre di accompagnarmi. Non ho ancora comprato la mia macchina dannazione.
Scendo quindi giù in salone, dove trovo mia madre al pc.
Sentendomi arrivare, alza lo sguardo.
"Hey"
"Mamma.... Avrei bisogno di un favore"
"Cioè?" mi domanda.
"Potresti portarmi a casa di un amico? Devo parlargli urgentemente"
"Un amico? Ma tesoro, sono le sei di sera...."
"Lo so. Ma è urgente"
Lei annuendo si alza dalla sedia.
"Posso almeno sapere chi è?"
"Il ragazzo del bar"
Mia madre sembra stupita, ma comunque prende le chiavi della macchina.
"Va bene. Forza, andiamo"
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