Capitolo 48

Eve POV

Ma che diavolo..... Che cazzo? Come hanno fatto a trovarmi? Alle 2 di notte e fuori casa tra l'altro....

Cazzo.
Le carte del matrimonio.

Oh miseria....

"Sua maestà" mi si rivolge uno dei due uomini inchinandosi verso di me.

Io lo guardo mezza spaventata, mezza incosciente.
Questo aspetta prima di parlare. È qui zitto davanti a me che attende il permesso di parlare.

E che gli dico?

"Si?"

"Venite con noi, vi dobbiamo dare il titolo...."

"Io non ho intenzione di fare quello che pensate...."

"Mi dispiace ma per la vostra sicurezza dovete venire con me a palazzo"

Martijn mi guarda con la coda dell'occhio. È preoccupato.

"Verrò, ma ora o mai più. Non si deve sapere nulla di chi sono"

"Sì vostra altezza. Prego vi accompagneremo all'auto"

Io sono ancora in lingerie di pizzo, coperta da una vestaglia. Non credo che sia il caso di uscire così. Ma il vestito nero potrebbe andare.

"Potete aspettare fuori dalla stanza? Mi devo vestire"

"Sì vostra altezza"

Mamma mia, sono assillanti.

Chiusa la porta Martijn mi salta addosso in un abbraccio.

"Rimarrai sempre la mia regina" mi dice all'orecchio quasi piangendo.

"Amore. Ma cosa c'è?"

"Il matrimonio non ha funzionato, ecco cos'è!"

"Ma.... Ma dov'è il problema?"

"Ti tocca fare tutto questo giro! E vai a palazzo alle due di notte, e firma di qua e corri di là.... Mi dispiace"

"Perché? È colpa tua?"

"No. Ma...."

"Ecco bravo. No. Adesso aiutami a vestirmi, servo!"

"Sì mia signora" mi risponde ridendo Mar.

Mi tolgo la vestaglia e Martijn mi aiuta ad infilare il tubino nero che avevo prima.

"Che regina gnocca che abbiamo...."

"Sta zitto, per favore"

Lui mi sorride, abbracciandomi di nuovo. C'è un momento in cui si sente solo il passaggio delle auto in strada.

Mi viene in mente una cosa.

"Almeno nessuno saprà mai di té."

"Me lo auguro. Sarebbe un disastro" dice lui.

Le sue labbra si posano sulla mia fronte.
Io mi godo questo abbraccio, pensando però anche a quei due lì fuori.

"Devi andare...." dice Martijn sciogliendo l'abbraccio.

Io mi metto apposto il vestito, mi sistemo il reggiseno e ne approfitto per dare una pacca sul sedere al mio boy.

Mi guarda malissimo, ma poi si mette a ridere, vedendomi aprire la porta.

I due tizi mi invitano a scendere, fino al parcheggio sul retro del palazzo.

In un angolo è parcheggiata l'auto nera con l'autista a bordo e a tutta velocità mi fanno salire in auto, vetro ovviamente antiproiettile e non sono neanche le tre di notte quando arriviamo a palazzo.

Non c'è nessuno per le strade, cosa ottima per la mia persona.

C'è un po' di trambusto all'interno del palazzo, evidentemente non era previsto il mio arrivo.

I due uomini mi stanno accanto h24, anche per andare al bagno fanno a turno!

E finalmente ci capisco qualcosa di quello che sta accadendo. Sono andati a chiamare il re.

[...]

Mi fanno accomodare in una sala, stracolma di persone. Tra cui anche il re Guglielmo.

Ah.

Ah no aspettate aaaahhhaha sono io la regina ora. Bitch get out the way!

No ok. In tutti i sensi.

Io. Regina. No.

Arriva nel trambusto un altro segretario della casa reale.
Ed è l'unico che ha inquadrato la situazione credo....

"La questione è la seguente. Non possiamo spodestare un re. Ma.... Se c'è un'altra persona che era precedente nella linea di successione... Che dovremmo fare? Sua maestà Eveline Jane Elizabeth Jay? Voi cosa ne pensate? "

Mi hanno interpellato. Devo rispondere?
Eh no guarda....

"Non ho intenzione di creare tutto questo trambusto a voi e a tutti i cittadini. Rinuncio al trono...."

"Vuole rinunciare al trono veramente?" mi chiede il re in persona.

"Sì, voi siete la persona più adatta a questo ruolo. Di certo non sarei in grado di ovviare ai doveri che voi avete"

"Che situazione attorcigliata....." esclama sempre il funzionario "dovremmo considerare di nascondere al massimo la cosa"

Tutti annuiamo in sala.

Finché una persona, che non ho la minima idea di chi sia, propone
"teniamo il titolo di principessa. Per noi sarebbe tutto più semplice. In fondo.... A sua maestà non interessa il trono. Scusatemi maestà...." dice rivolgendosi a me.

"Non c'è nulla per cui scusarsi. E sono d'accordo"

"Quindi.... Principessa Eveline Jane Elizabeth Jay, lei rinuncia al trono in favore del titolo di principessa?"

Oddio che è? Un formulario scritto per le nomine?

"Sì"

"Rinuncia alla posizione nella successione?"

"Si, rinuncio"

"E vuole che, a suo marito in questo caso, venga assegnato il titolo di principe consorte, come spetterebbe al marito della regina?"

Io ci penso..... Chi lo saprà mai? Hahahahha glielo devo far giurare però.

"Sì, a patto che nessuno sappia niente del matrimonio, di me, della sua figura, niente"

"Lo metteremo come segreto di stato. Principessa.... Questo è quanto detto, scritto nero su bianco.... Con la firma.. Sarà quanto detto"

Mi porgono un foglio di carta davanti, timbri della casata reale ovunque.

Mi porgono la penna, oggetto della liberazione metaforica da tutto questo schifo di situazione.

E firmo.

Non mi son mai sentita così leggera. Finalmente è finita, posso tornare al lavoro senza mentire più al receptionist del salone. Aveva capito chi ero dal day one quello lì, ci credo che mi aveva riconosciuta come viso comune....

Devo ricordarmi di farlo stare zitto.

Metto giù la penna. E la tensione cala, ritornando ad un clima tranquillo.

La gente inizia ad uscire da questa sala ormai calda, io compresa. Sempre scortata dai due tizi.... Mi accompagnano fino alla macchina, che mi sta aspettando appena fuori dall'ingresso per le auto presidenziali.

Salgo in auto e l'autista mi riaccompagna da Martijn.

[...]
4.23 del mattino. Io sono esausta, ho bisogno di dormire.

Salgo in casa del mio ragazzo, ancora marito fino al divorzio effettivo, che in realtà non serve nemmeno più.

E lo trovo lì il mio principe. Sul divano ad aspettarmi.

Lui apre un occhio, cercando di capire se sono una persona o un mobile.

"Hey amore...." mi saluta appena realizzata la mia sagoma.

"Ciao. Ma che ci fai qui?"

"Ti aspettavo"

Vedo che sorride come un matto.
Ma che è successo ?

"Mar, che è successo. Ti vedo particolarmente allegro"

"Eh te lo dico domani..... Sono troppo eccitato "

"Eh ma non puoi dire così e non dirmi niente"

Lui ride spaparanzandosi sul divano a braccia aperte.

"Ho fondato la mia casa discografica.... Non ci credo nemmeno!"

Io sono estasiata.

"Ma amore è una cosa fantastica! Non ti dovrai più alzare presto e andare a lavorare in quel posto...!"

"Già. Comunque.... Mia regina... Cos'è successo ?"

"Solo principessa. Mio principe consorte Martijn Gerard Garritsen"

"No no aspetta. Cosa?"

"Nessuno saprà mai nulla di me, io sono una principessa e tu sei formalmente il marito di una regina, quindi il principe"

"Ah.

Beh. Ok.

E nessuno saprà mai niente, vero?"

"Niente di niente, principe Martijn"

"Molto bene, principessa Eveline. Ma ora ho una richiesta"

"Ovvero?" gli chiedo.

"Andiamo a letto. Ho sonno"

Ridendo prendo il mio principe e lo faccio alzare dal divano, praticamente trascinando il suo corpo a peso morto fino alla camera da letto.
E li siamo crollati nel sonno, senza neanche spogliarsi.

Finalmente è finita, ma io vi saluto, che domani alle sei devo essere in piedi per andare al lavoro.

~fine~

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