Capitolo 37

Ecco qui un altro capitolo ragazzi... ❤️

Martijn POV

Voglio solo stare a letto a mangiare il gelato fino alle tre di notte.

Credo di sentirmi male.

Ma Charelle evidentemente ha avuto la meglio. Anche se io non ho assolutamente nessuna voglia di fare l'amore....

Lei mi lascia cadere sul materasso, facendo cambio di posizione e tenendosi alle mie spalle per non cadere.

Ricomincia a muoversi, io la sento su di me. Ma non riesco ad andare su di giri....

"Martijn.... Dai Marty..... Forza...."

Lei ci mette più forza, ma a me è totalmente indifferente.

Dio sta andando avanti da un'ora..... Con Eve sarà durato al massimo quaranta minuti.

Eveline.

E fu così che, con la sua immagine nella testa. Finalmente mi decido a collaborare.

Le sue mani sui miei fianchi. I suoi baci lunghi e bagnati. I succhiotti sul mio collo.

E sono già venuto.

"Oh. Marty.... Finalmente...."

"Scusa ma.... Ero fuori allenamento"

Charelle si stacca da me e va in bagno a lavarsi.

Ma io ne ho ancora qui. Eveline, vieni qui ti prego. Lo facciamo insieme. Tutta la vita. Ci sposiamo e facciamo tre figli.

Ecco magari.... Un momento eh.

[...]

La mattina seguente.

Servizio fotografico.

Il signor Van Der Well si avvicina a me.
"Martijn.... Buongiorno. Ti vedo in gran forma"

"Grazie Signore...."

"E la tua amica Eveline?"

"Vede.... Ieri sera abbiamo avuto una pesante discussione. E io non credo che abbia la minima voglia di vedermi"

Da dietro sento dei passi.
"Il dovere è dovere Martijn....."

È la sua voce.

Mi giro. E la vedo, bellissima. Vestita con un abitino azzurro e dei sandali bianchi.

"Eveline.... Pensavo fossi ancora incazzata..."

"Lo sono. Ma abbiamo stipulato un contratto. E io dovevo esserci"

Il signor Van Der Well è entusiasta.

"OH. Per fortuna! Dai dai ragazzi andate a cambiarvi. Siamo già in ritardo"

Arriva una ragazza microfonata dal set fotografico. Ci accompagna entrambi nel camerino. Comune a tutti e due.

Spero non sia un problema. Per Eve ovviamente.

"Bene. Partite dagli outfit a sinistra su ciascuna delle arelle. E fate presto per favore"

La tipa esce di corsa e nel silenzio ci spogliamo. Prendo il mio primo completo e lo indosso. Si tratta di jeans strappati, una maglietta nera scolorita e una giacca di panno stile biker. Scarpa lucida classica ai piedi.

Guardo Eve, alle prese con il suo completo. Avendo da indossare un corpetto con i lacci, stile medioevo, la vedo un po' in difficoltà.

Forse è il caso di darle una mano....

"Eve.... Posso aiutarti..?"

"No. No grazie faccio da sola"

La lascio fare, ma lei si incastra coi lacci ancora di più, scena talmente buffa da farmi ridere.

Lei mi guarda con faccia assassina, la quale mi zittisce subito.
Poi però si mette a ridere anche lei.

E ridendo si avvicina a me, agguantandomi per un abbraccio.

"Non riesco a volerti male Mar"

Con la lacrimuccia che mi riga la guancia, la stringo forte al mio petto.

"Scusami tesoro. Ho fatto una cazzata. Scusa"

"OH no tesoro non importa. Infondo è la tua ragazza da anni.... È giusto così"

"Stanotte non ho sentito nulla facendo l'amore. Non ha senso stare con lei ancora"

"Ma dai Martijn. Come fai a non avere sentito niente.... Ti ricordi quanto hai pianto quella volta?"

"Sono venuto pensando a te."

Eve si allontana da me confusa. Capisco.

"Possiamo.... Possiamo parlarne dopo?"

Io annuisco. Lei torna alle prese col corpetto. Ma alla fine si rassegna e si fa aiutare da me.

Che sexy questo corsetto in pelle..... Mhhhmhh.

[...]

"Ragazzi... Un'ultima posa. Poi abbiamo finito"

Oh dio.... Bastaaaaaaaaa

Ormai vedo tutte le lucciole attorno per i flash!

Sopporto la cosa solo perché Eveline ha le mutandine che le fanno uscire il culo dagli shorts che ha.

"Bene. Abbiamo finito!"

OH! DIO GRAZIE!

*sbadiglio *
Che sonno ragazzi. Voglio andare a casa a dormire. Subito.

Esco dal set stiracchiandomi la schiena, Eve mi fa un massaggio alle spalle camminando.

"Ah Eve.... Io vado a dormire, non so te..." affermo io

"Siamo in due. Voglio solo andare a casa. Sono sette ore che siamo qui"

"Sette ore? Così tante...?"

Lei guarda il telefono.

"Mi correggo. Sono quasi otto. Sono le sei meno un quarto" 

Ah.

Beh.... Ok

"Andiamo a mangiare qualcosa tornando a casa?" le propongo.

Entriamo nel camerino e chiudo la porta a chiave.

"Forse Charelle non sarà tanto d'accordo" sostiene lei.

"Sai quanto me ne frega? Stasera quando arrivo a casa glielo dico."

Eve mi sembra confusa.

"Dirle cosa?"

"Che amo un'altra donna. Ormai è troppo tardi"

Eveline si mette a ridere.

"E sentiamo. Chi è questa cretina?"

Inizio a ridacchiare.

"Ah sai..... Una di quelle sgualdrinelle recuperate dalla strada che si presentano alla tua porta nude....niente di che."

"Ah per fortuna che non sono io...." dice ormai ridendo a crepapelle.

"No. Tu ti presenti alla mia porta quando sono io ad essere mezzo nudo"

Eve si siede sul suo pouf, sospirando.

Alza poi lo sguardo verso di me.

E lo abbassa di nuovo.

"Scusami per la scenata di ieri sera. Ho esagerato. Non siamo nemmeno fidanzati o roba simile!"

"No, non avrei dovuto farlo Eve. Ti ho mancato di rispetto" cerco di scusarmi io.

"Ah, lascia stare Mar. Ormai è passato"

C'è qualche secondo di silenzio.

"Amici come prima?"

"Sì. Ma.... Amici da giorno 1 o amici da l'altro ieri?"

Ci penso.

"Amici da quel lunedì notte?" le propongo io con uno sguardo malizioso, alquanto scherzoso comunque.

"Che maiale.....amici da quel lunedì notte sia."

Lei apre le braccia e io ne approfitto subito per prenderla in braccio e stringerla a me come una bambola.

Avvicino il mio viso alsuo per baciarla. Ma lei mi ferma....

"No no aspetta Mar. Non voglio interferire con la situazione con Charelle"

"Non vuoi baciarmi?"

"No. Non adesso. Comunque credimi che mi costa tanto dire questo"

"Perchè?" le domando.

Lei scende dal mio abbraccio e mi addossa al muro, al quale vado a sbattere con un tonfo pesante.

"Perché non vorrei rinunciare anche stavolta a ciò che mi rende finalmente felice"

"E cosa sarebbe questa cosa?" le chiedo curioso.

"Smetterla di fare la ragazzina troia e andare a letto col mio ragazzo, non col mio migliore amico."

"Mi tradisci?" le chiedo con la finta faccia stupita che però sfocia immediatamente in una risata.

"Cretino. Dai andiamo a mangiare"

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