Capitolo 32
Eve POV
Sapere che in realtà ho già conosciuto per caso la madre di Martijn, rende la cena molto meno imbarazzante.
Poi abbiamo parlato del più e del meno, da come sono arrivata qui ad Amsterdam, a come ho miracolosamente imparato l'olandese sentendo la gente parlare in due settimane e ovvio che l'ho dovuto anche studiare....
E poi ovviamente come ho conosciuto Mar, che quel giorno al pub era veramente, veramente troppo figo.
Ecco ho omesso l'ultima parte...
Lo sanno che è figo.
Oookkkk. Comunque la madre di Martijn, Karin porta fuori dalla cucina il dolce.
E Martijn sospira.
"Ero riuscito a stare a dieta una settimana, quasi."
"Sappiamo tutti che alla fine mangi sempre come un vitello Martijn" dice Karin ridendo.
"Nevermind"
[...]
Martijn sale in macchina, lasciandomi guidare anche stavolta.
"Ti fidi di me a quanto vedo" dico mettendo in moto l'auto e tornando verso casa.
"Certo tesoro, anche perché ho bevuto quindi non ho scelta"
In effetti forse ha bevuto troppo vino.
"Stai a casa mia stanotte, non voglio che tu ti metta alla guida mezzo ubriaco"
"Posso? Non disturbo?"
"Certo, tanto i miei non ci sono"
"Oohh allora festeggiamo anche stanotte" mi dice lui iniziando a massaggiarmi l'interno coscia.
Mi metto a ridere, sapendo che questo è il Martijn che mi aspettavo di ricordare da ubriaco.
"Tu hai bevuto un po' troppo"
"Eh, ovvio che sì se stai guidando tu"
"Dai stasera ti faccio le coccole, ma devi fare il buono adesso"
Lui tira via le mani dalla mia coscia, rannicchiandosi sul sedile.
Povero, è veramente uscito di testa. Ora si addormenta.
E così è stato, Martijn sta dormendo.
Ossignore.
Lo lascio dormire, guidando fino a casa mia senza provocare troppi scossoni prendendo buche.
Parcheggio nel vialetto al posto dell'auto dei miei e spengo la macchina. Martijn dorme beato.
Amore ma quanto è bello....
Però lo devo svegliare.
Gli scrollo il braccio, carezzandogli la guancia. È ora che si faccia la barba.
"Martijn... Mar siamo a casa"
Lui si sveglia all'improvviso.
"Oh che cosa.... Oohh mi sono addormentato, scusa"
Dal tono di voce sembra che l'alcol non gli faccia più effetto.
"Hahahaha sei un po' ubriaco, vieni dai"
Scendiamo dall'auto, entrando in casa e tenendo le luci soffuse.
Faccio salire Martijn, accompagnandolo in camera mia.
"Ecco qui.... Mettiti comodo"
"Grazie amore"
Io nel frattempo vado in bagno, mi lavo i denti e mi cambio l'intimo dopo essermi lavata.
Torno in camera mia, dove c'è Martijn che si sta togliendo la maglietta.
Questo ha fatto dieta e palestra sul serio....
"E tu saresti grasso?"
"Cos'è, una provocazione?" mi dice guardandomi.
"Che cosa...? La mia domanda?"
"No, il fatto che ti presenti davanti a me in lingerie di pizzo e tacchi alti"
Realizzando solo ora come sono conciata, penso di essere viola dall'imbarazzo e vorrei solo sbattere la testa contro il muro.
"Oh, no ceh me li stavo togliendo, io..."
"Oh, allora volevi presentarti nuda... Aah questo si che andava bene"
"No no io non vole.."
Le labbra di Mar si posano sulle mie, mentre le sue braccia mi attirano a lui e mi stringono la vita.
Appoggio le mie mani sul suo petto, iniziando a fargli i grattini con le unghie.
Lui mi mette le mani sul sedere, strizzandomelo a ogni grattino.
Mi appoggio alla sua intimità, sentendo la sua eccitazione.
"Mar...." lo chiamo distaccandomi un attimo dal bacio.
"Amore...."
"Martijn cosa vogliamo fare?"
"Baciarti tutta la notte..."
Inizio a camminare verso il letto, letteralmente gettandoci Martijn sopra.
Lui mi tira sul letto, invitandomi a baciarlo ancora.
Le nostre labbra si uniscono ancora, e lui mi blocca le gambe intersecandole con le sue.
Mi sta tenendo così stretta da non permettermi di muovermi.
"Mmhh mi stai stritolando..."
Allenta la presa.
"Scusa...."
Rigirandoci sul letto, Martijn si mette sopra di me e mi guarda.
Io lo guardo.
Iniziamo a ridere.
"Ma che cazzo stiamo facendo? Hahahahha" mi chiede lui.
"Non lo so, ma mi piaceva"
"Dovrei spogliarmi?"
"No.....
... Ti voglio spogliare io"
Martijn é sorpreso.
"Te ne sei ricordata..."
"Non esiste che io lasci spogliare il mio ragazzo da solo"
"Sarei quindi il tuo ragazzo?"
"Per stanotte sì" gli dico tirandolo a me per la vita dei jeans.
Ricominciamo a baciarci, io gli faccio un succhiotto sul collo, mentre lui me lo fa sul seno.
"Oh, Mar...."
"Si amore...."
"Aiutami a togliere le scarpe"
Lui si stacca dal mio seno e si mette tra le mie gambe, aprendomele.
"No, sono troppo sexy"
"Eh ma sono scomoda...."
"E per cosa?" mi chiede mordendosi il labbro.
Gli metto due dita dentro ai jeans, infilandole in profondità.
"Allora direi che te le posso togliere le scarpe..."
Martijn mi slaccia il cinturino dei tacchi, per poi togliermeli e lasciarli ai piedi del letto. Mi prende le gambe e me le divarica, inginocchiandosi in mezzo e arrivando ad appoggiarsi con le braccia all'altezza delle mie spalle. Che pettorale....
"Hey ma guarda che bel manzo che ho qui...."
"Ah, io preferisco i primi invece, infatti mi sono scelto una gnocca"
Inizio a ridere, rompendo in tutti e due quello stato di semi-eccitazione davvero molto pericoloso per il fatto che non possiamo farlo un'altra volta.
Sarebbe veramente la fine della nostra amicizia, saremmo fidanzati e basta.
"Mamma mia Martijn ma da dove ti escono queste battute di merda?"
"Hey ero serio"
"Ew..." gli faccio il verso di ripudio spingendogli il petto con una mano. Lui ovviamente neanche si muove.
Il suo sguardo cupo e sensuale muta nuovamente in quello sereno e divertito che porta di solito sui suoi occhi, blu come il mare, grigi come un cielo d'autunno e verdi come.....Come boh.
"Eveline..."
"Martijn.....?"
"Credi che possa andare avanti tra noi?"
"Ti riferisci a una storia seria?"
Lui annuisce.
"Non saprei, sarebbe comunque bellissimo"
"È che non vorrei rovinare tutto...."
Mi metto a ridere, carezzandogli gli addominali che ogni tanto prevalgono sulla sua adorabile ciccetta.
"Hai già meravigliosamente rovinato tutto lunedì notte se per questo"
"Hai ragione. Non sarà mai più come prima"
"Per fortuna, non credo potrei rinunciare ai tuoi baci..." gli confesso serissima.
Lui si abbassa, avvicinandosi al mio viso.
"Ti piace come bacio? Uhhh"
Inizio a ridere.
"Sta zitto e metti in pratica, coglione"
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