Capitolo 2
Martijn POV
"Martijn.... Un Long Island..."
"Arriva subito"
Giuro che sto tirando avanti solo per l'euforia nel pensare che stasera suono in console.
E mia madre che dice.... 'Trovati un lavoretto di scorta... Fai il ragazzo normale dai'
E io sono famoso in tutto il mondo.
Haha....
Beh, lo sapete chi sono... Vero?
Si che lo sapete.
Anche se questo è un periodo un po' bruttino, perché con la mia causa legale con una famosa casa discografica.... Adesso non ho più nessuno che mi possa produrre.
L'unica soluzione sarebbe crearne una mia, ma mancano gli sponsor.
Io di soldi ne ho, ma se fallisco.... Ragazzi resto in mezzo alla strada.
E quindi.... Eccomi qui, a lavorare in un bar.
Per carità, è un posto molto fico, ma io voglio suonare.....
Uscendo da questo fast forward, preparo il Long Island al cliente che lo ha ordinato. Alle quattro di pomeriggio qui sono già tutti ubriachi persi.
Pazienza. Anzi, più mance.
Il cliente mi paga con 10 euro.
"Tieni pure il resto Martijn" mi dice chiamandomi per nome essendo un cliente abituale.
"Oh grazie mille" rispondo mettendo in cassa e infilando il resto nella tasca dei miei jeans.
Ecco, altra cosa positiva, niente uniforme per me.
Perché?
Mi dicono che col mio fisico e i miei occhi attiro la clientela femminile. Quindi mi lasciano stare in jeans e maglietta (raccomandandosi di metterla attillata) e il mio grembiule sul fianco per i miei strumenti.
Manco fosse uno strip club....
Entrano nel locale le cosiddette 'facce nuove', ovvero i turisti o quelli che si trasferiscono qui.
Una famiglia a quanto vedo. I classici clienti da 'solo un caffè grazie' e mancia zero.
Eveline POV
Girando con la mia famiglia per il quartiere dove andrò a lavorare, improvvisamente si fa sentire un languorino nello stomaco. L'implacabile languorino post volo. E il jet lag che mi sta uccidendo ovviamente.
"Cosa dite.... Ci mangiamo qualcosa?" chiede papà.
Annuisco.
Guardandoci intorno vediamo un bar che fa anche cibo da tavola calda, il che è il posto perfetto per noi.
Convintissimi ci fiondiamo all'ingresso, aprendo la porta.
Il posto è davvero bello, con i tavoli con le panche in pelle rossa, un bancone del bar con sgabelli in abbinata e in fondo al locale anche una pista da ballo.
Ci mettiamo lì all'ingresso ad aspettare che arrivi qualcuno e solo dopo qualche secondo, spunta fuori da dietro al bancone quello che sembrerebbe il barista. E che barista...
Subito si accorge di noi e ci viene incontro.
"Goedemorgen heren, wil je iets eten?" ci dice.
Il problema è.... Che cazzo ha detto.
I miei ridono, chiedendo al ragazzo qualcosa che non capisco. Lui imbarazzatissimo, fa un switch di lingua.
"Oh scusa.... Dicevo.... Volete mangiare qualcosa?" chiede guardandomi.
Hey mister occhi da stupro....
"Sì grazie"
Il ragazzo ci fa segno di accomodarci dove vogliamo, quindi ci mettiamo comodi su una di quelle panche imbottite. Dopodiché mister occhi da stupro ci porge i menù. Ma la sua gentilezza é alle stelle quando mi porta apposta il menù in una lingua a me capibile.
"Hahah grazie, scusami"
"Ma figurati.... Chiamatemi quando avete scelto"
Annuisco sorridendo e lui se ne va, dandoci le spalle.
Non l'avesse mai fatto..... Quel ragazzo oltre agli occhi di bello ha anche molto altro, ad esempio il culo.
Infatti le tasche posteriori dei suoi jeans diventano improvvisamente mooolto interessanti.
Ma come diavolo fa? È un palestrato? Non mi sembra.
Il ragazzo gira l'angolo e va dietro al bancone, tornando qualche minuto dopo per prendere le ordinazioni.
Ammazza, nel complesso non si può dire che non sia un gran bel cameriere.
"Allora, cosa vi porto?"
"Un bacon Burger" Inizia mio padre.
Il ragazzo segna sul suo coso elettronico le ordinazioni, flettendo i muscoli delle braccia..... Ok.ok calma.
Freniamo.
Perché questo non è in uno strip club? Che ci fa qui dentro?
"Un light Burger con peperoni" chiede mia madre.
Poi mister stupro mi guarda.
"Hot chili Burger per me"
"Ok, sappi che è veramente molto piccante. Io non riesco a mangiarlo per esempio"
"Si si immagino. Lo prendo"
"Bene chiamo l'ambulanza allora" dice ridacchiando scherzosamente. Carina pure la risata.
È veramente uno zuccherino.
Hey, aspettate, ma come si chiama? Boh.
"Da bere signori?"
"Birra" mio padre.
"Un'altra" Mia madre.
"E anche io"
Il ragazzo mi guarda.
Cerca di capire se può portarmela senza andare in galera?
"Ok, ma prima dovrei vedere un documento, sai com'è"
"Ma certo" dico prendendo il portafoglio e porgendogli il documento.
Lui guarda la tessera e annuisce.
"Ok Eveline.... Bel nome"
Oddio.... Il mio nome detto da lui con accento olandese.... È veramente... Strano. E sexy.
Mi ridà il documento e torna al bar a preparare l'ordinazione.
E di nuovo mister x si gira, infilando il cosetto elettronico delle ordinazioni nella tasca dei jeans.
"Eccoci, primo pasto ad Amsterdam!" evidenzia euforico mio padre.
"Già.... Allora Eve, cosa dici, ti piace?"
Io distolgo lo sguardo dal bel culetto guardando mia madre.
"Si, é bello qui!"
Cough Cough soprattutto il cameriere di questo locale cough Cough.....
Hah, la tosse. Accidenti!
Un vassoio si appoggia sul tavolo, con le nostre tre birre. Portato da lui ovviamente
"Eccoci...."
Ce le dispone davanti ad ognuno sorridendoci.
"I panini arrivano subito"
Lo stripper dei miei sogni stava per andarsene, quando i miei lo fermano.
"Hey, scusami" chiede mio padre "Avrei bisogno di chiederti un'informazione"
"Come no! Prego"
"C'è un supermercato aperto a quest'ora nelle vicinanze? Sai, siamo appena arrivati e non abbiamo nemmeno l'acqua in frigo"
Il ragazzo guarda l'ora sul suo orologio.
Quanto diavolo costa quel coso? Ma allora è ricco....
E fa il cameriere.
Boh.
"Oddio.... Ormai è tardi. Non credo che ci siano supermercati aperti la domenica tardo pomeriggio..."
"Ah, va bene... Grazie caro"
Arriva un'altra persona dalla cucina coi panini in mano.
Il mio stomaco fa un rumore tipo un trattore vecchiotto che sta arando un campo.
E il ragazzo fa una risatina così dolce....
Aaahhh sposami! Ti amoooooohhhh.
No ok.
"Ecco il panino per l'affamata..." dice porgendomi il piatto nero, col mio hamburger piccante e le patate che lo incorniciano.
Mhhh!
E poi gli altri due anche ai miei genitori.
"Buon appetito!"
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