Capitolo 19

Attention please!

La storia inizia effettivamente....ora. C'è un particolare che dovete osservare....

Buona lettura.

Ah e se volete c'è sempre la mia storia su Tap, col caro Martino. È una cosetta così, un po' a caso. Comunque....

Dicevo buona lettura, vi lascio alla nostra Eveline.

Eve POV

Ho appena finito con la mia prima cliente. Devo proprio dirlo, l'ho lasciata andare fuori dal negozio con dei bellissimi capelli.

Hah. Numero uno.... Fatta. Sotto il prossimo!

Pulisco la mia postazione e vado da James a farmi dare un altro cliente.

"Ciao James.... Come va?"

"Oh, bene grazie. Tu?" mi chiede chiudendo il quadernetto degli appuntamenti con un fare strano. Ma è omosessuale?

"Benissimo, grazie"

C'è un momento di pausa.... Cosa che diventa anche imbarazzante dopo un po'. E la cosa non è resa meno invadente dallo schiocco della penna che James ha in mano.

Mhhh che nervi.

E comunque sì, è omosessuale. Non lo si nota subito.

Quello stupido ragazzo, da dietro al bancone, mi guardava con i suoi occhi di ghiaccio. E continua a fissarmi.
"Qualcosa non va? Che ho in faccia?" gli domando.

"No, nulla Eveline, solo che hai un viso familiare. Somigli a qualcuno che ho già visto"
E così la nostra conversazione improvvisata finisce nell'imbarazzo.

Per fortuna arriva un altro cliente.... Fiuu.

Il problema è che... Come faccio a somigliare a qualcuno che ha già visto, quando vivo qui da dieci giorni?

Mah.

[...]

Il mio primo giorno di lavoro è ormai giunto al termine. Sono le cinque e abbiamo finito tutte.

Stiamo giusto ripulendo il pavimento e gli strumenti prima di andare a casa.

"Oh bene.... Signorine, andiamo a prendere un caffè?" propone Caroline.

"Ok se andiamo da lui..." dice Jan col sopracciglio alzato.

Ma chissà a chi si riferisce....
Mhh il tipo figo dall'altra parte della piazza?

"Ohhh perfavore Janet... Tutti sappiamo che Martijn ha occhi solo per me" interviene Amber.

Spero non fosse seria.

Non importa....

Chiuso il negozio, andiamo in branco dall'altra parte della piazzetta a caccia di caffè.

Caroline apre la porta, io entro per ultima.

Non vedo nessuno per ora... Boh.

"Martijn!" urla Amber.
"Vogliamo un caffè!" urla subito dopo Jan.

"Arrivo cazzarola! Un momento...."

Solo dopo qualche secondo lo vedo spuntare dalla cucina.

Woah ma come cazzo è vestito? Non credo di aver mai visto una maglia più attillata di quella che indossa, o almeno fino all'addome.... Il grembiule gli cinge i fianchi, ma essendo portato di lato, gli lascia scoperta l'anca e parte del bacino, meravigliosamente nascosti dal paio di jeans che porta.

"Ragazze mie... Che cosa vol.... Eve! Oddio era il tuo primo giorno! Che scemo me ne son dimenticato!"

Esce da dietro al bancone e mi viene incontro, io lo abbraccio.

"Aahh lascia stare Mar. Non te ne saresti mai ricordato"

"Aspettate... Ma siete amici?" sento dire da Amber, ma nessuno se la caga minimamente.

"Scusami bestie.... Ok, dicevo. Cosa volete?" Martijn pone di nuovo la domanda.

"Caffè.... Dai che dopo hai finito il turno" chiede Caroline.

"Si, ma stasera ho uno show Anzi.... Se volete venire... È una festa qui ad Amsterdam. Roba d'affari"

Nessuno si caga Mar? No? Male.

Martijn ci porge i caffè, dicendo poi che sarebbe andato a lavarsi le mani e cambiarsi.

"OK. Abbiamo bevuto il solito caffè.... Possiamo andare."

Le altre si dirigono verso la porta, voltandosi indietro per guardare se le sto seguendo.

"Io credo aspetterò Martijn...."

"Allora a domani Eve!" mi salutano.

Martijn esce dal retro slacciandosi il grembiule e lanciandolo sotto il bancone per l'indomani. Dopodiché si mette apposto la maglietta e tira su i jeans.

"Eccomi... Miss 'mano nei pantaloni'" mi dice l'ultima frase sussurrando.

"Ma dai Marrrrr..."

Usciamo dalla porta sul retro del pub, che dà sulla strada.

Rompo subito il ghiaccio per chiedergli come va.

"Hey Mar, tesoro... Come stai? Ma veramente.... Non ti vedo poi così turbato"

"Te lo dico con tutta serenità.... Non ho mai dormito così bene come stanotte. E soprattutto... Non sono mai venu..."

"Basta! Basta informazioni! Intendevo.... Com'è essere di nuovo single?"

"Ormai ho accettato la cosa. Non ci posso fare niente.... Se vuole tornare, io sono a braccia aperte"

"Spero si metta in ordine la testa. Perché non meriti un trattamento simile"

Lui sorridendomi mi cinge la vita, io mi rifugio sul suo petto.

"Sei bellissima vestita così..." mi dice tirandomi giù la maglietta. Non vuole che vada in giro con la pancia fuori?

Mio dio è geloso di una che non è nemmeno la sua ragazza.

"Grazie. Anche tu comunque sei davvero carino come barista. Soprattutto se metti in risalto il tuo culetto con questi bei jeans attillati..." dico allungando le mani sul suo fondoschiena.

"Lo vuoi sapere un segreto?"

"Dimmi"

"Non avevo il coraggio di provarli da tre mesi. Grazie a te e alla tua capacità di convincermi... Mi sento molto meglio"

"Mi fa molto piacere tesoro. Non aver paura di te stesso, altrimenti è la fine"

"Perché sei così saggia?" mi chiede avvicinandomi a lui tirandomi per la vita.

"È solo perché ti voglio bene"

C'è un momento in cui stiamo zitti, però Martijn mi stringe a sé con tutta la forza che ha.

"Eveline.... Posso sposarti? Sul serio"

"Hey hey... Con calma cicci. Intanto.... Mi porteresti a casa?" gli chiedo ridendo per approfittare di un passaggio... Se capita...

La macchina è proprio qui dietro di noi.

"Ovvio che sì, dai sali in macchina" dice aprendola con la chiave telecomando.

Vado dal lato del passeggero e salgo. Mar sale in macchina subito dopo, si siede e chiude lo sportello.

Mette la chiave nell'accensione e accende la macchina.

Lo vedo tirarsi sú i pantaloni e tirare fuori il telefono dalla tasca anteriore, altrimenti lo piegherebbe.
Gli massaggio la gamba e lui si mette la cintura di sicurezza.

"Hey... Ok skinny, ma qui forse hai esagerato "

"Ehm.... I pantaloni sono ok, sono io il problema "

Rido e cerco di slacciargli i jeans con una mano sola.

"Dai cretino, fammi questo favore almeno.

Lui si toglie la cintura di sicurezza e alza la maglietta. Che pancina....

"La dieta mi aspetta.... Di nuovo. Ahhh" dice sbottonandosi i jeans, anche con fare abbastanza sexy. Per quanto sexy questo possa essere...

"Che deficiente... I pantaloni della giusta misura come tutti? Naah?"

Mi sposto con la mano dalla sua gamba alla pancia, che copro con la maglia prima che Mar si allacci nuovamente la cintura.

"Naah, banale"

Me la metto anche io la cintura e lui parte, in direzione casa mia.

"Mar... Suoni stasera, giusto?"

"Sì"

"Mi piacerebbe venirti a vedere"

"Oh. Beh sì, ok! Wow"

"Mi dai il permesso di venire o devo chiedere a qualcun'altro?"

"Ma ti pare...."

"Allora, facciamo così. Mi accompagni a casa, ceniamo insieme, mi preparo e andiamo. Può andare?"

Mi guarda malissimo.

"Cena? Non sarà come l'altro giorno, vero?"

"Ma figurati... Mica è il mio compleanno..." 

"No, perché devo mettere la maglietta attillata e ho già i jeans aperti alle cinque del pomeriggio"

Inizio a ridere carezzandogli l'addome, carino e morbidoso ma a lui rompe lo stesso. Poi si alza in piedi ed è piatto. 

Cooomunqueee....

Mar parcheggia davanti casa mia, spegne il motore. Apro la portiera.

"Eve aspetta!"

Lo guardo e chiudo lo sportello.

Lui si slaccia la cintura.

"Ho ancora i pantaloni slacciati" 

"Eh beh, quanto ci vorrà? Tre ere glaciali?"

Fa il sorrisetto del tipo 'hehe mi sa di si'

Si alza dal sedile, tirandoseli sú sul sederino. 

Un ragazzo che cerca di rivestirsi in macchina è una comica... Soprattutto se ha un piede sulla leva del cambio e il culo alzato dal sedile.

Sarebbe da fargli una foto.

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Considerazioni finali:

Martijn fosse per me potresti andare in giro sempre spogliandoti di qua e di là... Non ci dà fastidio eh...

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