Capitolo 15

N. B. Se avete commenti da fare mentre leggete la storia a riguardo di qualche specifico paragrafo.... Scrivete pure, mi aiuta a capire se modificare i capitoli successivi.

Detto questo, buona lettura 💕

Martijn POV

"Charelle.... Non potevi aspettare un altro momento per farmi notare la mia scarsa forma fisica?"

"Perché? Che ho detto?"

"Lo sai che mi sento offeso anche per una minchiata..." Le dico non lo sguardo da 'per cortesia lasciami stare'

"Faresti meglio a calmarti Marty"

Tutti sapete quanto mi irrita quando qualcuno mi chiama Marty. E che è stato il mio primo stage name....
Vabbè dettagli.

Decido comunque di calmarmi. Io amo Charelle dopotutto. Non è certo un soprannome che mi fa cambiare idea.

"OK. Ok, scusa. Ultimamente sono un po' nervoso e...."

"Oh, amore... Cosa c'è?"

Ah. Dimenticavo. Charelle non sa niente del pub dove lavoro. E mai glielo dirò, credo.
A meno che non lo scopra da sola.

L'ultima volta che ci siamo visti qui ad Amsterdam, ci è mancato veramente poco. In quel mese in cui è rimasta a casa da me, le dicevo che sarei andato in studio, quando invece andavo al pub.

Solo che una volta, a casissimo, la vedo entrare nel locale. Io mi sono nascosto dietro il bancone e sono sgattaiolato via, con l'aiuto del direttore del locale.

"Ah, lo sai.... Studio, nuove canzoni da finire, il tour da organizzare...."

"Ma prenditi una pausa.... Un mesetto senza lavorare non uccide nessuno"

Seh, certo. Dice lei.... Parla lei. Che la gonna che tanto piaceva a Eve chi è che l'ha pagata?

Martijn.... Calmati dannazione. È solo la tua testa che parla e parla....

OK.

Ok.

"Ah, magari. Ma tanto lo sai che non resisterei manco se dovessi morire"

"Lo so.... Lavori sempre cavolo. Almeno qualcosa lo puoi trovare da me"

Mi sorride mordendosi il labbro.

Charelle mi cinge il collo con le braccia, baciandomi lentamente, con tutta la lingua che poteva mettere.
Mi fa mettere le mani sul suo sedere, ma io la prendo in braccio a mo di sirena, non avendo altre possibilità causa gonna stretta.

Lei però se la slaccia, aprendo tutta la zip sul fianco, e questo mi permette di togliergliela.

Lei quindi si avvinghia con le gambe al mio torace, continuando a baciarmi.

Mi avvicino al divano, sempre con lei in braccio e la faccio sedere sul bordo. Le sue mani si spostano sotto la mia maglietta, andando a finire sul mio sedere.

Di solito è il contrario... Hihihi.

Charelle mi leva la maglia, mettendo poi un dito nel mio ombelico.

Le mordo il labbro, desiderando di più.

Ma lei si ferma. Si stacca da me, lasciandomi con le labbra gonfie e una bella presenza lì sotto.

E mi ricatta....
"Amore.... Se mi porti a fare shopping ti dò anche il resto...."

Ohhh ma come faccio a rifiutare!

[...]

"Charelle.... Credi possa bastare?" chiedo facendole notare le conque borse che ho in mano.

"No, devo comprarmi anche un cappotto"

"Ah.... Ok"

Sì, non è mica tanto ok vedere il prezzo però.... 3500 euro di cappotto.

Vabbè, dai. Almeno il resto stavolta lo ha pagato lei.

"Grazie amore.... Ti amo" Mi dice baciandomi, come ringraziamento per il regalino.

Mi prende il braccio mentre camminiamo guardando le vetrine. Poi mi dice all'improvviso

"Hey ma quella è Eveline!" dice indicandola dentro un negozio. È con la madre.

"Sì è vero. Vuoi andarla a salutare?"

"Certo, perché no"

Mi fa piacere vedere Eve, però mi pare strano che la mia fidanzata vada in cerca della mia migliore amica. Mhhh....

Mi trascina nel negozio.

"Eveline!" Charelle la chiama a voce alta.

Lei si gira, e le si illumina lo sguardo.

"Martijn, Charelle.... Anche voi qui?"

"Sì, ma che ci fai qui?" le chiedo io.

Eve mi risponde "Devo comprarmi dei pantaloni neri. Domani inizio a lavorare, quindi...."

"Ah, bene" le dice Charelle, chiedendole poi "Dove lavori?" 

"Un negozio di parrucchiere, proprio dava....."

Porco due sta per spifferare tutto. Sbarro gli occhi dicendole no con la testa.

"......nti a una pasticceria dove fanno dei dolci pazzeschi, pensa che fortuna"

Dio grazie!

Charelle però forse mi ha visto.... Spero che non ci faccia caso.

"Ah.... Bello. Serve una mano?" le chiedo io.

"Oh, magari.... Non so che scegliere"

Charelle però mi stringe il braccio. Forse vuole andare a casa. Ma cavolo io ho già offerto il mio aiuto.

"Tesoro vuoi andare a casa?" le chiedo.

"In realtà sì, sono abbastanza stanca. Ma tu sta pure con loro, basta che mi presti la macchina"

Le dó le chiavi e le borse con le cose acquistate, baciandole le labbra.

"Stai attenta amore" le raccomando.

Lei se ne va, lasciandomi in preda ad Eve e il suo bisogno di aiuto.

Dopotutto, mi ha salvato il culo appena adesso... Ora tocca a me.

.....................................

"Grazie per il passaggio a casa" ringrazio la mamma di Eve appena salgo in macchina.

"Figurati Martijn, anzi grazie a te che mi hai salvata da un incubo di figlia" .

Inizio a ridere

"Hey...." dice Eveline guardando la madre.

Ad un tratto, il mio telefono inizia a vibrarmi in tasca all'impazzata. Strano.... Guardo che succede.

È scattato l'allarme della casa.

"Oh cazzo!"

Eve mi guarda.

"Mar che c'è"

"È scattato l'allarme in casa mia"

Si attiva anche la chiamata alla polizia, ma la spengo subito. Penso sia solo perché Charelle è entrata senza disattivarlo subito.

A volte capita anche a me.

Fatto sta che comunque ci diamo una mossa e nel giro di cinque minuti sono a casa.

"Grazie mille. Vi aggiorno subito su cosa è successo"

"No, io vengo con te Martijn." Si impone Eve

"E se c'è qualcuno? È pericoloso."

"E vorrà dire che vengo anch'io" dice la cara mammina, prendendo dal bagagliaio dell'auto una bella chiave inglese, dal peso di almeno tre chili, brandendola come una spada.

"Lei si che sa come difendersi signora"

Ridendo andiamo sú tutti e tre, premendo il solito numero sette nel tastierino dell'ascensore. A proposito, devo pagare entro una settimana il tecnico dell'ascensore.

Si aprono le porte di metallo e giro verso sinistra. La porta del mio appartamento è socchiusa.

Charelle.... Si dimentica sempre di chiudere bene le porte quando entra. Pazienza, la apro per entrare.

"Amore hai lasciato la po....." 

Mi cadono le braccia.

La mia casa è sottosopra.

"Charelle!" La chamo a voce alta.

Eve e la madre entrano, chiudendo la porta dietro di loro.

"Oh mio Dio.... Martijn è un disastro."

Si sentono dei passi in corridoio. Dei tacchi.

Charelle che trascina la sua valigia. Co... Cosa?

"PEZZENTE, BUGIARDO! Morto di fame che non sei altro. Mi hai mentito!! Eh!? TENTAVI DI FREGARMI EH? BEH CARO MIO. È FINITA! ADDIO!"

"Charelle ma che diavolo ho fatto!"

"MA QUALE STUDIO, DJ, CANZONI.... TUTTE BALLE, UN BARMAN SEI. STRONZO, POVERACCIO"

E con quella frase esce dalla porta, urlando un definitivo

"ADDIO È FINITA!"

Tre parole sono state sufficienti a stravolgermi la vita. E anche la casa. Ma non importa la casa, chissenefrega. 

Ho perso l'unica persona che avevo mai amato sul serio. E amo ancora. Ma lei non ne voleva sapere evidentemente di un fidanzato che si smazza per guadagnare da vivere a tutti e due.

Ho perso tutto.

E non mi resta che piangere.

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