Festa fuori e dentro
Eric POV
Appena furono tutti usciti dall' infermeria abbracciai Sol strettissima, così tanto da sollevarla in aria.
Lei fece un verso soffocato.
"Eric, così mi uccidi" mi disse ridacchiando, ma io non la lasciai lo stesso.
Ti sto solo ripagando il favore , pensai.
Perché tu mi hai ucciso con quel tuo stramaledetto coma.
E poi quell'abbraccio erano tutte le scuse che non ci saremmo detti a voce riguardo la nostra ultima litigata.
"Non mi interessa. Mi hai fatto prendere un'infarto, scema" le dissi ancora tenendola in aria.
"Be' sono viva. Certo, se continui a tenermi così stretta non lo sarò ancora per molto ma-"
Non finì la frase perché la porta dell' infermeria si spalancò.
C'era Travis Stoll che era appena entrato con una mano che gli copriva gli occhi
"Che stai facendo Travis?" Gli chiesi infastidito.
"Mi assicuro che abbiate il tempo di rimettervi i vestiti" io e Sol arrossimmo di botto.
"Scusa perché non dovremmo averli " chiesi anche se in realtà sospettavo la risposta.
Travis aprì uno spazio tra due dita della mano e mi guardò con un unico occhio azzurro e scettico.
"Vuoi davvero che te lo dica?"
Stavo per rispondere ma Solo mise le mani avanti.
"Farò finta di non aver capito perché se fosse così ti dovrei picchiare" disse al figlio di Ermes.
"Comunque, perché sei qui?"
Travis levò la mano dagli occhi.
"Per dirvi che abbiamo deciso di fare una festa in spiaggia. Ci saranno fuochi d'artificio, punch corretto e un sacco, sacco di ship" disse Travis facendo l'occhiolino a Sol sull ultima frase.
Ignorai il fatto che mi diede fastidio.
A Sol brillavano gli occhi.
"Ovvio che ci saremo!" Disse piena di entusiasmo.
Io feci una smorfia. "Ci? Vuol dire che devo venire anch'io?"
Sol liquidò la mia domanda con un gesto della mano
"Certo che vieni anche tu e non te lo devo nemmeno chiedere" disse.
Sospirai.
Tanto non è che avessi meglio da fare.
"E va bene" acconsentii rassegnato.
Travis fece finta di spararmi con le dita. "Bene, ci becchiamo lì. Adios" disse, salutò Sol e se ne andò.
Io e Sol uscimmo poco dopo.
"Hai seriamente voglia di andare a quella festa?" chiesi scocciato. Io avevo la voglia sotto ai piedi.
"Certo che ho voglia. E' probabilmente la cosa più fuori dalle regole che potrò fare quest'anno, quindi perchè no." mi guardò sottecchi.
"Piuttosto perchè tu non ci vuoi andare?". Sbuffai.
"Tu a questa festa hai intenzione di ubriacarti?" le chiesi. "Bè, no-" "Hai intenzione di baciare qualcuno?" lei arrossì. "No ma-" "Hai intenzionde di fare l'alba?" "No ho sonno-" "Per l'appunto, nemmeno io voglio fare nessuna di queste cose. Perciò perchè andare ad una festa?" dissi.
Sol sbuffò. "Oh andiamo Eric. Sarà divertente." "Tsk"
Camminammo in silenzio per un pò.
Siccome non lo sopportavo dissi una cosa che pensavo per d'avvero.
"Secondo me Travis ha una cotta per te" dissi tentando di nascondere la nota di fastidio nella mia voce.
Lei mi si girò sorridendo. "Nah." "Sì." "Ti dico di no" "E io ti dico di sì". Lei sbuffò esasperata.
Poisi girò, mentre continuavamo a camminare.
"E poi..." disse abbassando la testa.
"Comunque mi piace un'altra persona." mi confessò abbassando un pò la oce.
Io mi fermai.
"Come scusa?" lei distolse lo sguardo imbarazzata. "Hai capito e non lo ripeterò. E poi a te che ti importa..."
"Certo che m'importa!" dissi io stupendomi di constatare che era vero. Mi importava e non poco.
"Tanto non ti dirò chi è". "Neanche un indizio?" provai.
"No." disse lei ancora sogghignando.
"Solo uno?" supplicai. Lei mi guardò. Aveva degli occhi stupendi, più belli di tutte le stelle del cielo. Ma che stavo pensando??!
"Lo conosci. Non bene quanto dovresti però" aggiunse ridendo.
Sgranai gli occhi.
Se si era presa una cotta per Axel mi sarei buttato da un ponte.
Certo, prima il ponte dovevo trovarlo però, ma fa nulla.
Tanto sono tutte innamorate di Axel in questo campo, perfino Esmeray.
"Non ti sei presa una cotta per Axel spero." Lei scosse la testa vigorosamente. "No! Ma come ti viene in mente?!"
Feci una faccia esasperata. "Che ne so, siete tutte andate per Axel in questo campo!!Anche Esmeray non fa altro che parlare di lui e di quanto gli piaccia..."
Sol sembrò improvvisamente più interessata.
"Esmeray ha una cotta per Axel?" Io scossi le spalle. "Sì. Non parla d'altro" Sol abbassò la testa, ma si vedeva che era compiaciuta.
"Perchè quella faccia?" chiesi curioso. Lei la classificò come una cosa inutile.
"Oh nulla, solamente credevo che avessimo una cotta per lo stesso ragazzo ed ero un pò invidiosa ma.. sono felice di sapere che non è così."
Se possibile ero ancora più confuso di prima.
" Scusa, non è che ti piace Minho?" le chiesi. Perchè se così fosse potevo tranquillamente invitarlo a passeggiare nel bosco insieme e tornare da solo.
"No, non è Minho... anche se è carino." "Cosa?!" "Bè non gli si può negare" "Mah. Io non credo."
Lei mi guardò sottecchi. "Sei geloso?" mi chiese accennadno ad un sorriso.
Io arrossii.
"No. Cioè sì ma perchè secondo me quello è un pirla."
Sol rise.
Arrivammo fino alla spiaggia.
C'era persino Will Solace, che stava brontolando vicino a dei figli di Demetra.
"Poveretto, ha bisogno di una pausa." disse Sol squotendo la testa.
"E' piccolo. Starà benone" dissi fregandomene altamente.
Non avevo molta voglia di ballare e mia sorella sava parlando con Olivia perciò preferii non andare a disturbare.
Mi si avvicinò Sol, con un bicchiere di punch in mano.
Era un pò brilla, ma non troppo. Però mi stava pericolosamente vicina.
"Secondo te perchè Tantalo non si accorge della musica?" mi chiese appogiandosi al mio braccio.
"Non lo so. Forse è sordo. O scemo. O tutte e due."
Lei ridacchiò.
"Sì hai ragione." Poi si girò verso Olivia e Giada. "Secondo te si stanno bacaindo?"
La guardai scettico. "Ti direi che sei ubriaca, ma tanto l'avresti chiesto anche da sobria."
"Oh andiamo" fece lei sevntolando una mano "Non sono ubriaca fradicia. Giusto un pò..."
Poi disse uqlacosa in spagnolo che era tipo "Você está muito bonito esta noite" mi disse sorridendo. (N/A senza che prendete il traduttore, Sol gli ha detto che è molto carino)
Io non capivo il portoghese, perciò la guardai confuso. "Scusa, che hai detto?" lei sorrise. "Nulla."
Poi Connor urlò. "TUTTI PRONTI RAGAZZI, ADESSO PARTONO I FUOCHI!!"
E subito dopo la sua esclamazione esplosero in cielo tanti fuochi d'artificio, colorati e a forma di cuori, stelle e scritte come W gli dei, ma solo quelli che si ricordano che esistiamo.
Giada raggiunse Sol e si misero a guardare i fuochi.
Gli occhi caleidoscopici di Sol sembravano ancora più colorati per via dei fuochi d'artificio, e il suo sorriso era ancora più bello.
Quando sospirò, incantata dalla bellezza di quelle esplosioni, il mio cuore saltò un battito.
"Oh miei dei..." dissi sentendomi arrossire all'improvviso.
Oh dei oh dei oh dei.
Non era possibile. Quella stramaledetta sensazione mi era familiare in un modo che mi sarebbe dovuto piacere, ma la consapevolezza che tanto non poteva funzionare non la rendeva dolce come doveva essere.
Mnetre la guardavo mi resi conto di una cosa abbastanza importante.
Mi ero innamorato di Sol Santos.
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