Capitolo 4 - Fiori magici portabambini
Gli ospiti che nel frattempo avevano osservato la discussione non potevano essere altro che particolarmente confusi: dovevano certamente essersi persi qualcosa!
Le domande erano molte ma, se si dovesse fare un elenco sarebbero più o meno queste:
Primo: Chi è quel vecchio monco ed urlante?
Secondo: Perché nessuno sta fermando il suddetto vecchio urlante dall'esprimere a così alta voce le sue ragioni?
Terzo, ma non per importanza: Da quando il Capoclan Lan ha una figlia?
Non si poteva negare fosse un membro principale del clan, la fascia parlava chiaro, ma era risaputo che l'uomo, nonostante la sua bellezza e posizione non indifferenti, non avesse mai preso moglie.
Anche se si fosse segretamente sposato ci sarebbero comunque dei problemi con l'età!
La ragazza era infatti ben oltre la prima adolescenza e sembrava molto più vicina ai venticinque abbondati che ai venti della generazione degli altri eredi setta.
Se così fosse vorrebbe dire che la ragazza era nata ben prima della guerra contro il clan Wen ma quindi perché tenere nascosta la sua esistenza?
Oltretutto prima dell'arrivo del vecchio la ragazza stava conversando felicemente con il Capoclan Jiang come se i due si conoscessero da parecchio tempo e fossero abbastanza vicini.
Era un mistero apparentemente senza soluzione che avrebbe successivamente portato in diversi a parlare dell'avvenimento in privato dando inizio a straordinarie quanto improbabili versioni su una possibile amante Wen dell'allora erede setta Lan (che spiegherebbe il perché di doverla tenere nascosta agli occhi esterni) o altre altrettanto fantasiose storie che andavano a trasformare l'amichevole rapporto fra i due capi setta in una romantica e travagliata storia d'amore seguendo lo stile della ormai popolarissima coppia Lan Wangji/Wei Wuxian.
Nel frattempo gli ignari futuri protagonisti di imbarazzanti voci su doppia coltivazione e fiori magici portabambini stavano continuando a discutere quando una voce calma interruppe la tensione che si era lentamente accumulata e pronta a scoppiare alla minima scintilla.
Il giovane Capoclan dalle vesti dorate passò tranquillamente fra la piccola folla che si era raggruppata che si aprì lentamente per farlo passare.
Un sorriso tranquillo illuminava il volto sereno mentre si avvicinava con calma ai due litiganti, ponendosi in mezzo a loro.
Fatto questo si voltò verso l'anziano uomo che non aveva ancora smesso di sbraitare.
- Chiedo perdono per l'interruzione anziano ma la prego di spiegare ad alta voce le sue accuse e le consecutive prove evitando di disturbare gli altri ospiti che si sono riuniti dopo tanto tempo a festeggiare finalmente insieme in amicizia. -
A quel punto il vecchio si fermò, spostando lo sguardo verso il giovane per poi sgranare gli occhi dal terrore. Indietreggiò lentamente di un passo prima di iniziare a tremare violentemente con il respiro che sembrava diventare sempre più corto, sempre più veloce.
Cadde quindi a terra perdendo completamente i sensi davanti ad una folla confusa e a due capiclan sbalorditi. Una leggera risata si levò dagli spettatori mentre affermava che la grandezza del Clan Jin era talmente forte che persino il vino era in grado di far perdere i sensi ad un uomo non allenato.
Con queste parole l'atmosfera si tranquillizzò tornando alla spensieratezza mentre un paio di servitori prelevavano il vecchio e lo portavano in una stanza a riposare. Gli ospiti si dispersero nuovamente lasciando lo spazio attorno ai posti del clan Lan confinanti con quelli Jiang.
Una persona si avvicinò quindi ai tre.
Era un ragazzo mediamente giovane ed incredibilmente neutro. Non che fosse brutto, semplicemente sul suo viso non c'era nulla che potesse attirare l'attenzione e persino le sue veste grigiastre lo rendevano mimetizzabile fra la folla. Vesti grigiastre molto simili a quelle del vecchio di prima.
Il giovane si inchinò profondamente davanti a loro prima di parlare. Straordinariamente persino la sua voce aveva l'aria di essere incredibilmente comune.
- Questo chiede umilmente perdono per il comportamento di suo zio materno. Negli ultimi anni ha perso il lentamente la memoria e dopo la morte di suo figlio ha totalmente perso il senno. L'ho portato nella speranza che riunendosi con i suoi vecchi amici avrebbe potuto migliorare ma temo che sia ormai impossibile. Chiedo scusa per l'incredibile disagio che questo ha portato e mi assumo la massima responsabilità di questo Lan Guniang. -
La giovane sorrise all'uomo prima di rispondere. Un luccichio misterioso brillò un istante nei suoi occhi scuri.
- Non è necessario. -
Il giovane uomo alzò la testa per controbattere rimanendo istantaneamente bloccato, poi il suo sguardo scorse sul viso del capoclan dalle vesti dorate. Una fugace espressione di stupore gli dipinse il volto prima che chinasse di nuovo la testa coprendo completamente la sua espressione a occhi indiscreti.
- Questo umile ringrazia la infinita magnaminità di Lan Guniang e del Capoclan Jin. Questo spera un giorno di riuscire a ripagare la loro grande gentilezza. -
Detto questo si inchinò fino al suolo per puoi alzarsi e scomparire fra la folla sotto lo sguardo prima irritato e poi confuso di un certo capoclan vestito di viola.
- Si può sapere che cosa diavolo avete combinato questa volta? -
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