12
BAKER
"Apparteneva a Adele Taylor..."
"E come può aiutarci questa cosa?"
"A quanto pare era la madre di Nicholas Barret, vittima del serial killer che si faceva chiamare Dark."
"Cosa?! E dov'è lei ora?"
"E' morta quattro anni fa"
Questa storia non mi convince per niente...
Ma... Se fosse che...
"Barret aveva un figlio giusto? Che fine ha fatto?"
"Vedo che ci sei arrivato da solo Clay, ho già dato l'ordine di arrestarlo, purtroppo però è dalla morte della nonna che nessuno lo vede più... Non penso che nessuno a questo mondo abbia sofferto quanto lui. Il padre è stato torturato e ucciso, la madre violentata per poi essere uccisa di fronte ai suoi occhi." E' lui, sono sicuro che il mio uomo sia lui.
"E' mai stato preso il colpevole dello stupro?"
"Da quello che disse lui stesso erano in due, uno di loro si chiamava Haiko, il quale è stato trovato recentemente morto"
Cosa!?
"Haiko!? Il suo nome era Haiko!?"
"Esatto, questo spiega perchè si fa chiamare Zai-"
"No, non è quello, quel nome mi ricorda qualcosa, ho dei ricordi sfuocati di quel nome."
"Cosa vuoi dire? Lo conoscevi?"
"Charlie, mi faresti un gran favore se mi portassi una sua foto"
"Ma certo Clay, quando torno te la porto, ora però devo proprio andare, tra qualche ora ti porto la foto."
ZAIKO
A quest'ora avranno già ricavato il proprietario dell'auto dalla targa. Ormai siamo agli sgoccioli, per quanto io odi la mia vita, non posso negare di esserne legato, ma vorrei morire facendo quello per cui ho iniziato tutto questo. E' arrivata l'ora di giocare la mia carta.
Appoggio il cellulare all'orecchio e attendo.
"Ciao Lester" Bene, a quanto pare non sei così stupido Clay.
"Non credere che cambi qualcosa, saprai anche chi sono, ma questo non ti porterà a vincere questa battaglia."
"Tu credi? Io penso di si invece."
"Stai zitto, tu che non riesci nemmeno a proteggere le persone che ami cosa pensi di poter fare? Non sei mai stato in grado di anticiparmi, di capirmi, di ostacolarmi. Ma voglio aiutarti nuovamente, sono piuttosto di buon umore oggi. Ti do il permesso di sentir urlare i tuoi amati." Pongo il telefono in direzione loro, non pensavo che avrebbero resistito così tanto sinceramente.
"Ah no... Scusa mi sono scordato che non riescono nemmeno a parlare, è quasi due giorni che non mangiano. Probabilmente moriranno con il ricordo che il loro amico o fidanzato, venga a salvarli. Si sono affidati a te. E tu? sei inutile come al solito Clay."
"Io ti troverò! Pagherai per quello che hai fatto!"
"Non pensare che sia così facile, dopo tutto hai capito chi sono solo grazie ad un mio aiuto, credi davvero che non lo sapessi che Charlie mi avrebbe preso la targa? Avevo pianificato tutto, mi sono rotto di aspettare."
"Tranquillo Lester, la tua attesa è giunta al termine." Maledetto bastardo, questa sicurezza mi da sui nervi.
Chiudo e mi volto verso questi due.
"Resistete ancora un po', a quanto pare stanno per arrivare i vostri amici, spero che saranno in grado di salvarvi." Lei alza leggermente gli occhi, che sembrano essere pieni di speranza.
"Jake, sono contento di vedere che non l'hai uccisa, questo mi renderà il lavoro più crudele."
Siete solo delle pedine, tutti voi servite solo per distruggere lui.
BAKER
Ormai ci siamo, voglio capire cosa lo ha spinto contro di me. Spero solo che l'idea che mi sono fatto sia sbagliata. Ma da quel che ricordo, è possibile. Maledizione!! Spero solo che stiano bene...
3 ore dopo...
"Eccomi qua, mi hanno detto che puoi finalmente uscire di qui, vero Clay?"
"Si, non ce la faccio più a stare qui dentro, ho bisogno di aria."
"Ti ho portato la foto e ho anche nuove notizie. Notizie che ci portano ad una svolta finalmente." Mi porge la foto. La scruto per bene, ma ho capito da subito che è come pensavo, anche se cerco di negarlo.
"Ti dice qualcosa il suo viso? Ti vedo perplesso"
"No, niente" Mento. "Cosa hai saputo?"
"Oltre alla casa, i nonni di questo Lester avevano a loro nome anche un capannone poco fuori città, a quanto pare non è mai stato controlloto, anche perchè nel testamento hanno lasciato tutto a lui. Questo è l'indirizzo" Bene. Ora ho tutto quello che mi serve.
"Mi dispiace, Charlie" Appoggio il fazzoletto umido di cloroformio sulla bocca e sul naso, i suoi occhi si spalancano increduli, si dimena per cercare di liberarsi ma la mia presa glielo vieta, probabilmente anche il fatto che si sta indebolendo sempre di più. I suoi occhi si colorano per intero di bianco, fino a chiudersi in un sonno profondo. Non è stato difficile rubare il cloroformio in un ospedale.
Scusami davvero Charlie, ma questa cosa devo risolverla da solo, devo capire tutto di questa storia, e per farlo devo parlare con lui. Mi vesto e rubo le chiavi della macchina a lui.
Velocemte mi dirigo verso l'uscita, per fortuna non do all'occhio e riesco ad uscire tranquillamente. La macchina è parcheggiata proprio di fronte all'ospedale, salgo velocemente e parto ancora più veloce. Le gomme fischiano per l'attrito.
Finalmente ci sono, finalmente potrò ritenere chiuso questo maledetto caso.
Alla destra della strada scorgo in lontananza un edificio che corrisponde con le descrizioni di Charlie. Scendo dall'auto e proseguo a piedi.
Arrivo di fronte ad una porta in legno che da tutta l'idea di essere di altra annata. Prendo la pistola e piano piano entro.
"Ben arrivato! Mio caro Clayton!"
Sono loro, Lisa e Jake sono inginocchiati a terra, con le mani legate dietro la schiena. Subito dietro di loro, con una pistola alla mano c'è lui, in piedi, con uno stupido sorriso che me lo fa odiare più di quello che già posso odiarlo.
Spazio autore:
Scusate ragazzi... Scusate se vi ho fatto aspettare così tanto, ma ho avuto dei problemi, c'è stato un perio in cui avevo deciso persino che non avrei più finito la storia, anche se alla fine di questa mi dividevano solo due capitoli...
Comunque, spero che vi possa piacere questo capitolo, ovviamente dovete essere belli pronti per il prossimo, che andrà a concludere definitivamente la mia storia.
Un grazie immenso a tutti coloro che mi sostengono!!
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