Al principio
Nel mio mondo, fatto di persone che mi servono come fossi una regina, tutti mi amano, per l'appunto.
Oh, ma che sciocchezza, anche nella vita reale tutti mi amano.
Esiste qualcuno in questo stupido mondo che non mi adori?
Non credo proprio, di gente invidiosa per carità, ce n'è fin troppa, ma l'invidia è solo lo strato superficiale di un amore ben nascosto.
Ah, come sono intelligente. E poetica. E, oh avanti, fantastica.
Marta 1 - Difetti 0.
Io non ho difetti, io sono perfetta.
Avanti, basta guardarmi e ascoltarmi.
C'è solo una cosa che mi dà un tremendo fastidio, solo una cosa che, diciamocelo, mi rode: mio fratello è più famoso di me. Ma io sono più dolce, più simpatica, più bella e soprattutto più modesta.
Marta 2 - Difetti 0.
Sarà più famoso di me, ma un giorno mi pulirà le scarpe, ne sono più che sicura. Mats dei miei stivali.
Io sono più bella, e mi vesto meglio. L'ho già detto? Probabilmente. La modestia.
Marta 3 - Difetti 0.
-Marta, amore di mamma, svegliati su che devi andare da tuo fratello!
no, buoni tutti, ha detto veramente che devo andare da mio fratello?
Come si permette poi questa donna di venirmi a svegliare durante un sogno bellissimo in cui io me la spasso con Ian Somerhalder, avanti!
Un sogno che tanto prima o poi diventerà realtà, ricordiamoci che io sono Marta Hummels e sono perfetta.
Marta 4 - Difetti 0.
-Marta, alzati da questo cazzo di letto!
non ho alcuna intenzione di aprire gli occhi, per nulla al mondo. Nemmeno per una borsa nuova di zecca. Ma la mamma insiste, mi scuote e mi toglie quelle caldissime coperte.
Non lo accetto.
-Mmh, mamma, per favore, non voglio andare da Mats, sono grande e grossa, posso starmene a casa.
mugugno, tenendo gli occhi ben chiusi.
Che palle, potrei restarmene a casa a provare tutti i miei nuovissimi acquisti, tutti costosissimi e che si sposano perfettamente con la mia bellezza - oh, come sono modesta - e invece no, devo andare da Mats a guardarlo giocare a FIFA con quegli energumeni degli amici.
Sono troppo altolocata e di classe per loro e soprattutto non puzzo.
Sono bella, simpatica e profumata.
Marta 5 - Difetti 0.
Mi alzo di malavoglia e apro gli occhi - i miei bellissimi occhi verdi - e la prima cosa che vedo è il faccino di mia mamma estremamente soddisfatto del suo lavoro.
Oh certo, che mamma fantastica che ho, una mamma che va a svegliare la sua adorata e bellissima figlia per andare da Mats.
Nella mia famiglia sono tutte pecore nere, a parte me.
Io sono una pecorella bianca indifesa, ed il bianco mi si addice molto più del nero.
Marta 6 - Difetti 0.
-Oh mamma, come sei gentile. Sai, se non dormo abbastanza la mia pelle ne risentirà ed invecchierò prima dell'ora. Tu non vuoi che succeda questo alla tua adorata figlioletta, VERO?
la mamma mi guarda con un'espressione indecifrabile, forse spaventata da quel mio "vero" finale che suonava molto come una minaccia.
-Oh, Marta, per favore, non obiettare. Starai bene da Mats.
sì, come no.
Starò sicuramente bene in quella casa con Mats e la puzza di sudore persistente, senza considerare poi che invita i suoi amici un giorno sì e l'altro pure.
E sì, anche loro puzzano. Qualcuno anche più di Mats.
Mi ucciderà la loro puzza, ne sono più che sicura, o perlomeno rovinerà la mia bellissima e vellutata pelle. La puzza può fare grandi cose.
La mamma mi ha scaricata davanti casa di Mats e, standomene solo davanti al cancello, sento già la puzza di sudore.
Mats sarà anche più famoso della sottoscritta, ma è un vero e proprio cavernicolo. Non mi stupirei in fondo di vederlo uscire da cosa con un gonnellino di pelo di qualche strano animale ed un cosciotto di pollo in mano. Tanto i capelli arruffati ce li ha già di suo, senza che ci si metta d'impegno.
Non come i miei, belli, sempre in piega, lucidi e morbidi. La classe non è acqua.
Mats, aprimi, forza. Non puoi lasciare la tua bellissima sorellina al freddo e al gelo.
Ed ecco che da dietro la porta a vetro vedo comparire una sagoma di circa un metro e novanta - una vera e propria pertica, insomma - con i capelli in disordine ed una maglietta sudicia. Signore e signori, Mats sonoundeficiente Hummels.
Mi apre la porta e fa una smorfia strana, tenendo gli occhi socchiusi. Sposto lo sguardo sulla sua t-shirt azzurra e noto una macchia di proporzioni gigantesche, probabilmente si tratta di olio. Porco.
-Oh, ciao sorellina.
dice Mats, sbadigliando sonoramente. Mi chiedo sinceramente da quanti giorni non si faccia una doccia, insomma puzza.
-Sì ok, ora levati che il tuo sudiciume mi infastidisce.
dico scansandolo con un braccio ed entrando nella sua enorme casa, o meglio, il suo enorme porcile.
Vengo fermata da un odore nauseante, di chiuso, di frittura, di piedi, di sudore. Sento arrivare un conato di vomito quando il mio sguardo si posa sul divano in pelle, interamente ricoperto da pantaloncini da calcio, calzettoni e... oddio, mutande! Mutande.
Sento una risata proveniente da Mats. Ride, il porco. Ride avendo probabilmente notato la mia espressione schifata.
Tutto ciò è la dimostrazione concreta che io sono migliore di Mats. Più pulita, più profumata, e sì, lo sanno tutti che sono più bella di lui. E mi vesto anche meglio.
Marta 7 - Difetti 0.
-Mats, quanto tempo è che non dai una pulita al porcile?
mi guarda accigliato, Mats. Se la ride pure, Mats.
-Anja se n'è andata.
mi confessa, facendo spallucce. Il solo movimento delle sue braccia fa percepire al mio olfatto una sgradevole puzza d'ascelle.
Oh ti prego Mats, lavati.
Nella mia famiglia sono un po' tutti pecore nere - a parte la perfezione, cioè la sottoscritta - ma Mats se ne approfitta proprio. Lo vedrei molto bene a rotolarsi nel letame con i porci. Quello è il suo mondo.
-Come sarebbe a dire che Anja se n'è andata?
Anja è la sua domestica, o meglio, era. La donna più adorabile in questo pianeta. Mi ha sempre trattato come una principessa, e poi ha un gusto per il vestire unico. Se non avesse sui cinquant'anni sarebbe la mia migliore amica. Ed ora se n'è andata... mi sento vuota.
-A quanto pare è incinta.
se stessi bevendo probabilmente sputerei. Incinta? Spalanco la bocca andando a formare una "O" perfetta. Insomma, non è possibile!
Anja, per carità, l'adoro, ma come si può rimanere incinta a cinquanta e passa anni? Se lei è rimasta incinta, allora Mats può diventare un damerino. Rido, Mats un damerino, ma quando mai.
-Ma non è un po' avanti con l'età?
Mats annuisce e, dopo alcuni attimi di riflessione, riapre la porta e sputa sugli scalini.
Sono sicura che non ne uscirò viva. Non può fare così schifo, non può.
Ma soprattutto, io, una ragazza così bella, educata, colta e simpatica, come posso essere imparentata con un energumeno del genere? Uomo delle caverne.
Lo guardo schifata.
-Ah, c'è il nuovo domestico comunque. L'ho assunto perché mi ha chiesto un autografo!
e se la ride come se non ci fosse un domani. Tipico di Mats. Dovrò comperargli un bagnoschiuma, comunque.
Lo guardo disgustata e, con tanto di borsetta da viaggio, sgattaiolo via verso la mia camera, sperando che non sia stata contaminata dalla sporcizia di Mats.
L'ultima volta mi sono preoccupata di chiuderla a chiave, mai fosse che quell'essere entri in camera mia, l'unico posto incontaminato del porcile.
Mentre faccio le scale, in lontanza noto un ragazzo vestito tipo quelli di Jersey Shore, molto da tamarro insomma. Ma sembra troppo pulito e curato per essere un amico di Mats. Insomma, ha i capelli quasi più curati e lucenti dei miei. Appunto, quasi.
Ricordatevi che io sono perfetta, nessuno mi può fare concorrenza.
Ci penso su un attimo ed arrivo alla conclusione che quello deve essere per forza il nuovo domestico.
Arrivo in cima alle scale e sfoggio uno dei miei sorrisi migliori, mostrando uno ad uno i miei denti bianchissimi - faccio la pulizia dei denti ogni mese, ovviamente - contornati dalle mie labbra rosee, ricoperte da uno strato sottile di lucidalabbra rosa. O, amo il rosa. Soprattutto quello particolarmente chiaro.
-Tu devi essere il nuovo domestico!
comincio a parlare io, iniziando a muovere sensualmente le mie (perfette) mani, mentre quel biondone mi guarda confuso. Forse non è tedesco, insomma, chissà dove lo è andato a pescare Mats!
-Allora, so che ci sarà molto da lavorare in questa casa perché Mats non ha idea di che cosa sia la pulizia, insomma, è un porco. Perciò, se trovi mutande sopra al divano, è tutto normale - gli spiego io gesticolando animatamente, lui cerca di introdursi nella conversazione ma lo blocco - la mia stanza è un limite invarcabile, entra e ti fucilo. La sporcizia di questa casa non deve entrare a contatto con quella stanza!
esclamo, sfoggiando poi nuovamente un sorriso - bello quanto falso - accompagnato da un'espressione angelica.
-Marta, Marco, vedo che vi siete già conosciuti.
dice Mats, comparso da chissà dove, forse da una delle tante montagne di sporcizia presenti in questa casa.
Io annuisco angelica, continuando a mantenere il mio bellissimo sorriso.
-Bene, Marta, lui è Marco, un mio compagno di squadra, Marco, lei è mia sorella.
la mia espressione muta inevitabilmente. Compagno di squadra?
Non è il domestico quello, non è il domestico. E' uno degli energumeni!
Sono abbastanza sicura di aver visto quel Marco scoppiare in una sonora risata, seguito da quel deficiente di Mats.
-Come può essere un tuo compagno? Non puzza! NON PUZZA!
urlo presa in pieno da una crisi isterica.
Sì, l'isteria fa parte di me.
Non so se considerarlo un difetto.
Ma no, l'isteria è normalissima, soprattutto se si è perfetti come me.
Ciao, mi chiamo Marta Hummels, mi vesto meravigliosamente con vestiti di marca, i miei capelli sono bellissimi, le mie mani uguale, ho il trucco sempre a posto, sono intelligente, colta, simpatica, perspicace e sorella di Mats Hummels.
***
Ho scritto questa fanfiction forse un paio d'anni fa, pubblicando poi i primi due capitoli su un altro sito dedicato alle fanfiction (nel caso qualcuno dovesse accorgersi di averla già letta!), ed ho deciso di darle una seconda possibilità, sperando che possa piacere a qualcuno! :)
A presto
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