Capitolo 42
Martijn POV
"Allora ragazzi.... Cosa avete mangiato di buono oggi?" domanda Jacqueline.
Basta cibo... Per favore basta!
Giuro che vomito se continuo a mangiare qualcos'altro.
Da domani.... Dieta ferrea. Vado avanti ad aria per tre mesi.
Tornando a prima, Ray risponde a sua madre.
"Ah guarda. Tagliolini all'aragosta, poi ci hanno portato una bella frittura di gamberi giganti con una strana salsa bianca che... Wow. E poi una torta con le fragole da ammazzare per una fetta"
"E anche le patate fritte, giusto per restare in linea" aggiungo io.
"Eh! Si vede come resti in linea tu! Hahahaha" dice Railynn carezzandomi la pancetta.
No dai Ray... Adesso basta. Così è un offesa.
Ah no. È la verità.
"Vogliate scusarmi un attimo.... Devo andare in bagno"
Senza dire altro, prendo e vado nel bagno di servizio, chiudendo a chiave la porta.
Davanti allo specchio mi tolgo la maglia. Cosa che non avrei mai dovuto fare.
Dio mio.... Che schifo.
Ceh, se mi si guarda da dietro... Siamo a cavallo.
Ma mi si stanno indebolendo i pettorali, i bicipiti... Gli addominali sono scomparsi definitivamente.
Dio. Quanto ho lavorato per essere decente.... E mi son lasciato andare!
Guardate.... Al solo pensiero mi viene da piangere!
Respiro profondamente e deglutisco per calmarmi un attimo.
Dio santo. Ho bisogno di una vacanza. Tra tutto lo stress che mi porta il lavoro, quello causato da quel coglione che tenta di stuprarsi la mia gioia e i problemi che ho io....
Veramente, sono a pezzi.
Guardo la mia vena sul collo. Dio quanto è in fuori. Questa è la rabbia che mi assale quando penso a Hermann.
Sento bussare alla porta.
"Marty! Tesoro stai bene? Non ti si sente..." mi chiede Ray da dietro l'uscio.
"Ray... Veramente, non è il momento..."
Vedo che prova ad aprire la porta.
"Mar.... Non fare scherzi, che stai facendo? "
"Niente, niente."
"Martijn apri questa cazzo di porta. Sto in pensiero" mi dice abbastanza scazzata.
Si sentono dei passi e la madre di Ray le chiede 'Oddio, ma sta male?'
"Non lo so.... Martijn ti prego!"
Stufo morto di sentirmi chiamare, vado verso la porta e giro la chiave per aprirla.
Mi metto davanti al lavandino, con le mani sul piano d'appoggio e poco dopo la porta si apre e vedo le due affacciarsi.
"Mar, tesoro hai vomitato ancora?" mi chiede Ray.
"No. Sto bene"
"Allora perché sei corso in bagno? Ti ho offeso?"
Mi siedo sulla tazza con la tavoletta abbassata e, appoggiati i gomiti sulle ginocchia, copro i miei occhi lucidi con le mani.
Scusate, sono veramente una femminuccia.
"Martijn! Ma... Piccino che c'è?" sento Ray avvicinarsi e arrivare alla mia altezza inginocchiandosi.
"Scusa.... Ma... Non ce la faccio più" dico tirando sú col naso.
Lei mi toglie le mani dagli occhi, asciugandomi le lacrime che mi contornano le occhiaie.
La vedo girarsi verso la porta.
"Mami... Potresti lasciarci soli un momento?"
Sento la porta chiudersi.
"Amore mio...." mi carezza i capelli.
"Ray.... Scusa tanto"
"Ma di cosa? Ma adesso mi devi dire che cosa c'è" mi chiede carezzandomi la guancia.
"Ah, non preoccuparti. È il lavoro. Sono stanco morto. E poi quello che è successo con tuo padre.... In più la mia forma fisica non mi aiuta affatto... Mio dio sono a pezzi Railynn. A pezzi"
"Uno. Domani prenditi una giornata per te. Vai a farti fare due massaggi!
Due. Io sto veramente da dio. Sono ancora vergine quindi apposto. Tre... Tesoro mio lo sai che dovrò venire con te in palestra quindi... Sei costretto"
Inizio già a sorridere...
"Uno. Domani ci prendiamo una giornata per NOI.
Due. Non per molto.
Tre. Vaffanculo"
"La numero due non mi piace"
"Ah no?" le domando col sorriso malizioso.
"No..." dice con il sorrisetto morso che Oh Porca puttana....
Mi fa sedere poggiato al muro con la schiena e si mette a cavalcioni sulle mie gambe, guardandomi negli occhi.
Proprio quando credevo che il peggio fosse finito, eccola che si fa scivolare dalla coscia, dritta sul mio bacino, sopra al mio membro ormai già in estasi.
"Ah.... Per fortuna..." dico io col respiro pesante.
Lei porta le braccia attorno al mio collo e si avvicina col viso al mio.
"Ti vedo molto meglio ora Garritsen"
"Eh, grazie al cazzo!" dico ridendo.
Tutto ad un tratto, Ray si stacca da me e, prendendo l'orlo inferiore della maglietta, se la sfila, dandomi una perfetta visuale del suo seno perfettamente accolto nella coppa di un reggiseno di pizzo nero.
"O...o.. Oh. Mio. Dio..... Ma erano così grosse?"
"Ti si sono ingrandite le pupille Mar...."
"Ti si sono gonfiate le tette Ray!"
Lei mi tappa la bocca, facendomi segno che la madre è fuori.
Che figura di merda.....
Io inizio a ridere per la situazione e Ray toglie la mano dalla mia bocca.
"Vabbé ciccioso" Mi dice pizzicandomi la pancetta"Andiamo vá"
Le passo il top, che lei si mette subito. Mi metto la maglietta ed usciamo dal bagno.
Jacqueline é qui davanti, che ci squadra dalla testa ai piedi.
"Allora? Fatto tutto?"
"Si mamma. Domani accompagno Martijn alla spa, così ha un momento per lui"
"Ah. Va bene.... Andate a questa qui vicino al negozio di scarpe?"
"Si si, così si da far...."
No no no.... Porto la mia 'ragazza' alla spa dannazione. Bisogna spendere una fortuna.
"Ma scherzi Railynn? No no, ti porto io in un bel posto"
"Ma non è necessario..."
"Si, lo è."
Lei fa spallucce e si arrende.
Poi Jacqueline inizia a parlare di un argomento dolente. Parecchio dolente.
"Ray... Tesoro. Sai che abbiamo appuntamento per vedere la casa però."
"Ah. Em io non... Non lo sapevo."
Penso di svenire....
Arghh fa male solo a sentirle queste cose.
"Signora.... Dovete fare molta strada per arrivare? Perché vi posso portare"
Non sono pronto alla risposta....
...
..
.
Jacqueline si mette a ridere.
"Ma sei fuori di testa Martijn? Dobbiamo andare dall'altra parte della città, mica in Perù!"
Faccio uno di quei sospiri di sollievo che.... AHHHH DIO GRAZIE!
Anche Railynn sembra sorpresa.
"No, ma quindi non ce ne andiamo... Io ceh Martijn, possiamo.... POSSIAMO RIMANERE AMICI"
La madre la guarda.
Guarda me.
Riguarda sua figlia.
"No, sentite ragazzi. AMICI UN CAZZO Se non vi mettete insieme giuro che vi lego io con lo scotch"
Oh. Beh. La cosa è.... Parecchio strana.
Guardo Ray. Lei guarda me. Iniziamo a ridere.
Ci prendiamo per mano. Intersechiamo le nostre dita.
Ci avviciniamo uno all'altra.
Le prendo le mani e le bacio i dorsi.
La guardo negli occhi.
"Vuoi?" le chiedo, riferendomi al discorso di prima.
"Ma scherzi? Certo"
Sorridendo, ci prendiamo in un abbraccio e ci baciamo. Si, davanti a mia madre.
"Oh! Finalmente Dio mio. Ce n'è voluto di tempo!" esclama Jacqueline che, finito il bacetto, viene ad abbracciarmi come un secondo figlio.
"Martijn, caro. Sei il primo ragazzo di mia figlia. Quindi.... Piano eh"
"Signora.... La tratterò come una principessa"
"Lo fai già Marty...." mi ripete la mia ragazza.
Già.
La mia fidanzata.
MIA.
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Se prima odiavate la signora Janssen (anzi, ex signora Janssen).... Adesso?
Se non fosse stato per lei... Questi due non si sarebbero decisi eh!
Btw spero vi sia piaciuto.
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