Capitolo 36
Ray POV
"Mar.... Cazzo stai benissimo vestito così! Wow non ho parole"
"Senti chi parla.... Miss. Adesso uccidiamo Martijn con queste gambe da urlo"
"Grazie...." lo ringrazio per il complimento.
Non so perché, ma per qualche minuto mi incanto a vederlo guidare. Attraverso i suoi occhiali se ne accorge.
"Hey.... Perché mi guardi? Hahaha..."
Io esco dalla modalità 'daydream' e ritorno alla realtà.
"Ah. Ehm... No no niente, non preoccuparti"
"Amore mio...." dice cercando la mia mano.
Gliela porgo e mi bacia il dorso della mano con le sue labbra morbide. Poi me la fa mettere sulla sua coscia destra.
"Mar... Di solito è il contrario.... Eh!"
"Troppo mainstream! Siamo una coppia strana noi"
Stringo la sua coscia con la mano e la riappoggio sul suo ginocchio.
"Prendi l'iniziativa a quanto pare...." mi chiede con un tono davvero molto sexy.
Non so con quale coraggio, ma faccio scorrere la mano nel suo interno coscia, fin quasi a toccare il suo amico. Lui sbarra gli occhi.
"Troppa iniziativa.... Trooooppa!"
Ridendo tolgo la mano e gli bacio la guancia.
Anche lui si mette a ridere.
"Ho esagerato?" chiedo a lui.
"Insomma..... Un po'. Non che mi dispiaccia eh!"
Ridendo e scherzando siamo già arrivati a casa mia.... Ma uffaaa non è giusto!
"Ecco qui. Io vado dai miei se dopo vuoi fare un salto."
"Va bene, passerò se riesco."
"Ciao pupa..."
"Ciao ciao patatone!"
"Preferisco puccioso, ma non importa" mi dice guardandomi negli occhi.
"Allora ciao puccioso mio!"
Apro le braccia e ci stringiamo in un abbraccio.
Dopodiché scendo dalla macchina e rientro in casa. Mar va a parcheggiare nel vialetto dei suoi e entra anche lui in casa.
Arrivo in cucina e trovo mio padre lì.
Oh. Merda. È vero, doveva tornare prima.
Ha visto, nessun dubbio.
"Adesso, tu vai in camera tua, e non esci fino a domani mattina!"
"Papà.... Ma perché?"
"Ti ha portata a casa! E. Quell'abbraccio? Eh? Corri, sparisci che è meglio! Quando arriva tua madre.... Ooooh preparati al peggio"
"Ma papà.... Ma lo ha ch......"
Mi arriva uno schiaffo in viso.
...
..
.
Corro via, spaventata. Ma che cazzo ha mio padre? Severo si, ma non violento!
Ma cosa ho fatto!
Mi chiudo in camera, mettendo la sedia sotto la maniglia per bloccarla.
Che diavolo faccio ora? Non ci penso nemmeno a dirlo a Martijn! Ma scherziamo, si mette contro di lui e qui qualcuno muore....
La mamma.... Se ha preso a schiaffi me lo può fare anche con lei.
La signora Garritsen? Il signor Garritsen? Oddio, non sarebbe una brutta idea, ma il numero non ce l'ho. Se lo chiedo a mamma o a Mar gli verrebbero dei dubbi.
L'unica è stare chiusa qui dentro fino a che non arriva mamma.
Ancora turbata da tutta questa situazione, perdo un po' di tempo studiando. Sì ok ma un'oretta... E io ho già finito.
Che diavolo di ore sono..... Io ho anche tanta fame...
Devo mangiare qualcosa....
Provo ad uscire.
Apro la porta della mia stanza, conservando la chiave nel reggiseno. Non si sa mai.
Scendo le scale e noto che mio padre è in salone al computer. Vado in cucina facendo meno rumore possibile, apro il frigo e fortunatamente trovo della pasta fredda avanzata da ieri. Prendo il piatto e una forchetta e vado in camera mia velocemente. Ma quel porcaputtana di gradino scricchiola.
"Railynn!"
Sento la sedia della sala spostarsi e dei passi avvicinarsi. Io corro sú e mi barrico in camera, mettendo nell'armadio il cibo recuperato.
Sento sbattere alla porta.
Oddio.....
"Apri la porta! Subito!"
Vaffanculo Martijn è l'unico che mi può aiutare.
Gli mando un messaggio, inoltrato anche a mia madre.
"Aiuto. Ti prego vieni qui!"
Mio padre sbatte ancora la porta.
"APRI! Railynn guarda che butto giù la porta!"
Io sono terrorizzata.
Sento mio padre allontanarsi. Oh, grazie al cielo è finita.
Dopo qualche minuto lo sento camminare di nuovo verso la porta a passo spedito e una chiave girare nella serratura. Quella di riserva. Cazzo....
La porta sbatte contro il mio armadio e mio padre viene a prendermi, tirandomi per la maglietta.
"Dove cazzo credevi di andare eh? Dal cretino pezzo di sterco?"
Il suo alito è veramente orribile. Alcol e fumo. Oddio è ubriaco..... No no Nooooo!
"Pa....papà lasciami!"
"Eh ma al tuo amichetto avresti fatto fare altro eh! Vuoi che proviamo? Eh vuoi provare con me?"
"Papà ti prego lasciami!"
Noto lo schermo del mio telefono illuminarsi. Qualcuno mi sta chiamando.
Poi si spegne e si reillumina.
Dio grazie è sicuramente o Martijn o la mamma che fanno le 268896808698745 chiamate tattiche.
Dopo un po' il telefono si spegne.
Però io ho un problema qui.... Mio padre ubriaco che evidentemente non capisce che sono sua figlia.
"Sicuramente non chiedevi al tuo amichetto di lasciarti, EH?"
Cosa diavolo vuole fare...... Spero collassi sul pavimento da ubriaco guarda.
"Papà...stammi lontano... "
"E invece ti starò molto vicino bimbetta"
Mi prende per il braccio e mi accantona alla parete.
OK. OK CALMA RAILYNN. ADESSO SEI NELLA MERDA, QUESTO HA INTENZIONE DI VIOLENTARTI.
Noto che il telefono si illumina ancora e squilla per diversi secondi.
"Papà.....! " dico ormai piangendo disperata.
Sento i miei jeans aprirsi.
Oh cazzo.
Provo a spingere via mio padre con le gambe e qualche calcio, ma cazzo è 187 per 110 kg, cosa volete che possa fargli!
Mi tira giù i jeans.
"Eh? Sei andata in palestra con lo scemo pezzo di sterco? Eh?"
Inizia a toccarmi tutte le cosce, andando anche al limite della mia intimità.
"Ma che begli slip.... Da togliere proprio...."
Pietrificata dalla paura non riesco a capire più nulla.
Fino a quando non vedo Martijn sfondare la porta della mia stanza con un calcio e fiondarsi su mio padre.
Ma porca puttana, perché dovrei chiamare papà uno così?
"FIGLIO DI PUTTANA! VAI A FARTI I CAZZI TUOI!"
Martijn gli tira un pugno dritto sullo stomaco e mio padre collassa a terra essendo ubriaco.
La prima cosa che mi viene in mente di fare è tirare sú i pantaloni e scappare in bagno, chiudendo la porta.
Mi butto sul tappeto in posizione fetale e inizio a tremare, piangere, gridare e stringere un asciugamano.
Aiuto....
~~~~~~~
Signori..... Via coi commenti!
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