Capitolo 29
Martijn POV
Driiiiiin. Driiiiiin. Driiiin. Drii......ebbastaaaaaa!
Spengo la sveglia con una manata sul pulsante di spegnimento, tanto da farla cadere dal comodino.
Oh la.
Scendo dal letto stiracchiandomi ed alzandomi vado in bagno.
Ormai sapete la mia routine qual'è.
Solo che oggi mi ci sono voluti cinque minuti in più. Ho infatti eseguito l'espulsione di tutta quella merda che ho mangiato ieri, tra festa e pigrizia mia.
Mamma mia devo imparare a darmi una regolata.
Allora.... Cosa metto oggi?
Devo andare da Railynn e mi faccio la doccia li. Quindi dei pantaloni comodi e una t-shirt leggera direi che sono adatti. Stasera invece... Jeans slim e maglietta attillata con la giacca in pelle...Ray spero di piacerti.
Beh. Dai non pensarci scemo!
Infilo dei pantaloni della tuta a cavallo basso con una maglietta e ovviamente le mie adoratissime Nike.
Poi in uno zaino metto il mio cambio per stasera.
Scendo in cucina con tutto ciò che devo portare via e mi siedo a fare colazione con calma
Finita la colazione, prendo telefono, portafoglio e chiavi della macchina, scendo in garage e salgo in macchina.
Accendo il motore e subito mi accorgo di quella fastidiosa spia.
In riserva. Eccheccazzo.... Vabbè devo fare la strada più lunga.
Ma intanto ci arrivo benissimo al supermercato per fare la spesa per stasera.
[...]
Mentre sono fermo a fare rifornimento, mi accorgo che sono in grande anticipo. Devo essere lì alle 12.30 e sono le 11.15.
Giusto il tempo necessario per fermarmi dal fioraio...
Hehehehe.
[...]
"Salve.... Vorrei due bouquet"
"Per quale occasione?" mi chiede il fiorista.
"Uno è perché vado a pranzo a casa dei vicini, l'altro invece è per la figlia dei vicini.... Un pensiero carino diciamo"
"Ahhhh.... Ho capito"
Dopo diversi minuti ho due mazzi in mano. Uno di tulipani per la signora Janssen, l'altro di rose rosse per la mia pucciosa Ray.
[...]
Suono il campanello e sento dei passi avvicinarsi alla porta che dopo un po' si apre.
"Buongiorno signora Janssen...." saluto sorridente.
"Ciao caro, vieni vieni"
Entro con i due bouquet in mano e lo zaino.
"Signora.... Un pensierino per il disturbo" dico porgendole il mazzo di tulipani colorati.
Lei lo guarda con occhi stupefatti.
"Per me? Oh Martijn grazie, non dovevi....."
"Per così poco.....! Ora però ho anche il secondo da smerciare."
Jacqueline lo guarda con un sorrisetto.... Ha capito. Ma questo è un regalino così.... Per gentilezza.
"Railynn! Tesoro è arrivato Martijn!" urla sua madre.
"ARRIVOOOO!"
Jacqueline va in cucina a prendere due vasi, io metto dietro la schiena il mazzo e nel mentre Ray scende.
"Ciao dormigliona!" le dico ridendo. Si è svegliata da poco, si vede.
"Eh ho dormito sul divano! Era così comodo" dice strofinandosi gli occhi.
Scende le scale controvoglia e mi viene incontro. Si accorge che nascondo qualcosa.
"Hey ma che hai dietro la schiena?"
"Uh, nulla di speciale"
Mi faccio dare una sua mano e lei non capisce finché non le faccio stringere il bouquet di rose rosse.
Si copre la bocca.
"Ma.... Ma.... Ma è per me?"
"E per chi sennò?"
"Oh grazie Martijn... Nessuno mi ha mai portato dei fiori prima"
Mi salta in braccio e la prendo per le cosce, mentre lei si tiene al mio collo.
"Prego pucciosa che non sei altro"
"Sei la pucciosità fatta persona Mar"
La metto giù e lei corre da sua madre.
"Mamma mamma! Guarda che gentile che è stato Martijn!"
"Anche a me ha portato i fiori! Guarda che bei tulipani...." le fa vedere sua madre.
Ray si gira verso di me.
"Martijn ma hai speso un sacco di soldi...."
"Ma vah andiamo.... Un pensierino"
"Lo sai come la penso Garritsen"
"Ray.... Lascia stare dai! Non voglio nulla in cambio"
"Considera il pranzo come regalo" dice la signora Janssen.
"Questo è un bel regalo! Bene. Che si mangia?"
Ridendo andiamo in sala da pranzo e vedo che in tavola c'è già una marea di roba da mangiare.
"Ah. Questo è per un esercito... Vero?"
"Ma questo è l'antipasto Martijn" mi dice Jacqueline.
"Oh. Santo. Cielo. Ciao ciao jeans preferiti. A mai più"
"Martijn guarda che scherzo. Ho preparato tutte cose fresche, inizia già a fare caldo per essere in primavera"
"Oddio per fortuna!"
[...]
Il pranzo è finito e..... Non ho un filo di pancetta. Ah! Che culo!
"Signora.... Complimenti."
"Grazie caro. Ah, comunque ho una cosa da chiederti"
"Ah. E cosa sarebbe?"
"Se vuoi vedere le foto di Railynn di quando era piccola"
Ed eccola che arriva. "Mamma? No."
"Tesoro, Martijn ormai è il tuo migliore amico, serve un po' di materiale da sputtanamento"
Io inizio a ridere come un disperato. Hahahaha migliore amihahahahaha. Bella questa.
Sono il suo baciamico? Esiste la parola? No, però ci sta.
"Ah adesso che me lo ha chiesto.... Assolutamente si. Dov'è l'album?"
"Martijn no dai ti prego......" mi implora Ray.
Seduti sul divano, sua madre mi porge un album rosa con del pizzo bianco in copertina con 'Railynn' ricamato sopra.
Apro la prima pagina e vedo una sua foto appena nata. Ammmmoreeee con la tutina rosa e il braccialetto dell'ospedale. Cara che piccolina.
Poi un'altra foto in braccio a sua madre.
Sotto alle due foto, c'è una scritta.
'27.06.1998... E come per miracolo sei arrivata tu... '
Già. Un miracolo sei.
Girando le pagine, vedo il primo peluche, l'asilo, il momento dei giochi....
"Hahahaha il primo dentino perso. Guarda che faccia!" rido.
Ray si siede vicino a me e prova a chiudere l'album.
"Martijn, ti prego basta...."
"Perché? Ti vergogni?" le chiedo.
"Non voglio che tu veda il mio periodo dell'adolescenza"
"E che male c'è?" le chiedo.
Sua madre si alza e dice a Ray "Vado in camera a leggere tesoro. Se vuoi diglielo da sola" e se ne va.
"Ray oddio ma c'è qualcosa che non va?"
"Gira la pagina"
Spaventato giro la pagina e vedo una sua foto, diversa dalle altre. Seduta in un angolo a guardare fuori dalla finestra. Triste.
Poi un'altra. Lei alle medie. Con qualche brufolino in viso e.... Sempre magrissima. Molto più di adesso.
Poi la foto di classe, tutte le sue compagne coi jeans e felpa ..... Lei invece con la gonnellina rosa e il maglioncino con la camicetta. Ed esclusa dal gruppo.
La sento piangere sulla mia spalla.
"Hey hey piccolina.... Cosa c'è?"
"Non volevo che tu vedessi quanto schifo facevo...." dice piangendo.
Tolgo l'album dalle mie ginocchia e ci faccio sedere lei.
"Ma cosa? Ma quale schifo?"
"Ero la cocca della maestra, brutta come un'inferno e in più i brufoli! È da lì che i miei hanno iniziato a controllare ciò che mangiavo"
"Non capisco"
"Mangiavo solo un pezzetto di cioccolato ad ogni pasto. Non riuscivo a mangiare! E in più i brufoli ovviamente. Poi ho imparato a mangiare un pochino di tutto e ho ripreso qualche chilo ma.... I miei più di quello non me ne davano perché dicevano che ero perfetta così. Ma io.... Non mi vedevo bella. Finché non sei arrivato tu"
"Hey non piangere bellissima..." le dico, ed un sorriso si forma sulle sue labbra.
"Vedi come mi hai fatto rivivere?" mi dice stringendomi in un abbraccio.
"Vedi come mi hai fatto innamorare?" e lei ride.
"Vacci piano ora però. Mi raccomando...."
E io rido.
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