1~Beginnin

"(...) Una nuova rapina sventata da parte di misteriosi individui
I cinque criminali, tra cui il capo della banda, Luke Gahala, sono stati ritrovati morti nella banca
Per ora la polizia ci ha permesso di risalire solo a queste poche informazioni
Parlando di politica (...) "

William era un ragazzo che già odiava alzarsi presto, ed inoltre, vedere il telegiornale che parla di morti e rapine sventate per un soffio, mentre si fa colazione, non è il massimo

Infatti non riuscì a finire i cereali, lasciandoli nel latte a galleggiare, mentre passò le mani trai suoi capelli ricci, che ormai si era rassegnato di non sistemare

Era un'impresa impossibile

I capelli color cioccolato venivano sempre infastiditi dalla mano del ragazzo, il quale ancora non sa qual è il suo cavolo di nome

Si era alzato da poco, dopotutto

In poco tempo si portò una mano sul retro del collo, gemendo dal dolore

"E mettiti dritto! Mi toccherà comprarti un busto un giorno di questi... E non mettere le mani nei capelli mentre mangi! Ma che sei una bestia?! "

La madre era sempre stata così

Lui le portava bei voti a scuola? Bè aveva fatto il dovere suo

Si accasciava un secondo, stremato?  Oh no, doveva stare dritto, o gli sarebbe venuta la gobba

Sbadigliava senza mano davanti alla bocca? Era un gran maleducato, e non si meritava tutto ciò che la madre gli stava facendo

E poi, da piccolo diceva che non sarebbe mai passato nella fase mamma VS figlio-asino-stupido

Ma, tranne per questi battibecchi, i due si volevano bene

"Ma, posso saltare scuola?" Chiese William, stropicciandosi gli occhi

"Ma...? " Chiese la madre del ragazzo, mentre iniziava a pulire e lavare le pentole del lavandino, sculettando su una canzone che solo lei conosceva

"Mamma,  posso saltare scuola? " sospiró lui alzando gli occhi al cielo

Non poteva lamentarsi di niente, ma alcune volte la mamma era proprio pesante...

"Così va meglio" Iniziò la donna, che nel mentre portava i suoi capelli marroni a formare una crocchia disordinata, "Comunque no"

"Ma Perché?! Non ho verifiche, zero interrogazioni e per di più non ho niente di pesante"

"Ho detto di no"

"Perchè?!"

"Perchè no?"

"Ma mamma... "

"Se continui ti levo il telefono e la play"

Il ragazzo sbuffò

Alcune volte non sopportava per niente la madre

"Ed ora corri" riiniziò la madre,  "Che se fai tardi la giustifica non te la faccio"

Lo sguardo color cioccolato del diciassettenne si posò sul suo orologio che si trova sul polso

Segnava le sette e dieci

E tra dieci minuti sarebbe passato l'autobus

"OH PORCA PUTTANA! "

"MODERA IL LINGUAGGIO, COGLIONE! "

"SCUSA MAMMA"

Ed intanto correva a vestirsi, con una felpa bianca ed un paio di jeans neri, con ai piedi le prime scarpe che si trovò davanti

Una volta sceso di sotto trovò la madre intenta a preparare il pranzo

La donna, che di nome faceva Juliet, per mantenere il figlio e se stessa, come lavoro faceva la stilista

O, meglio, le sarebbe piaciuto fare la stilista. Ancora è semplicemente l'assistente

William scoccò un rapido bacio sulla guancia della madre, salutandola

E mentre usciva fuori di casa di fretta, non potè non sentire l'urlo della madre

"E DA DOMANI VAI A LETTO PRIMA, HAI CERTE OCCHIAIE! "

Il ragazzo sbuffò, con lo zaino in spalla ed il telefono in tasca

Aveva delle occhiaie, vero, ma le serie tv non si guardano mica da sole

Mentre correva verso la fermata dell'autobus, si sentiva abbastanza osservato, ma non ci fece caso

Salì appena in tempo, salutando e ringraziando l'autista, il signor Philip, amico ormai di tutti i ragazzi

Era un quarantenne simpatico, con un paio di occhi azzurri ed una testa pelata

Il ragazzo dagli occhi color quercia si mise seduto al solido posto, tirando fuori il telefono e girando su Instagram

Qualche volta tese un po' l'orecchio per sentire qualche pettegolezzo ma, una volta arrivato alla sua fermata, scese, e si sistemò lo zaino sulle spalle

Era lunedì

E un sonoro vaffanculo attraversò la sua mente, mentre si ricordava che non ha studiato una beneamata ceppa sul nuovo argomento di storia

E quel giorno la prof avrebbe interrogato

"Che bel lunedì di merda", disse il ragazzo sospirando, entrando poi a scuola

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