XXXV

Non si guarisce mai da ciò che ci manca,
ci sia adatta,
e si raccontano altre verità


Mercoledì

Sbadiglio e mi rigiro fra le coperte, cercando di ignorare le telefonate di Enid, alle sette e mezza di mattina la vorrei seriamente strangolare.
Sbuffo dal naso, "Enid!" La mia voce risulta ovattata dato che ho infilato la testa sotto il cuscino, cercando invano di ignorarla.
Mugulo qualcosa di incomprensibile e decido che oramai è inutile sperare di riprendere sonno, così mi alzo fulminando Enid con lo sguardo.

Sono due giorni che è attaccata al telefono a dare ordini a destra e a manca affinché il Reven sia perfetto.
Eh già, quest'anno è lei che curerà il ballo, e la cosa mi spaventa quanto un unicorno che balla su un arcobaleno.

"Enid, per favore" strofino gli occhi e mi dirigo verso il bagno, mi chiudo a chiave e sbuffo.

Guardo il mio riflesso allo specchio e quasi non mi riconosco senza le mie trecce.
Bisogna rimediare al più presto.
Indosso la divisa della Nevermore e i miei stivaletti neri, sveglio Mano con molta poca delicatezza, ordinandogli di seguirmi.
Ho bisogno davvero di star sola.

Lilith non si fa vedere da una settimana, mi aveva avvisata, certo, ma non mi aspettavo una così lunga assenza, insomma, si sta perdendo gran parte del programma scolastico (sto cercando di seguire le lezioni ora che non sono più merce da sacrificio) mi appoggio alla parete fredda del club della Belladonna e chiudo gli occhi.

Sento dei passi, così, distinto scatto in piedi, mettendomi in allerta.
Mi rilasso solo in parte quando riconosco il volto di Tyler.
Che non so ancora se lasciarlo stare o prenderlo a schiaffi, forse la prima, o Lilith potrebbe davvero uccidermi, e io a differenza sua non resuscito.

"Che fai qui?" Chiedo atona, lui scrolla le spalle con le mani in tasca, "sai dov'è finita Lilith?" Mi chiede, mi mordo il labbro, "no, non lo so. Mi aveva detto che sarebbe stata via per qualche giorno ma, non l'ho più vista" spiego, "mh" cammina avanti e indietro, passando il dito su tutti i libri riposti sugli scaffali, si blocca di colpo e io lo osservo, curiosa.

"Tyler, va tutto bene?" Rimane un silenzio, così mi avvicino.
I misteri degli Hyde, chi sono in realtà?
Sospiro e gli tolgo il libro dalle mani, "non farci caso, non ti fa bene" non sono brava a consolare le persone, ma tentare non nuoce.

Ripongo il libro al suo posto, "Sei preoccupato per lei?" Lui incastra i suoi occhi ai miei e annuisce con aria triste.
E adesso che faccio?
E se si mettesse a piangere?
Oddio.

"Ok, grazie dell'aiuto Mercoledì" spalanco leggermente gli occhi, "ti, ti farò comunque sapere se insomma dovessi vederla contattarla e roba così" lui abbozza un sorriso ed esce dalla stanza, lasciandomi imbambolata e confusa.

***
Poggio il mento sulla mano e sbuffo, annoiata.
Non ho idee per il mio romanzo e questa cosa mi irrita non poco, vorrei presentarlo ad una casa editrice al più presto.
Sperando che questa sia la volta buona e che accettino di pubblicarlo.
All'improvviso, sento una melodia diffondersi nell'aria.

There's parts of me I cannot hide (cannot hide)
I've tried and tried a million times (ooh)

Mi guardo intorno, non c'è una radio e Enid non ha lasciato la musica accesa.

La-da-da-di-da
La-da-da-di-da
La-da-da-di-da-da

Mi avvicino al balcone e guardo in basso, la voce si fa più forte, ed eccolo lì, il biglietto.
  

Piaciuta la canzone?
B,F,L, Nevermore
Risolvi l'indovinello
Tik tok
-Anonimo40

Mi guardo intorno, spaventata.
E se Lilith fosse in pericolo?
Che cosa dovrei fare adesso?

"Oh ma vaffanculo!" Esclamo sfinita, "cene è sempre una eh!" Sbotto consapevole che l'unica che sta ascoltando le mie parole, sono io.
Non che la cosa mi importi, ora.

"Mercoledì" mi volto di scatto, "Dio, ma dove eri finita?" Lilith si sistema i capelli rossi e sospira, "Telo ho già detto, cavolo anche se fossi morta sarei ancora qui! Cristo, ma cosa succede oggi a tutti?!" La guardo storta, "ma di che parli?" "Niente, scusa" le tocco una spalla ma ritraggo immediatamente la mano,la sua pelle è letteralmente bollente.

Guarda ovunque tranne che i miei occhi, "Storia lunga" dice come se potesse leggermi nella mente, "Stai avendo problemi con la tua magia?" Azzardo, lei muta il colore dei suoi occhi e annuisce, "C'è un motivo? Lo sai?" Domando, sembra che però io la stia mettendo in imbarazzo, perché non mi risponde, non è da lei, proprio per nulla.
E questo mi preoccupa, e tanto.

Il motivo?
Semplice.
Mi serve il suo aiuto per smascherare Anonimo40, e senza i suoi poteri, o meglio, i suoi poteri fuori controllo (che forse è anche peggio) i miei vanno in fumo.
Io ho bisogno che lei si riprenda.
Qualunque sia il motivo che la rende così.

"Ho ricevuto un'altro messaggio da Anonimo40" spezzo il silenzio imbarazzante che si era creato fra noi, lei sgrana gli occhi, fortunatamente tornati al loro colore naturale.

"Cosa? E che diceva?" Chiede impaziente, le mostro il biglietto e lei lo legge con attenzione, rimanendo a fissarlo più del dovuto.
La cosa si fa inquietante, e non in senso buono.

"E c'era una melodia" aggiungo, lei alza gli occhi su di me, mi guarda come dire continua, provo a ricordare il motivetto e le sue parole, ma lei mi blocca.
"Si so di che stai parlando".

Jericho, 1418

"Hai capito Lilith, non la devi cantare mai più" mi rimprovera mia madre, severa.
"Perché mamma?" Lei mi guarda, quasi minacciosa.
"Non cantarla e basta, sai cosa ti ho insegnato: niente domande inopportune" il mio cervello scava nella mia memoria, "riguarda l'uomo nero?" Lei mi guarda, come fulminata.
"Sta zitta!".


Presente

"Cosa successe dopo?" Chiedo rapita dal suo racconto, lei scuote la testa, "non melo ricordo più, so solo che non posso cantare quella maledettissima canzone, non è di certo una coincidenza che Anonimo la abbia scelta. Ma questo significa che... Anonimo40 sa che io non posso farlo quindi" mi guarda stralunata, "quindi vuol dire che era lì quel giorno" sussurro sconvolta.


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