XLI
Ognuno di noi ha vissuto qualcosa
che l'ha cambiato per sempre
Mercoledì
Cammino avanti e indietro per la mia camera, mentre Enid riempie la mia testa con assurde teorie sul "mi dispiace" di Lilith.
Non la sopporto più.
«Enid, ascoltami, se continui così ti mando fuori a calci okay? Sto cercando di trovare una soluzione» la bionda si ammutolisce mettendo il broncio.
Si arrangia.
Nel mentre Tyler è seduto sul letto di Enid in silenzio, guarda un punto indefinito sulla parete di fronte passandosi una mano nei capelli ogni tanto, turbato.
Non posso biasimarlo d'altronde.
Mercoledì avanti, pensa pensa, dove andrebbe Lilith Addams?
Oppure...
«Credo di aver capito, la hanno rapita» tutti si voltano nella mia direzione, «Beh, perché mi guardate così?» pensa pensa pensa, avanti un posto segreto nella scuola.
«Ci sono, un posto segreto ma certo! Il club della Belladonna!» esclamo schioccando le dita.
Perfetto, ora il vero dilemma è: come ci arriviamo?
«Odio davvero tanto ammetterlo ma, mi serve aiuto» due paia di occhi mi fissano increduli.
Sbuffo.
«Dobbiamo riuscire a raggiungere il club senza farci uccidere» Tyler sbuffa, «Ma va? Me lo stavo chiedendo anche io sai?» cantilena sarcastico, «Avanti, aiutaci e smettila di fare l'innamorato depresso» «Okay».
Dieci minuti dopo siamo ancora qui, in assoluto silenzio, a pensare.
Beh, non so esattamente a cosa stia pensando Enid, data la sua faccia da ebete ma, stiamo tutti pensando.
«Io direi che l'unico modo per uscire è, semplicemente uscire. Aprire la porta e uscire senza farci uccidere» mi volto verso Tyler, che intanto giocherella con uno degli smalti di Enid.
Come se non fossimo in mezzo ad un massacro.
«Facciamo così allora».
Dopo aver sopportato le lamentele di Enid riguardo al nuovo piano sbircio fuori dalla porta, per accertarmi che il corridoio sia vuoto.
Diamo inizio allo show, signori.
«Non sento nessun rumore, non so se questa cosa sia una cosa buona o una cosa cattiva» sento sussurrare da Tyler alle mie spalle, roteo gli occhi e metto un dito sulle labbra, zittendolo.
In punta di piedi ci avviciniamo alla statua, con estrema cautela schiocco due volte le dita e la scalinata del club appare.
E come pensavo, eccola lì, la mia antenata, legata come un salame in mezzo alla sala.
Mi volto e noto Tyler irrigidirsi, inclino la testa, perplessa.
«Quella è...la dottoressa Philips, quella che era al penitenziario, quella che si occupava di me» sgrano gli occhi alla sua confessione.
Ora, o la va, o la spacca.
«Hey tu!» esclamo in cima alle scale, tre paia di occhi si posano su di me.
Tyler aveva ragione, la dottoressa Philips è lì, sta tenendo un coltello fra le mani. Accanto a lei un'altra ragazza, mora, alta e bellissima, mi sorride malefica.
Infine c'è Lilith, sembra molto debole, come quella volta alla cripta con Kracstone.
«Mercoledí, và via» ma i miei piedi sembrano essere incollati al pavimento, non riesco più a muovermi.
Bene, fantastico.
«Ho come un deja vu, sapete pazze squilibrate?» loro si fissano perplesse, per poi sghignazzare di gusto.
«Sapevamo che saresti venuta, anzi, che sareste venuti» schiocca le dita e le luci si accendono.
«Tyler, eccoti finalmente» mi volto a guardarlo, sembra furioso.
«Brutta pazza, lasciami stare e lascia andare Lilith» ringhia inferocito, tanto da farmi quasi paura.
La dottoressa Philips sembra essere rimasta sorpresa dalla sfuriata di Tyler, ma poi si riprende subito.
«Attento a quel che dici tesoro mio, o la tua innamorata muore» ghigna malvagia. «Lei non può morire, idiota» ribatto fredda.
Loro mi guardano come se avessi appena raccontato una barzelletta.
«Non siamo stupide Mercoledì, sapevamo come avresti risposto, e sapevamo le situazioni di Lilith».
«Mi sembra giusto presentarmi. Mi chiamo Kathellen e anche io, come Lilith, sono una fenice. Per questo conosco il modo di ucciderla una volta per tutte» sbuffo da naso, visibilmente irritata.
«E sarebbe?»
La dottoressa tira fuori dalla tasca una fialetta di vetro con all'interno uno strano liquido verde-azzurro.
«Abbiamo la soluzione. Polvere di bronzo, geniale non è vero?».
Avanti pensa, cosa dovrei fare avanti avanti, perché non mi viene in mente nulla!
O forse no.
«Tyler, controlli le tue trasformazioni? sincero» lui annuisce, «Bene, allora ascolta attentamente».
Ed ecco qui il mio geniale piano.
Vi sembrerà forse banale, ma non sempre la banalità è un difetto.
Tyler si trasformerà, mettendo fuori gioco la dottoressa Philips, di conseguenza Kathellen si distrarrà e la fialetta sarà nostra.
Non serve ripetere che ho una mente sadica.
«Sei sicura che sia una buona idea?» scoccò un'occhiataccia a Enid, di solito è sempre la positiva del gruppo, ma oggi sembra proprio non volerne sapere di tiraci su il morale.
Naturalmente io sono un caso a parte.
Convinta del mio piano mi avvicino lentamente (molto lentamente) alle due donne, cercando in tutti i modi di non fare rumore.
Sarebbe finita in quel caso.
«Ciao ciao brutte psicopatiche».
Due settimane dopo
Nevermore
Alla fine il piano ha funzionato.
E per fortuna aggiungerei.
Ho tante novità.
Numero uno: ho scoperto che Lilith tiene un diario, e ve lo giuro, la cosa mi tornerà utile come strumento di ricatto per il futuro.
«Era necessario ucciderla?» mi volto di scatto roteando gli occhi.
«Pensavo che l'argomento fosse chiuso, davvero tieni ancora a lei dopo che ti ha quasi uccisa?» lei morde un pezzo del suo panino e sbuffa.
«In realtà aveva un valido motivo per farlo» risponde con la bocca piena.
«Non posso credere che tu lo abbia detto davvero» «Touchè» alza le spalle e si pulisce i vestiti, «Beh, ci vediamo il prossimo anno?» annuisco.
«Ci vediamo il prossimo anno, Lilith».
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