pericolo a scuola

Che diavolo è successo?

ricordo solo di aver avuto un forte mal di testa poi il nulla! sono nella mia stanza, credo, c'è troppo buio per capire bene, guardo l'orologio, sono le 00:25 6 novembre, ho dormito parecchio, ma perché sono crollato?! 

Mi alzo dal letto e cerco l'interruttore ma prima che accendessi la luce ecco che il mio computer autonomamente si accende, solita schermata blu, ma ora si trasforma in una spirale che pian piano diventa sempre più fine e giallastra, mi incuriosisce vedere cosa questo hacker è in grado di far fare al mio computer, e ripensandoci, ho serie di domande in sospeso sia con mio padre che con quella donna, Trinity....

Lo schermo si oscura per un millisecondo ed esce una scritta: "do not be asleep Michael"

Non stare addormentato? in che senso?

"they are looking for you"

Loro mi stanno cercando? Loro chi?

cercai di accendere il computer e pensai di avercela fatta, ma lo schermo da nero divenne rosso, poi nuovamente nero e comparì un timer: "0:05, 0:04, 0:03, 0:02, 0:01, 0:00 say goodbye to your computer" Dal computer iniziò ad uscire fumo e puzza di bruciato dopodiché il monito si spense e prese fuoco.

Mi allontanai immediatamente e staccai la spina dalla presa dopodiché andai immediatamente a prendere dell'acqua. Quel bastardo mi aveva fuso il computer e con esso tutti i dati che non avevo salvato! Fortuna che ogni settimana salvo tutto in una memoria esterna, ma oggi è venerdì...

Feci troppo rumore tanto che mio padre si sveglio e mi chiese cosa fosse successo gli spiegai l'accaduto, pensò un po' poi ci sedemmo nel divano e mi spiegò che se era riuscito ad entrare un hacker nel pc potevano entrare anche le sentinelle che avvisano la sicurezza virtuale di un evasione. Esse si collegano alla porta centrale inviando le informazioni in tempo reale e immediato.

"quindi non era una sentinella, ma perché dirmi che qualcuno mi sta cercando?"

"era scritto così?"

"si, ma chi mi sta cercando?"

"io avrei un'idea ma..."

"ma cosa?"

"Non voglio metterti in allarme, forza dormi che domani devi andare a scuola" e si alzò andando verso le scale.

"mi ha detto di rimanere sveglio"

si fermò di scatto e mi disse di fare così perché coloro che mi danno la caccia potrebbero trovarmi qualora sognassi. Ero senza parole. Non capivo chi era cattivo chi no ma sentivo di dovermi fidare di mio padre. erano appena le 01:00 mancavano sei ore ne non potevo neanche passare il tempo nel pc...Mio padre tornò a dormire.

se fossi uscito a fare una passeggiata avrei rischiato di essere trovato da quelli che mi cercano...decisi di fare ciò che non facevo da tempo ovvero esercizi fisici. Misi le cuffie e la musica a tutto volume e cominciai, senza che me ne accorgessi passarono ben tre ore, ma ne mancavano altre tre ed ero sfinito. decisi di leggere dei libri sulle teorie del complotto, erano tutte molto interessanti, alcune veritiere altre fantasiose. finì un libro e furono le 7 finalmente, stavo morendo di sonno, ma non potevo dormire, non più. Mi feci una doccia veloce per darmi un po di energia e mi preparai per andare a scuola, mia madre mi chiamò per dirmi che la colazione era pronta e scesi giù, guardai il mio cellulare, tre messaggi da Jarold, non mi ero fatto sentire tutto il giorno ieri...

"che fine hai fatto Michael? ci vediamo oggi all'entrata di scuola ok? Ci sei?"

era un tipo un po ansioso delle volte, decisi di chiamarlo, come mio padre mi vide con il telefono nell'orecchio mi richiamò avvisandomi che i telefoni sono sempre sotto controllo perciò avrei dovuto stare attento ai discorsi che facevo.

Ci mettemmo d'accordo per incontrarci fuori dalla scuola verso le otto e alle 7:45 esco da casa, mio padre mi raccomanda di stare attento e di essere cauto nel parlare con chiunque compreso Jarold.

"Hey Mike!"

"hey!"

"ma dove sei stato, né un messaggio ne una chiamata che è successo?"

"Niente di che sono voluto rimanere a casa con mio padre per un giorno"

" ah ok dai entriamo che si fa tardi!"

entriamo a scuola e la prima ora è quella di informatica...inutile dire che riemersero nella mia mente tutti i ricordi. 

"se creiamo un virus senza usare la rete questo non potrà mai essere localizzato dalle sentinelle, ma appena lo mandiamo in rete verrà immediatamente bloccato ed eliminato, ultimamente la sicurezza è stata potenziata e la percentuale di attacchi informatici sono scesi del 10%"

Io: "scusi"

"si?"

"se però si caricasse il virus in una rete parallela non potrebbe essere localizzato e catturerebbe comunque i portali accessibili"

"giusta osservazione signor Anderson ma una rete parallela non esiste e dovrebbe essere creata il che sarebbe un reato penale"

"anche immettere virus in rete è un reato penale"

"si ma meno importante"

"Ecco perché ritengo che le persone siano stupide e prive di autenticità, con una domanda difficile si arrampicano sugli specchi..." dissi a Jarold che mi rispose con un sorrisetto e spallucce.

Passò la prima ora, alla seconda ora avremo avuto storia, una lunga ed estenuante lezione di storia che tale non si rivelò.

"toc toc"

 "avanti"

" Michael Anderson?"

"si?"

"un pacco per lei"

"oh, grazie"

"buona giornata! arrivederci"

"tutta la classe rispose "arrivederci"

Al cambio dell'ora aprii la busta, era un cellulare, a primo impatto pensai di liberarmene subito, ma Jarold mi disse di aspettare e dopo due minuti squillò, chi era?

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