il sogno

Come ogni mattina mia madre entrò in camera per assicurarsi che fossi sveglio. Di solito mi urlava contro per mettermi fretta, ma stavolta si avvicinò a me e accarezzandomi la testa e chiedendomi come stessi.

Era strano, molto strano, come se fosse a conoscenza della mia confusione.

"Mike tutto ok?"

"si...credo, papà a che ora torna oggi?"

"papà oggi non è andato a lavoro, senti se non ti va oggi puoi saltare la scuola e stare a casa..."

"co..cosa? Davvero?"

"si, così stai un po di più con tuo padre, dai vestiti e scendi, la colazione è pronta!"

"oh ok...faccio in un secondo"

Mio padre non era andato a lavoro e io potevo non andare a scuola, forse era arrivato il momento per chiarire la questione dell'identità, ammesso che fosse vero...ora tutti i miei ricordi erano messi in dubbio, realtà o finzione?

Mentre mi preparavo per scendere giù sentii la porta principale cigolare, qualcuno era uscito o entrato, sarà stata mia mamma, è sempre indaffarata la mattina, era tutto stranamente silenzioso e buio, lo stesso tema presente nella mia visione, era inquietante ma sentivo un certo fascino, io amavo i misteri e tutta questa situazione mi faceva salire l'adrenalina a mille!

finii di prepararmi ma mi bloccai di colpo, mi ricordai quello che sarebbe dovuto essere l'inizio della visione, il mio computer hackerato, diedi uno sguardo semi impaurito verso il monitor scuro, niente di strano, mi avvicinai intento ad accenderlo ma appena fui vicino uscii una schermata completamente blu con scritto "_new user logged out"

Nuovo utente??? Allora la parte relativa all'hacking del mio pc era reale! L'hacker aveva ottenuto il pieno possesso del mio computer senza farsi notare da tutti i miei sistemi di sicurezza, come se avesse avuto la password per accedere direttamente! Chi era?

Come sempre non ebbi tanto tempo da dedicare alla riflessione poiché sentii mia madre chiamarmi dal soggiorno, decisi dunque di scendere, scesi velocemente le scale ma fui costretto a rallentare nel terzultimo gradino sentendo due voci oltre a quelle dei miei, una la conoscevo, l'altra no. Ricordavo perfettamente quella voce e mi venne la pelle d'oca quando realizzai che era la voce della donna che mi bloccò nel parco... Che fosse solo una coincidenza? E poi, non doveva essere una visione?  L'hacking che si era rivelato reale, ora anche lei, non mi restava che sospettare che tra i due ci fosse un collegamento, ma dovrebbe esserci anche tra i due eventi e i miei genitori che a quanto pare la conoscevano tanto da farla entrare in casa!

Sospirai e scesi gli ultimi gradini e una volta a terra a salutarmi per prima fu proprio quella donna!

"buongiorno Michael, come stai?"

"....ehm..bene, credo" Non riuscivo a parlare, ero troppo sconvolto! rimasi con un'espressione tipica di chi si sta sforzando di realizzare ma non capisce nulla.

"Ti ricordi di me vero? Ci siamo visti al parco stamattina ricordi?"

"non è possibile che fosse stamattina, erano le 10 quando ci siamo incontrati e ora sono appena le 8:00!"

"in base a quale regola ritieni il tutto impossibile? eppure se fosse impossibile, se non fosse mai successo non avresti potuto ricordare né me né l'ora precisa del nostro incontro giusto?"

"ma le ore, io non capisco..."

"capirai tutto a tempo debito, tutto a tempo debito. Intanto mi presento, mi chiamo Trinity e questo è il tuo defender, lui è Adam"

Adam:"Ciao Michael, è un piacere vederti dal vivo!"

Io :"Ciao Adam....aspetta in che senso defender? Da cosa deve proteggermi?"

Mio padre prese la parola: " figliolo so che ora sei confuso, e forse stiamo correndo troppo senza darti spazio per capire bene, ma non c'è più tanto tempo ormai, seguimi."

lo seguimmo tutti mentre andava nella cantina della casa. Aprì la porta con un codice e ci apparve davanti una sorta di laboratorio. Io esitai ad andare ma mio padre mi fece cenno di avanzare.

entrati nel laboratorio la porta si richiuse dietro di noi. Mio padre si fermo dinnanzi a me  fissandomi negli occhi, sembrava triste e stanco. Non sapevo cosa aspettarmi dopo tutto questo.

Ero fermo, tutti lo erano, come se stessimo aspettando qualcosa, io in realtà mi stavo sforzando di capire qualcosa perché la mia mente si era fermata nel parco. Venne avanti Trinity che dando una pacca sulla spalla di mio padre disse "andrà tutto bene".

Adam :" Michael vieni qui..." ci sedemmo in due poltrone l'una di fronte all'altra e tra le due era presente un piccolo tavolo, mi disse di sedermi e così feci, la pelle della poltrona era estremamente fredda e non mi accomodai ma rimasi rigido, non riuscivo a rilassarmi, anche se avrei voluto farlo.

" Michael da sempre ti sei differenziato tra i tuoi coetanei per intelligenza, curiosità e senso dell'avventura, e quella che qua è chiamata fantasia ma così in realtà non è. Sei diventato un esperto nell'informatica, un amante della filosofia e un grande sognatore."

" cosa? cosa vuol dire sognatore?"

Trinity: "quello che hai fatto tu, quello era una sorta di sogno condizionato da noi, ma sempre e comunque un sogno"

"cosa è un sogno?" esatto, nella mia realtà ci era stata rimossa la possibilità di sognare, chi testimoniava di aver sognato era ritenuto malato di mente e un pericolo pubblico, io non avevo mai sognato veramente, o meglio, l'avevo fatto, ma mai rivelato, stranamente ricordo perfettamente il mio sogno come se l'avessi vissuto, è come se ci fosse una realtà oltre a quella virtuale e fisica.

Adam :"un sogno è un ricordo dell'istinto primordiale umano, da quello non si scappa, loro sono riusciti a fare in modo che nessuno potesse ricordare cosa è veramente l'umanità"

"loro?"

"La centrale del sistema fisico è controllata e governata da un élite di ibridi chiamati Moriah, loro sono i peggiori nemici dell'uomo. Ti è mai capitato di sentire che qualcosa non va? che tutto sembra, come dire, forzato? Si, vi viene spiegato che il sistema esiste per rendere il mondo sicuro per la vita umana, ma così non è."

"A me sembra sempre che la gente sia passiva, nei loro visi non si può leggere alcuna vera emozione, alcuna sicurezza, niente"

" Esatto Michael, niente, in loro non c'è proprio niente! C'è una verità Michael, una verità di cui tutti voi siete stati privati per l'interesse personale di questa élite. E' per questo una verità estremamente scomoda tanto che chi si azzardasse a pubblicarla viene creduto pazzo e eliminato dal sistema il ogni realtà possibile per evitare "contaminazioni"

"Quale verità?"

"La verità è che sei uno schiavo, Michael, tutti in questa realtà lo sono, nati schiavi, vissuti e morti come schiavi. Un tempo venivamo trattati come bestie da sfruttare per il lavoro e carne da macello durante le guerre, fino a quello che tutti conoscono come buco nero. "

"perché ci trattano al pari di bestie? Che abbiamo fatto per meritarci il loro odio e soprattutto com'è che un'élite nemica all'umanità ne sia padrona?"

"Belle e intelligenti domande Michael, ma andiamo per gradi...posso solo dirti che siamo stati noi ad agire per primi"

La situazione stava diventando troppo pesante da sopportare, non riuscivo più ne a pensare ne a sentire, ad un certo punto sentii un forte mal di testa chiusi gli occhi per un attimo e poi il buio.


Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top