first step
Dopo il combattimento ebbi modo di prendere più confidenza con Luther, ma sembrava nascondermi tante cose.
Luther stava guidando. Mi avvicinai a lui con una certa insicurezza " luther voglio tornare nella mia realtà, un'ultima volta"
Luther si girò verso di me con un espressione che sembrava dire un no categorico, rimase in silenzio per un attimo voltandosi nuovamente, premette alcuni bottoni e lasciò il comando al copilota.
si girò nuovamente verso di me alzandosi, questa volta con un volto più rassicurante, mi mise un braccio nella spalla e mi chiese di andare con lui.
"vedi, Michael, sai bene che sarebbe rischioso andare li, loro ti stanno cercando, e tornare nella tana del lupo non è una mossa intelligente non credi?"
il suo ragionamento era sensato, eppure sentivo che c'era qualcosa che avrei dovuto sapere, questa storia alla fine la avevo già vista e sentita nelle tante teorie, si mi affascinava, ma conoscendola meglio sembrava mancare di qualcosa...
inutile dire che ero più confuso di prima, ma mi fidavo più del mio intuito che di chiunque altro, decisi di rischiare, prima o poi imprigionati in quella navetta ci avrebbero comunque trovato.
"Luther, io voglio tornare" gli risposi deciso
Sembrò che quell'affermazione non piacque a nessuno, infatti tutti smisero di fare ciò che stavano facendo e si girarono verso di me, Luther sembrò infastidito dalla mia prepotenza, ma alla fine, sono stati loro a trovare me, è anche vero che io li cercavo, ma perché sembravano l'unica via per la libertà...ma sento che non è proprio così.
"allora Michael, facciamo così, ora vai e riposati, domani mattina avrai riflettuto abbastanza per fare la tua scelta, ok?"
non fui molto contento di questa proposta, ma aspettare un paio d'ore non avrebbe cambiato la mia scelta, non era dipesa da me ma dal mio intuito.
"va bene, allora a domani mattina"
"aspetta, non mangi?"
"mmm..no, ho fretta che venga domani mattina e stare sveglio non mi fa star tranquillo (sorriso nervoso)"
"a domani"
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dubito ergo sum
dubito ergo sum
dubito ergo sum
così diceva Giordano Bruno...un po più realistico, a mio avviso del "cogito ergo sum" di Sant'Agostino...
Spero non succeda nulla di grave domani...
Rimasi tutta la notte a pensare e ripensare cosa mancava ancora a quel puzzle che molti credevano finito anche se era a metà, pur conoscendo l'altra metà c'era qualcosa che mi sfuggiva.
Non era per niente una bella sensazione perché è brutto non fidarsi di persone che si fidano di te.
Ma la verità è un altra, si fidano davvero di me? O vogliono che io mi fidi di loro?
Non potrò mai sapere la vera realtà, nessuno la sa, posso solo avere fede in ciò che credo...
Capivo la preoccupazione perché rientrare li voleva dire rischiare la vita, ma sentivo di doverlo fare e comunque se doveva succedere qualcosa sarebbe successo in ogni caso e comunque...
E mentre ero immerso nei miei pensieri ecco che sentii bussare alla porta.
Speravo tanto che non fosse Luther per farmi la predica.
Diedi il permesso per entrare:
"Mike posso parlarti? "
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