cap.6 Il rapimento

Quel giorno era particolamente piovoso, e se lo dico io, che sono figlia di una donna della pioggia, è vero.
Eravamo tutti rintanati a Fairy Tail: nessuno aveva voglia di prendere un incarico o, comunque, di uscire.
Per un po' aiutammo Nova con le sue faccende da master, poi ci stancammo e andammo a sederci su una panca.
Notando il malumore generale, a cui nessuno sembrava sottrarsi, la giovane master salì sul palco con una chitarrina e strimpellò una canzone.
Cantava piuttosto bene.
Almeno come sua madre, Mirajane.
Al termine della sua esibizione, ci chiese -Se qualcuno ha voglia di esibirsi, venga pure!- sorrise incoraggiante.
Salirono sul palco alcuni maghi a cantare ma, poverini, non avevano proprio la stoffa.
Io stavo bevendo il solito caffè mattutino, quando mio fratello Llew mi diede due gomitate nel fianco.
-Noemi! Tocca a te!-
A malavoglia, mi alzai, presi il mio inseparabile flauto traverso, e dissi a Nova -Potrei venire io?-
-Ok...-
Salii, e mi portai il mio strumento alla bocca.
Mio fratello mi alzò i pollici, incoraggiante.
Cominciai a suonare.
Sapevo che anche un paio di accordi sarebbero piaciuti, ma io volevo stenderli davvero.
Mentre suonavo una delle prime canzoni "complicate" che avevo imparato, tutti mi guardavano.
Non avevo mai suonato davanti a tanta gente.
Amavo il flauto traverso da quando ero bambina, visto che mia mamma lo suonava e mi aveva insegnato.
L'unica cosa che superava per me questo strumento era forse il caffè.
Ma sto divagando.
Appena finita la mia performance, un uomo entrò di corsa nella gilda.
-Che succede?- chiese Aki
-C'è una donna- farneticò -Gira sotto la pioggia.... e fa fuori chiunque trovi! Dice di cercare una ragazza.... una certa Fullbuster.. -
Mi sentii gelare. Una donna che porta la pioggia? Come mia mamma? E mi stava cercando? Chi è che mi conosceva?
Mi tornò in mente un nome.... Leo...
No. Non era lui. Era morto, no? Mi sentivo ancora in colpa... non potevo farci nulla.
Llew mi guardò. Pensava a ciò a cui pensavo pure io.
Sospirai.
-E va bene. Se c'è qualcuno che mi cerca, dovrei andare là, no?-
-Noemi....- mormorò Nova -sicura?-
Non risposi, ma mi avviai verso la porta.
Uscii.
Faceva freddo e l'umidità arrivava alle ossa.
-Eccola.- disse qualcuno, facendomi sobbalzare.
Mi voltai. In piedi in mezzo alla strada c'era una tizia.
-Allora sei tu....-
Non feci in tempo a dire altro, che allungò una mano e finii rinchiusa in una sfera d'acqua.
Conoscevo quell'incantesimo. Era lo stesso di mia madre, Juvia. Il water lock.
Un solo mago lo aveva spezzato:
mio padre, Gray.
-Tranquilla, non ti ucciderò- disse -Devo solo portarti dall' imperatore..-
Mentre mi divincolavo, sentii che stavo perdendo i sensi. Non riuscivo quasi a respirare... poi tutto si fece nero.
L'ultima cosa che sentii era la donna che diceva -Missione compiuta.-

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