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Con l'aiuto del suo bastone, Sunflower si fece largo tra la folla per vedere l'isola, che si avvicinava sempre di più. Lei riconobbe il luogo, era lo stesso in cui il Capitan Shadow aveva condannato all'esilio le ragazze ammutinate. Ora che Shadow non c'era più, Sunflower poteva andare a cercarle e riassumerle tra l'equipaggio. -Gettate l'ancora! Io perlustrerò l'isola con il Guercio, Jack e Liam.- I 3 si fecero avanti, mentre la ciurma gettava in mare l'ancora. Sunflower preparò una scialuppa con i suoi compagni, mentre il Guercio prendeva dei sacchi. -Non credo che qui ci siano dei tesori o delle provviste, capitano.- disse il Selvaggio. Sunflower fece calare verso il mare la scialuppa e fu la prima a salirci. -Non è detto che non ci siano, Jack il Selvaggio. Qui potrebbero esserci delle mie vecchie compagne di bordo.- spiegò lei. I compagni salirono a bordo della scialuppa e iniziarono a remare verso la spiaggia. Sunflower inspirò la brezza marina. Non vedeva l'ora di sapere cosa fosse successo alle sue "colleghe" durante il periodo dell'esilio, sperando che non fossero tutte morte.
Sunflower fu la prima a scendere dalla scialuppa e si rivolse ai 3 uomini che erano venuti con lei. -Io andrò avanti, lungo il sentiero a destra con il Guercio. Jack, tu e Liam andrete a sinistra. Se qualcuno trova qualcosa, faccia un richiamo. Ci ritroveremo qui, dove c'è la scialuppa.- disse il capitano. Il giovane mozzo si grattò la testa, spettinandosi ancora di più i capelli. -E come facciamo il richiamo, capitano?- Sunflower puntò il bastone nella sabbia e, dopo essersi messa le mani a coppa sulla bocca, improvvisò una specie di ululato. -Ecco, questo è un richiamo.- Il ragazzo sembrò ancora confuso ma il Selvaggio gli diede delle pacche sulla spalla. -Tranquillo, penso io al richiamo. Non allontaniamoci troppo, il capitano è ancora ferito.- Sunflower fece un cenno con la testa e aspettò che il Guercio fosse pronto a partire. Intanto, Liam e Jack erano già andati nella direzione opposta.
Sunflower si stancò presto, a causa della ferita, ma il Guercio fu pronto a sostenerla. Lei si appoggiò alla spalla dell'uomo e lo ringraziò. -Figurati, sono sempre a tua disposizione e non solo perchè sono il tuo primo ufficiale.- disse lui, sorridendo come poteva. Il capitano sapeva che le voleva bene come una figlia ma sperò che le cose non fossero cambiate. Era stufa di innamorarsi. Il destino dell'amore aveva scelto diversamente per lei. Tuttavia, un fruscio di fianco ai 2 riportò Sunflower alla realtà. Il Guercio la lasciò andare e tirò fuori un pugnale, mentre la ragazza alzò il bastone. Poteva anche essere ferita ma era pronta a combattere. Dai cespugli emersero un paio di ragazze, che sia il Guercio che Sunflower riconobbero. -Medusa! Marina!-
Le ragazze abbracciarono Sunflower, mentre il Guercio rimaneva a distanza. Il capitano sapeva perchè il suo primo ufficiale se ne stava in disparte. Era anche colpa sua, se le ragazze erano state condannate all'esilio. Medusa e Marina lasciarono andare Sunflower e la invitarono a unirsi a loro nel piccolo bosco alle loro spalle. Il capitano studiò le 2. Erano diverse da quando avevano camminato sulla passerella. Avevano l'aspetto un po' emaciato e inselvatichito ma i loro occhi brillavano di felicità, gioia e speranza. Persino Marina era contenta di vedere Sunflower, nonostante la rabbia del rifiuto di quest'ultima ad ammutinarsi. Il capitano si rivolse al Guercio, che ora aveva l'aria pensierosa. -Torna indietro e va ad aiutare Jack e Liam. Io starò bene con Medusa e Marina.- Il primo ufficiale annuì e se ne andò senza dire una parola, lasciando le ragazze da sole. Sunflower sentì Marina imprecare a bassa voce contro di lui.
Durante il tragitto verso l'accampamento, Sunflower raccontò alle 2 ragazze cos'era successo dopo l'ammutinamento. Medusa e Marina rimasero scioccate, quando il capitano mostrò loro la coscia ferita. -Il quartiermastro mi avrà anche ferita ma mi sono guadagnata il ruolo di capitano.- dichiarò Sunflower, quando si rimise a posto la fascia. Medusa sorrise e diede delle pacche sulla schiena della sua ex allieva, facendola barcollare. Marina sogghignò alla compagna. -Dai, lasciala stare. Dobbiamo arrivare dalle altre.- Sunflower si mise in equilibrio sul suo bastone e lo piantò a terra. -Sono tutte vive?- L'entusiasmo era così tanto che, per un momento, lei dimenticò gli insulti che le avevano detto prima dell'ammutinamento. Medusa annuì. -Abbiamo rischiato grosso ma sì, sono vive. Saranno felici di rivederti.- Marina aiutò Sunflower a raddrizzarsi. -E anche di sapere che tu sei diventata il nuovo capitano.- Sunflower sorrise, poi Marina si avvicinò di più per sussurrarle all'orecchio: -E ci dispiace per averti detto tutte quelle cose, quando ti sei rifiutata di unirti all'ammutinamento, e per non esserti mai state vicine nel momento del bisogno. Spero che tu ci possa perdonare.- Sunflower si fermò a riflettere, mentre le ragazze andavano più avanti per chiamare le altre. Il capitano non sapeva se perdonare o no gli insulti. Ma la risposta le giunse quasi subito. Non sarebbe giunta fin lì, se non avesse già perdonato le ragazze.
Sunflower si nascose sotto un cespuglio, mentre aspettava il segnale di Medusa. Dalle foglie, il capitano intravide le altre ragazze, che avevano più o meno lo stesso aspetto inselvatichito di Medusa e Marina. -C'è una sorpresa.- disse Marina. Una delle ragazze, che Sunflower ricordava che si faceva soprannominare la Volpe, rispose: -Oh, spero che non sia un altro polpo per cena. Sarebbe un miracolo cucinarlo e digerirlo.- Medusa si avvicinò al cespuglio, dove c'era Sunflower, e scostò le foglie. Il capitano si alzò debolmente, facendosi sostenere da Marina, e sorrise. Le ragazze fecero esclamazioni di felicità ed ovazioni, nel rivedere la loro vecchia compagna di bordo. Sunflower si avvicinò a tutte e le abbracciò una ad una, mormorando i loro soprannomi. -Volpe, Diavolessa, Hex, Serena, Vicky.- Quando il capitano sciolse gli abbracci, il sole stava già calando dietro l'orizzonte. Non pensava che fossero passate ore, da quando aveva ordinato ai suoi uomini di perlustrare l'isola. Doveva tornare presto sullo Squalo, altrimenti potevano andarsene senza di lei, nonostante il rango di capitano. Sunflower disse alle ragazze tutto quello che era successo, cercando di fare presto, e arrivò al dunque. -Ora che Shadow è morto, voi potete tornare sullo Squalo. Naturalmente, se non volete, non ci sono problemi ma ho bisogno di nuovi membri della ciurma. Serve un nostromo, ad esempio, e qualcuno che tenga d'occhio Albatros e gli altri mozzi.- Sunflower non aveva certo dimenticato i vecchi membri dell'equipaggio, che la tormentavano. Il nostromo e il quartiermastro potevano essere morti con l'ex capitano, ma non erano gli unici a deridere Sunflower. Anche se le acque si erano calmate, Sunflower non si fidava di quasi nessuno. Le ragazze ci pensarono su e si consultarono privatamente, poi annuirono. -Vogliamo venire con te. Vediamo se sei riuscita a migliorare le cose su quella nave.- disse Marina, che parlò a nome di tutte. Sunflower le mise una mano sulla spalla. -Vi ringrazio di cuore. E, Marina...- Ci fu un minuto di silenzio imbarazzante, rotto dai rumori della natura. -Sarai tu il mio nuovo nostromo.- Marina rimase di stucco, come se non si aspettasse la notizia, poi abbassò la testa, in segno di rispetto, e le strinse la mano. -Ne sarei onorata, capitano.- Sunflower aggrottò la fronte e sorrise, felice di aver ritrovato le sue amiche, poi le guidò alla spiaggia, dove era ancora arenata la scialuppa.
Una volta sulla spiaggia, Sunflower si guardò intorno e, non vedendo Jack, Liam e il Guercio, usò il suo richiamo. Le ragazze si scambiarono un'occhiata confusa e Sunflower si sbrigò a spiegare. -Devo fare così per richiamare i miei uomini. Sono ancora in giro per l'isola.- Medusa alzò le spalle. -Forse torneranno presto, l'isola non è così grande come sembra.- Infatti, Sunflower vide arrivare i 3. Il Selvaggio indicò le ragazze, mentre il giovane mozzo si nascose dietro l'amico. Il Guercio fece un sorrisetto. -Loro chi sono?- domandò Liam, indicando le nuove arrivate. Sunflower fece una breve presentazione delle ragazze, aggiungendo che Marina ora era il nostromo. I 3 si congratularono con Marina, la quale si limitò a fare un cenno. -Mi sentirò più a mio agio sulla nave. Non fatemi pentire di essere tornata.- disse la ragazza, che salì per prima sulla scialuppa. Tuttavia, sulla suddetta non c'era abbastanza spazio per tutti, per cui bisognava fare 2 viaggi per volta. Sunflower decise che i primi a raggiungere lo Squalo sarebbero stati lei, Marina, Medusa, Liam, Jack e la Volpe, mentre gli altri avrebbero aspettato che il capitano tornasse a prenderli. Non ci sarebbe voluto molto tempo, per la prossima ora si poteva già cenare e festeggiare le nuove arrivate, se non anche prima.
Nota dell'autrice: buongiorno ^^ finalmente mi sono ricordata di pubblicare un capitolo *rullo di tamburi*
Mi dispiaceva troppo lasciare ignoto il destino delle ragazze pirata, volevo far sapere cosa fosse successo a loro. Inizialmente, dovevano esserci solo Medusa e Marina ma, dato che abbiamo avuto abbastanza di cose drammatiche, ho deciso di reinserire tutte le altre (da qui si scoprono i loro soprannomi).
Se riesco nel weekend, pubblicherò il sesto capitolo. Buona lettura ^^
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