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Sunflower sbatté le palpebre. Tutto intorno a lei era buio e annebbiato. Le faceva male la coscia e sentiva brividi di freddo, anche se era sdraiata sulla sua amaca e avvolta da pesanti coperte morbide, incluso il mantello di Cassandra. Cos'era successo? L'ultima cosa che lei ricordava era che il quartiermastro l'aveva pugnalata alla coscia e detto addio a Cassandra e Varian. Dov'erano i ragazzi? Ce l'avevano fatta a tornare a casa? O erano ancora nel bosco? Sunflower aveva un sacco di domande e aveva bisogno di qualcuno che gliele desse. O almeno un po' di compagnia. -Guercio! Guercio, vieni qui!- Sunflower non era abituata a dare del tu al primo ufficiale né a dare ordini ma ora lei era il capitano della nave. Quindi, doveva iniziare a comportarsi come tale, anche se era ferita. Il Guercio ed una mezza dozzina di pirati scesero sottocoperta di corsa e si fermarono di fronte all'amaca di Sunflower. -Finalmente sei sveglia, capitano.- disse il Guercio, provando a sorridere. Anche se aveva ricominciato a vedere bene, Sunflower non riconobbe i nuovi arrivati ma erano gli stessi che avevano lottato contro Cassandra e i suoi amici. Un giorno, li avrebbe messi in riga. Ma non adesso. -Qualcuno mi dica cos'è successo.- ordinò lei, con una smorfia di dolore. Uno dei pirati, che era giovane, magro, biondo e con gli occhi castani, ridacchiò ma non per schernire. -Capitano, smettete di dare ordini e ascoltate il primo ufficiale.- disse questo, sistemando il cuscino sotto la testa di Sunflower. Quest'ultima, però, se lo mise sulla schiena, causandole non poco dolore. -Fai come dice il Selvaggio, capitano. Se ti muovi così, la ferita sulla coscia peggiorerà.- disse il Guercio. Il nuovo capitano sbuffò ma obbedì al suo primo ufficiale, che ne sapeva di più. L'uomo cieco da un occhio raccontò cos'era successo dalla fine della battaglia al risveglio di lei.

Sunflower rifletté su cosa le aveva appena detto il Guercio. Era rimasta svenuta per giorni ma tutti si erano dati da fare per curarle la ferita. Il capitano scostò le coperte per vedere la sua coscia e sollevò piano le fasce, rimanendo poi a bocca aperta. Il taglio era abbastanza lungo da attraversarle tutto il davanti ma, almeno, non era troppo largo. Sunflower cercò di rimanere ottimista. Non era morta dissanguata, come credeva. Provò a toccarsi la ferita ma finì per sibilare. "Dio mio, che male!" Sunflower rimise a posto le bende ma lo fece male e la ferita prese aria fredda. Il Guercio le mise le mani sulla spalla. -Hai fatto bene a togliere le bende, ora deve rimanere all'aria aperta. Pizzicherà ma è la cosa giusta da fare.- Subito dopo, il primo ufficiale chiamò una donna al suo fianco, che si fece avanti. Era sull'età del Guercio ma, al contrario di lui, vedeva bene da entrambi gli occhi, che erano verde chiaro, e una vecchia cicatrice le attraversava il collo, non la bocca. Si tirò indietro i corti capelli grigio scuro e fissò il capitano, come se la stesse studiando. Sunflower si sentì a disagio. -Lei è Vivian, la Leonessa. E' stata lei a guidarci su come curarti. Ora si occuperà personalmente di te, dato che stai già guarendo.- spiegò il Guercio. Sunflower non rispose, aveva altre domande da fare. -Cosa dobbiamo fare ora, capitano?- chiese uno dei pirati, nascosto dietro il Selvaggio. Sunflower lo squadrò, mentre la Leonessa prese le bende insanguinate. -Tu chi sei?- domandò il capitano. Il Selvaggio mandò avanti il pirata, prendendolo per la maglia, cosicché Sunflower poté vederlo meglio. Era anche più giovane del Selvaggio, infatti dimostrava 16 anni, aveva i capelli neri spettinati, lunghi fino alle spalle, i suoi occhi grigi brillavano di timore e imbarazzo. Sembrava una versione maschile e più giovane di Sunflower. -Sono il nuovo mozzo. Mi chiamo Liam ma d'ora in poi io sarò il Feroce.- Tutti i pirati risero alla dichiarazione del sedicenne, tranne Sunflower e la Leonessa. Quel ragazzo non aveva per niente l'aria da feroce, anzi, ma al capitano piaceva. Per cui ebbe un'idea. -Non appena sarò guarita, ti insegnerò a essere un vero pirata. Tuttavia, ora dovete fare quello che vi dice il Guercio. Io adesso voglio solo essere lasciata in pace.- disse il capitano. I pirati smisero di ridere e guardarono il Guercio, che ricambiò con un'occhiataccia. -Tornate al lavoro! Per ora rimaniamo fermi. Niente arrembaggi o ricerche di tesori nascosti, finché il capitano non si sarà completamente ripreso.- ordinò il primo ufficiale. Sunflower gli sorrise, poi il Guercio appoggiò delicatamente la mano sulla guancia di lei. -Guarisci presto.- disse lui e subito dopo se ne andò. Sunflower sospirò e aspettò che la Leonessa tornasse con qualcosa per aiutare a guarire. "Odio la convalescenza."

Nota dell'autrice: salve, ragazzi ^^ ora si entra davvero nella storia con il primo capitolo, che non è un flashback, al contrario del prologo.

Questa parte è ambientata pochi giorni dopo che Sunflower, ferita gravemente, dice addio a Cassandra e Varian e qui fa conoscenza di alcuni pirati, che erano stati arruolati prima che lei si ribellasse al vecchio capitano. 

Come al solito, pubblico anche i disegni di alcune parti della storia, anche se in questo caso è come se venisse da una "scena tagliata" (sì, mi invento pure le scene tagliate🤣🤣). Ho pensato che in un momento di maggiore sconforto, ad esempio il momento in cui Sunflower quasi non può muoversi da dove sta, lei strofina il viso sul mantello di Cassandra per ricordarla. Ve l'ho detto mille volte che sono un'inguaribile romanticona 😜😉

Martedì o mercoledì pubblicherò il capitolo 2. A presto e buona lettura ^^

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