Lo Stregatto osservava il terribile gesto del Bianconiglio, era una vista che non lo divertiva, però non ci poteva fare niente, se no la gara non sarebbe andata avanti. Il Bianconiglio si stava sfogando sulla povera ragazzina, che, con il corpo ricoperto di profondi tagli, non poteva fare altro che subire. Il mostro aveva ammazzato pure la sua guida, che cercava disperatamente di salvarla. Quando il coniglio ebbe finito, ormai era ricoperto di un rosso cremisi, che lo rendeva ancora più inquietante. Lo Stregatto si avvicinò subito dopo che finì, abbassò lo sguardo e incominciò a cantare una canzone triste. La canzone attirava i candidati come topi, che appena arrivavano iniziavano a cantare con lo Stregatto. Davanti a loro c'era una visione che sarebbe rimasta per sempre incisa nei loro occhi. Il corpo di Elizabeth era davanti a loro, piena di profondissimi tagli, con una gamba staccata e un occhio fuori dall'orbita. Aveva diversi pezzi di carne appesi e i suoi vestiti erano completamente distrutti, non servivano più a coprire niente, era spoglia di qualsiasi cosa: di vestiti, di dignità, di amore, di vita. Stare tutti lì uniti, ricordava che poteva essere chiunque altro e questo li rendeva ancora più triste. Il solito portale portò via il corpo della ragazza e della sua guida. I ragazzi finirono di cantare e iniziarono o a piangere o ad arrabbiarsi.
-Questo non è il Paese delle Meraviglie...- disse Kensha.
-Hai ragione...- disse lo Stregatto, per poi sparire come aveva fatto il suo sorriso prima.

La sedicesima Alice ha perso.