52.Hurt

Per maggior parte della gente andare a lavorare è stancante ma se lavori in un campo che ti interessa molto non ti rende cosi tanto stanco. Altri perdono il lavoro e altri ne trovo un'altro. Maggior parte della gente è disoccupata  ed entrano in uno stato di depressione perché non hanno più un significato della loro vita che li renda utili. Io oggi sono contenta di avere un lavoro,un lavoro che mi piace,che mi renda utile ad a dare sorrisi alle persone tramite i libri che sotto scrivo anche se vorrei scriverne uno anch'io. Scrivere fa parte di me fin da quando ero piccola mentre vedevo mio padre intento a sistemare la libreria io mi metto a scrivere nei miei diari storie che nessuno potrà mai avere la opportunità di leggere ma che per almeno sono state scritte.  

E passato un mese e Lucas e Gaia sono in Austrlia per il trasloco. A quanto pare si trasferiranno li visto che Lucas ha avuto una grande offerta per "Dolce Gabbana" e Gaia ha ottenuto lavoro come avvocato ma lavorerà a casa per la gravidanza. Per quanto riguarda noi qui a Los Angeles viviamo la nostra vita di sempre. Mio padre ha abbandonato la Mondadori a Milano venendo ad abitare qui con noi per stare vicino sia a me che ad Emily e Rydel e Elligthon rimarranno all'appartamento in cui abitiamo ancora visto che non abbiamo ancora trovato casa.

Mi preparo per una normale giornata di lavoro mettendomi un vestito corto fino alle ginocchia  a fantasia con dei fiori che sbocciano sul petto che ha la forma del petto a cuore e sulla gonna ed come trucco un rossetto rosso. Esco dal bagno e Ross si alza dal letto rimanendo con un occhio aperto e i capelli che gli ricadono sulla fronte con addosso solo le lenzuola che lo copre.

'Vai già a lavoro?'

'Si ho un'importante convegno oggi' Dico mettendomi i sandali con il tacco e mi avvicino dandogli un bacio che lui ricambia approfondendolo posando una mano tra i miei capelli. 'Il rossetto ti dona Lynch' Rido vedendolo sporco di rossetto e lui mi sorride.

'Questo perché una bellissima bionda mi ha baciato' 

'La bellissima bionda ora deve andare bellissimo biondino' Rido e lo riempio di baci. 

'Va bene comunque è davvero opportuno che tuo padre stia con noi anche nella casa nuova?'

'Ross..al momento mio padre ha perso tutto con il divorzio con mia madre e non voglio lasciarlo in mezzo alla strada'

'Certo anche io farei cosi ma e pur sempre casa nostra certo ci aiuta con Emily ma..'

'Quando troverà un lavoro e avrà una casa se ne andrà non capisco quale sia il tuo problema? Dormirà nella stanza che faremo per Lucas'

'Non ho nessun problema con vivere insieme a tuo padre solo che...rimanere solo con lui un po si che mi da problemi.' 

'Ma come se andate d'accordo' 

'Ma io mi sento a disagio con lui'

'Benvenuto nel mondo dei esseri umani tesoro mio'dico posando le mani sulle sue guance dandogli un bacio a stampo e lui mi guarda male. 

'Ah..ah ..ah'

'Vado se no Ariel mi fa restare in ufficio tardi e non voglio perché stasera vorrei preparati una cena..dovrei dirti una cosa'Lui alza lo sguardo e mi guarda con un punto di interrogativo mentre si infila la maglia. 'Quindi ti troverò a casa?'

'Eh..si' 

'Sei cosi di buon umore come mai?'

'Beh..vado a lavorare no?'Sorrido guardandolo e lo riempio di baci.

'E anche troppi baci..'

'MM..Ross ti aspetterà una serata di sesso sfrenato quindi pensa solo a questo'

'Allora..vai subito a lavorare' Dice guardandomi imbambolato e io rido uscendo di casa. Prendo la macchina ed esco andando all'ufficio ed entro salutando tutti i miei colleghi entrando nell'ufficio. 

 Io amo lavorare qui....ansi mi correggo amavo.  

Dyaln's Pov
Finalmente mi hanno datto gli arresti domiciliari e posso uscire da questo inferno. Non posso ancora credici che quel deficiente di quel biondino abbia avuto fortuna. Stavolta però mireró in alto andrò a fare quello che dovevo fare fin dal principio. Prendo la pistola del poliziotto che sta dormendo per fare la guardia e la metto in tasca nascondendola sotto la mia felpa e nel frattempo che aspetto che mi chiamino mi alleno con la box. Mi avvicino sul sacco con la foto del biondino che tanto oddio e lo riempio pieno di pugni. Mi ha rovinato la vita,Mi ha tolto la mia ragazza,Il mio futuro,Il lavoro e adesso anche mia figlia. Oggi sarà il giorno tanto glorioso dove finalmente io Dylan O'Brien avrò vendeta.

Dopo qualche ora dopo che mi sono fatto la barba mi chiamano e firmo dei documenti per poter uscire e confermare gli arresti domiciliari.

'Grazie'

'A mai più O'brien' Mi dice il poliziotto e io gli faccio un sorriso dandogli una pacca sulla spalla uscendo. Riprendo il mio cellulare in possesso e con il gps localizza dove si trova Stefania e dopo 3 minuti ecco che mi trovo l'indirizzo. Si trova all'ufficio Avon di Los Angeles circa 2 ore e mezza lontano da Beacon Hills. Perfetto. Lynch preparati.

Stef's Pov.
'Nono non ci credo! Non é possibile' Rydel e difronte a me nella mia scrivania e io le sorrido facendo cenno di si.

'Giá!'

'Ma era proprio impossibile!'

'Lo so!! Ma a quanto pare esistono dei miracoli per davvero' Rydel rimane in silenzio e poi ride per gioia abbracciandomi forte.' Ahhhh. Congratulazioni!'

'Ok'Dico ridendo insieme a lei e si stacca dall'abbraccio guardandomi agitata. 

'Oddio gli e lo dirai? Cioè lui lo sa?'

'Noo..l'ho saputo stamattina anche se sembrava di aver intuito che c'è qualcosa di strano. Ma gli e lo dirò stasera a cena ed Emily uscirà con mio padre al cinema e tu ed Elligton siete fuori perciò avremo casa solo per noi e sarà li il momento che gli e lo dirò.Come va tra te ed Elligton?'

'Oh..bene anche se lui adesso frequenta un'amica e io non dovrei essere gelosa no''

'Assolutamente no'

'E INVECE SI!'

'E..invece si..ma dai Rydel Elligthon non ti farebbe mai del male'

'Elligton no ma le altre si. Questo mondo è circondato da sanguisughe dette gatte morte che ti rubano il ragazzo ogni volta che sei lontano o ti giri un secondo.'

'Ah non esagerare guarda me e Ross. Un tempo sarei molto gelosa perché mi nasconde qualcosa ma adesso sono del tutto calma'

'E certo con questa grandiosa notizia'

'Già'Il suo telefono squilla e lei guardo sia il cellulare e poi me. 

'E lui!'

'No mio fratello diglielo adesso ti prego!'

'Ma che sei impazzita?! Non è una notizia che si dovrebbe dare per telefono e tu rimani in silenzio'

'Ovvio deve essere qualcosa che devi dirgli tu. Magari gli dico di passare qui da te a pranzo cosi sarà una botta e via e siamo tutti felici'

'Ahh..Rydel. Eh..ok si digli di venire qui ma non fargli notare che sei cosi tanto felice'

'Non se ne accorgerà io sono sempre felice' Rido scuotendo la testa e lei se ne va chiudendo la porta lasciandomi fare un respiro sedendomi sulla scrivania. Mi guardo intorno e apro la borsa estraendo il test che ho riguardato stamattina in bagno almeno 3 volte..e per convenienza ne ho fatti anche 4 nel sapere se era vero o no e tutti e quattro davano segno di positività. Sono incinta. Metto apposto il test dentro la borsa e inizio a lavorare. Stavolta non ho nessun libro da sotto scrivere perciò mi dedico a scrivere qualcosa di mio e alla lettura di vecchi documenti che dovrei buttare ma se vengono arricchiti verranno rimessi in editoria.  Sento qualcuno che bussa alla porta e dico un leggero 'Avanti' che per fortuna è stato sentito. 

'Oh,lavori qui. Nella tua scrivania? Che è successo?'

'Dai Ariel'Rido ed effettivamente ha ragione ad reagire cosi ho sempre lavorato a casa da quando Roberto si è fatto vivo ma adesso che non gli do cosi tanta confidenza ho deciso di ritornarci  e in più mi mancava lavorare qui in ufficio non che non mi piace stare a casa insieme alla mia Emily ma un po di distacco da casa ci vuole. 'Ti prometto che starò almeno 5 volte alla settimana presente qui in studio'

'Va bene. Sbrigati a finire di scrivere quel manoscritto perché fra un po inizia il convegno'

'Ah..all'ora di pranzo'

'Si lo sai che mangiamo li'

'Va bene....finisco e arrivo' Lei chiude la porta e poggio il documento che stavo leggendo dentro ad un cassetto e mando un messaggio a Ross dicendo di non venire per pranzo. Mi alzo prendendo la mia borsa con in mano il cellulare e mi avvio verso la sala convegni. 

Dylan's Pov.

'Mi scusi mi può dire dove posso trovare  l'ufficio Avon?'

'Ah si trova più dritto e giri a destra'

'Grazie mille'Faccio un sorriso ad una signorina che attraversa la strada e guido più avanti. Sono le 2.30 di pomeriggio e so che quel biondino è proprio li. Quindi sarà una passeggiata eliminarli entrambi cosi potrò tenere la custodia di mia figlia. Trovo parcheggio ed esco dalla macchina nascondendo di più con la felpa la pistola che tengo in tasca dietro ai jeans. Entro dentro l'ufficio e mi guardo intorno è davvero grande ci saranno almeno tre piani. Vedo una ragazza vestita per bene con un cartellino sul vestito e mi avvicino a lei per delle informazioni. 'Mi scusi sa dov'è posso trovare la signorina Gilbert?'

'Mi scusi ma deve aspettare il suo turno'Dice infastidita salendo l'ascensore. Mi guardo attorno e giro avviandomi verso un corridoio e trovo un'altra ragazza che sta vicino alla fotocopiatrice. 'Mi scusi signorina'

'Avvocatessa che c'è?!'Dice sbuffando girandosi verso di me.

'Può dirmi dove si trova la sala convegni?

'Ehm..no' Lei si gira dandomi una spallata e io la prendo per il braccio stringendolo. 'Mi puoi dire dov'è? Credo di essermi perso'Lei toglie la presa e sbuffa di nuovo.

'Signore sono occupata adesso non è che lavorano soltanto i grandi artisti qui dentro! Trovi una segretaria e lo chieda a lei'  Lei si gira e prendo la pistola. 

'Signora' Lei come previsto si gira chiedendomi un'altra volta 

'Che c'è?!' E la sparo dritto sulla fronte facendola cadere a terra con una marea di sangue allontanandomi dalla sala avviandomi in altri piani. 

'Ma che diavolo sta succeden..'Lancio un'altro colpo alla signora di prima che aveva preso l'ascensore e faccio mezzo sorriso prendendo l'ascensore avviandomi verso il primo piano. Gilbert e Lynch sarete insieme morti lo stesso giorno. 

Ross's Pov.

Mentre aspetto Stef che esce dalla sala convegni intanto sono dentro il suo studio scrivendo una canzone sul mio quaderno. L'umore di Stef stamattina mi h dato tanta ansia nel sapere cosa le sia successo. Di sicuro qualche promozione al lavoro o è riuscita a scrivere il tanto libro che stava scrivendo fin dal liceo. Sento due rumori di spari che mi fanno cadere la penna a terra e mi alzo subito pensando a Stef. 'Stef!!' Esco dall'ufficio e corro aprendo la porta della sala dei convegni. Con mia grande fortuna scopro che è ancora li e che lo sparo non era li..e che inoltre ho interrotto una riunione importante di lavoro. Bravo Lynch. Ora mi sgrido anche come mi dovrebbe sgridare lei. 

'Ehm..scusate..ho..'

'Ross..era fuori stai tranquillo puoi lasciarci finire?'Mi dice a denti stretti guardandomi seria Stef e io faccio cenno si. 

'Pff..ovvio..scusatemi se ho interrotto...comunque sono il suo ragazzo'dico guardando i tre uomini che guardano la mia Stef e in quel momento lei posa una mano sulla faccia scuotendola. 

'Ross può lasciarci?'Mi domanda stavolta il suo capo Ariel ed io esco stando fuori dalla porta ma a quanto pare non sono l'unico che si è accorto dei spari visto che all'ingresso ci sono dei segretari che si guardano intorno. Dalla porta del convegno esce fuori Ariel e mi guarda come per dire di starmene al mio posto per poi andarsene. Contemporaneamente mi giro e vedo Stef uscire dalla sala. 

'Avete finito?'

'Non avevamo manco iniziato per colpa tua'

'Mia'! Ho sentito due spari forti e sono sicurissimo che non proviene da fuori ed ovvio che mi preoccupo per te'

'Ma io sto bene Ross' 

'Si e infatti verrai con me adesso a casa cosi staremo con Emily e tuo padre e li allora saró certo che starai al sicuro'

 'Ross non posso abbandonare una riunione e poi mio padre verrà qui con Emily fra un'oretta perciò potresti raggiungerli e io ritornerò a casa quando finirà il convegno'

'ma abbiamo una cena'

'Lo so e vedrò di farcela subito'

'No io resto qui'

'Ah..Ross' Lui mi guarda tenendo le braccia incrociate e faccio un respiro. 

'Stef qui c'è sicuramente un uomo armato e non ho nessuna intenzione di lasciarti sola'

'Ma Ariel è scesa per quel motivo cosi controlla arresterà il terrorista e finiremo di lavorare' 

'Avviso tuo padre di non venire con Emily comunque'

'Si ma stai tranquillo'

'Come posso stare tranquillo se qui c'è un criminale?! Come fai starne tu?!?!' 

'Amore potrebbe essere anche uno scherzo di qualcuno non andare subito nel panico ok?'

'Andiamo nel tuo ufficio cosi avviso tuo padre'

'E ti calmi'

'Ok' Scuote la testa e mi prende per mano entrando insieme nel suo ufficio. 

Dylan's Pov.

Dentro all'ascensore entra una signora alta con i capelli scuri a caschetto vestita in modo elegante disperata e mi guarda. Sono incapucciato e tengo la pistola nascosta in tasca e lei non sembra darne occhio e sposta lo sguardo. 

'A che piano va?'

'Ehm...non ne sono del tutto sicuro ma cerco la sala convegni' 

'Si trova al secondo piano nella ala est dopo gli uffici ma non sembri un'avvocato'

'No..cerco solo una amica si chiama Stephanie  Gilbert' Lei mi squadra e poi ritorna a guardarmi negli occhi. 'Quindi dove dovrei andare?'

'Deve attraversare le stanze degli uffici dei nostri editori e a sinistra trova la sala convegni e difronte c'è il suo studio' 

'Grazie'Dico guardandola e lei mi fa un sorrisetto.

'Di niente'Esce arrivando al suo piano e quando l'ascensore si chiude guardo quante pallottole mi sono rimaste. Ok è arrivata l'ora. 

Stef's Pov.

'Ah..' a quanto pare Ross aveva ragione c'è un criminale in giro nell'ufficio. Ariel mi ha appena mandato un messaggio che siamo in isolamento. 

'Cosa c'è?'

'Ariel mi ha detto che siamo in isolamento'

'Cazzo te l'avevo detto' 

'Non credevo fosse vero'

'Meno male che ho avvisato tuo padre di non venire e sopratutto che me non me ne sono andato via' Faccio un respiro e faccio cenno di si avvicinandomi a lui abbracciandolo forte. 

'Stai tranquilla siamo al sicuro qui chiusi nel tuo ufficio e visto che non c'è ne possiamo andare potremo cenare qui con quello che hai'

'Ossia niente'dico facendo un sorriso

'Oh...beh faremo dieta'

'Cosa mi dovevi dire di cosi tanto importante?'

'Ah...te lo dirò quando tutto questo sarà finito'

'Ok' 

:::

'Ma quanto ci mettono per arrestare un criminale?'

'Probabilmente starà nascosto da qualche parte questo posto e cosi grande che neanche dei bambini che giocano a nascondino si potrebbero trovare'

'Già..' Lui si alza e lo guardo strano. 'Che fai?'

'Vado a vedere a che punto stanno tu stai qui'

'No non se ne parla nemmeno io non ti lascio andare solo nei corridoi dell'ufficio con un criminale con in mano una pistola' 

'E io non ti farò venire con me' Sentiamo delle urla e io mi accovaccio nel suo petto impaurita da ciò che sta succedendo. 'Non te ne andare ti prego'

'No non lo farò'

'Ho paura'

'N..non devi ci sono io qui con te e non permetterò a nessuno che ti faccia del male'Lui mi posa un bacio sulla fronte stringendomi forte e sentiamo la porta bussare e entrambi alziamo lo sguardo. 'Non..dire niente'mi sussurra mentre le mie lacrime scendono. Mi girò e mi alzo subito vomitando sul cestino. Ovviamente essendo incinta è l'intera settimana che non faccio altro.

'So che siete li dentro!'Mi giro guardando Ross ed entrambi capiamo chi è. 

'Dylan ..'dico insieme a lui. 

'Aprite questa porta. Lynch apri questa cazzo di porta.' 

'Lascia fare a me tu resta qui'

'N..no'

'Stef!'

'Ti farà del male'

'SSh me la caverò' Lui si alza e prima che se ne va e gli do un bacio. 'Starò attento'

'Si..'Lui mi fa un sorriso ed esce dalla porta.

'Cosa vuoi O'Brien?'Domanda Ross fuori dalla porta mentre rimango piegata per i forti crampi per via delle nausee. 

'Quello che ho dovuto fare fin dall'inizio' Dice e sento un silenzio che mi mette ancora di più paura. 

'S..so che sei ferito ma non credi che reagire sempre con la violenza sia cosi brutto? Insomma cosa direbbe Emily se ti vede adesso?'

'Di certo penserebbe che un uomo sta puntando la pistola a suo padre quando in realtà non è cosi e il padre che sta puntando la pistola a chi gli ha rubato il posto' Mi alzo mantenendomi con la porta e l'apro guardando Dylan che punta la pistola a Ross. 

'Oh mio dio'

'Dylan'

'STAI ZITTO non voglio sentirti. Non sei tu il padre sono IO SUO PADRE. Sono io quello che dovrebbe stare al tuo posto. Sono io che dovrei proteggere Stefania e sono io quello che dovrebbe renderla felice'

'Ma l'hai distrutta e l'hai quasi uccisa perciò lascia stare'

'Infatti non sono qui per lei. Ma per te' Mi avvicino piano ai due vengo fermata da Ariel che mi tiene per il braccio.

'Che cosa fai?'Mi sussurra

'Non..non posso stare ferma a guardare e lui...non posso'

'Stefania devi andartene da qui'

'No io non lo lascio qui'

'Senti lo so cosa provi. Vuoi vendicarti e credi che una volta eliminandomi tutto ritornerà come prima ma ti sbagli lei non ti amerà mai come ama me. Lei non ti ama ma ti considerava come un fratello e ti voleva tanto bene lascia che tutto questo vada via alle tue spalle e vivi un'altra vita ora che sei libero. Fallo per lei...fallo per Emily tua figlia' Faccio un respiro guardando sia Ross che Dylan e lui sembra abbassare la pistola. Ross sospira. 

'Ross..'Lui si gira mentre lo chiamo e in quel momento Dylan gli punta la pistola. E in un attimo tutto si rallenta. Ross che urla sentendo lo sparo guardandomi per poi girarsi verso di lui. Lo sguardo di Dylan pieno di odio io che mi accascio a terra con le ginocchia mantenendomi da Ariel e il corpo di Ross a terra. 

Leggevo in libreria di mio padre,fingevo di scrivere nella macchina da scrivere le storie che un giorno avrei pubblicato e mi immaginavo la mia vita piena di autografi e interviste riguardo ai mie personaggi del libro. Ma la vita non è andata come speravo..anche un'ambiente che sogni per tutta la vita scopri che può trasformarsi un sogno crudele.

'Noooo Ross!' 

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