1. Los Angeles.
La suoneria della mia sveglia interrompe il mio stupendo sogno in cui Dylan ed io siamo in una casa con un grande giardino e due cuccioli di labrador bianco e nero che corrono per prendere l'osso che Dylan ha lanciato mentre io sono in cucina a cucinare il suo pasto preferito,ossia,risotto con i funghi e filetto di pollo con salsa dei funghi. Apro gli occhi togliendo "La Da Dee" di Cody Simpson. Mugolo,alzandomi dal letto della mia stanza e mi avvio verso il bagno lavandomi la faccia con l'acqua ghiacciata in modo che mi svegli e non penso al mio sogno. Mi sciacquo i capelli e mi lavo i denti e poi mi vesto mettendomi una saccatina bianca e dei pantaloncini baege con i disegni dei fiori ricamati sulla pelle del pantalone e i miei adorati sandali bianchi con il tacco di legno che mi sembrano adatti per questa giornata di sole caldo. Mi asciugo i capelli e arriccio le punte,di essi, in modo che ogni riccio coincida con l'altro lasciandoli cadere altezza di metà del mio seno e infine mi metto la collana che mi ha regalato di mia madre con una chiave e un cuoricino e gli orecchini a pendenti di pizzo bianco che mi ha regalato Dylan per il mio compleanno. Ok ,direi che adesso sono pronta.
Guardo per l'ultima volta la mia stanza e chiudo lo porta scendendo le scale sorridente.
"Good Morning Family" .
"Oh,ecco la nostra futura dottoressa americana"disse mia madre abbracciandomi. "Ti voglio bene tesoro."
"Anch'io mamma e non devi preoccuparti con me ci saranno Lucas e Dylan"
"Spero che almeno ad Los Angeles trovi un'amica"
Alzo gli occhi al cielo ascoltando le prediche che fa mia madre sul fatto che frequento più amici amici maschi che amiche femmine.Sono sempre stata cosi fin dal elementari. Secondo i miei insegnati ero cosi brava con gli studi che tutte le mie compagne mi invidiavano tutte. Scusatemi se ho la media del 9 in tutte le materie allora. Io e Lucas ci conosciamo fin dalla scuola materna ed è stato adottato da una famiglia italiana ma le sue origini sono americane e forse anche per questo che è stato scelto insieme a me alla Bacon Hills per continuare i nostri studi. Mia madre quando ha scoperto la notizia che una volta diplomata avevo una borsa di studio a Los Angeles ha strillato come una matta insieme a me per poi crollare a piangere per il fatto che Los Angeles è molto lontana dall'Italia. Dylan,invece,non frequenterà la Bacon Hills insieme a me e Lucas per colpa della sua media del 7 ma raggiungerà il prossimo semestre in L.A perché è stato scelto come capitano a Lacrosse un gioco che americano che si gioca anche nella mia scuola.
"...allora mi stai ascoltando?"
"Cosa?"
"Stephanie!."
"Scusa mamma stavo pensando alla scuola e anche al fatto che sono in ritardo perché fra un po ci viene a prendere la mamma di Lucas in aereo porto."
"E se qualcuno mi ascoltasse in questo momento,avrebbe, capito che le viene a prendere Dylan da casa per salutarti li."
"D..davvero?"dico emozionata.
"Si..diciamo che ho convinto tuo padre ad aiutarti a salutarlo"
"Sei mitica!"dissi abbracciandola forte.
"Lo so ma prima devi andare a trovare tuo padre dal lavoro se no si offende perché non lo hai salutato prima di partire"
"Non partirei mai senza salutare papà"
"E Meno male."
Saluto mia madre con un bacio sulla guancia e prendo il mio zaino con l'ultima valigia con il portatile,l'alimentatore sia del telefono che del portatile,i miei trucchi,dei indumenti per cambiarmi durante il viaggio se li il tempo cambia e qualche libro da leggere durante il volo. Vi direte ma tutto questo è poco? Beh,si ma le mie altre cose sono già al college nella mia stanza perché dopo essermi iscritta sono andata insieme a mia madre a guardarlo ed è MAGNIFICO. Peccato che Lucas sia nell'altro dormitorio visto che sono femminili e maschili. Spero almeno che trovi una compagna di stanza simpatica e sopratutto amante della musica. Esco di casa andando a piedi nell'ufficio di mio padre che si trovava a 2 passi da casa mia. Lui, fa l'editore della Mondadori e diciamo che con i libri ho un buono sconto.
Apro la porta della libreria salutando cordialmente i clienti che stanno uscendo e vado infondo alla cassa trovando mio padre al pc.
"Le pagine della nostra vita resta sempre il miglior libro di Nicholas Sparks che abbia mai letto". Mio padre si gira con la sedia e mi fa un sorriso poggiando il libro nella sua scrivania e si alza per abbracciarmi. "Ah,la mia bambina." Lui stringe la presa e io allento le mie braccia deboli che non riescono a lasciarlo andare via. "Ciao papà."
"Stai già partendo?"
"No,manca esattamente un'ora alla partenza"
"In ora può succedere qualsiasi cosa."
"Lo so..anche i minuti e i secondi sono essenziali ma qui parliamo di una cosa importante papà. Domani sarà in una scuola prestigiosa di Los Angeles."
"Lo so...ma tu ricordalo sempre che un minuto o per fino 60 secondi sono molto importanti nella vita di essere umano specialmente nelle scelte che si fanno con il cuore."
"Ok. Ti aiuto con gli ultimi codici da portare nel computer?"
"Ma saranno almeno 6 scaffali."
"In due si lavora più veloci"
"Va bene."
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"E questo è l'ultimo. visto papà sono passati 20 minuti e c'è l'abbiamo fatta!"dissi entusiasta.
"Si ma fra 40 dovrai essere in aereo porto pronta a prendere il volo."
"Vi verrò a trovare a Natale ve lo prometto"dissi abbracciandolo forte per l'ultima volta in questa giornata. "E io e tua madre ti riempiremo di chiamate fino a sfinirti." Ed è vero lo fanno tutt'ora quando esco con Dylan da sola. "Dai adesso vai ti sta aspettando fuori dall'entrata da non so quanto". Spalanco gli occhi guardando mio padre e poi la porta in cui si travede Dylan che ha le mani in tasca che cammina avanti e indietro. "Papà non potevi dirmelo prima!"
"Ehi,volevo passare un po di tempo con la mia bambina prima che lei partisse tanto lui c'è l'ha del tempo per vederti" . Scuoto la testa e lo saluto dandogli un bacio sulla guancia prendendo le mie cose e mi avvio verso l'uscita della libreria da Dylan.
"Amore."dissi lanciando le mie braccia intorno al suo collo e appoggiando la mia testa sulla sua. Dylan indossa una camicia a quadri blu e nera,dei pantaloni di jeans scuri e sotto la camicia una maglietta marrone. Ha i capelli neri alzati e gli occhi marroni a mandorla. E' il ragazzo perfetto.
"Ciao amore...siamo liberi dallo sguardo di tuo padre?"disse guardandosi intorno. Si è anche impaurito di mio padre perché ancora non ha digerito la nostra storia che dura da 2 anni.
"Si, ma siamo in ritardo all'aereo porto"
"Ok andiamo".
Saliamo nella sua macchina che mi conduce all'aereo porto di Milano e ci fermiamo nel parcheggio.
"Bene...sei arrivata"
"Si è mancano esattamente 20 minuti dalla partenza adesso."
"Se non ti conoscerei in 2 anni non direi che adesso stai tremando dalla paura e che sei agitata"
"Lo sono."Le sue fossette sono cosi adorabili mentre sorride e mi accarezza la guancia lasciandomi un bacio a stampo. "Andrà tutto bene amore mio e noi due ci rivedremo presto"
"Non vedo l'ora...mi dispiace solo che non sei riuscito ad avere lo stesso dormitorio con Lucas."
"E della vostra scuola non posso parteciparne se non sono uno studente e poi troverò casa vedrai"
"Casa?! e come farai con i mutuo se non hai nessun lavoro?"
"E ti sbagli inizierò il mio stage come apprendista il primo semestre."
"Wuao...tesoro sono felice per te."dissi abbracciandolo forte.
"E quindi..stai tranquilla che appena trovo casa tu verrai con me"
"Co..con.con te?"
"Si."
Il mio sogno si sta realizzando!!. Mi avvicino a lui per dargli un bacio ma un rumore nel vetro della macchina ci interrompe e quel rumore è Lucas che bussa nel vetro della macchina.
"Mi dispiace interrompere la vostra fusione ma noi dovremmo andare sai come è c'è un volo che ci aspetta. Senza rancori O'Brien?"
"Senza rancore Hood..".
Faccio un sorriso a Dylan mentre esco dalla sua macchina e prendo il mio zaino e la mia valigia mi giro un'altra volta verso il suo furgoncino e lo saluto con la mano e lui contra cambia sorridendo. ''Forza su andiamo!". Lucas mi prende per il braccio e mi costringe ad entrare dentro l'aereo porto. L'aereo porto è molto grande, è di due piani, e anche un po affollato per via delle persone che vanno e vengono. Difronte a noi c'è una coppia che si sta dicendo addio con un bacio. Io nonostante sia fidanzata con Dylan non ho mai capito cosa sia davvero l'amore...forse perché quello nei libri e nei film non si trova ma guardandomi intorno ci sono alcune persone lo hanno già trovato.
"No..non mi dire che starai per fare un pianto isterico vedendo quella coppietta perché ti manca già Dylan."
"No. Ansi so che Dylan lo vedrò presto anche se mi mancherà."
"Perché non tutte le coppie non sono come voi due? Sembrate non molto sdolcinati"
"Perché sia io che Dylan non ne abbiamo bisogno."
Una persona nell'auto parlante ci informa che il nostro volo sta per atterrare ciò vuol dire che dovrò salutare L'italia adesso. Mi mancherà questo posto..aiutare mio padre in libreria specialmente leggere i libri senza nessun costo,mi mancherà mia madre e la sua cucina..i suoi abbracci e i suoi consigli che mi hanno sempre dato forza. Mi mancheranno le passeggiate con Dylan e la prima volta che si detti 'ti amo.'
"Ania l'aereo non può aspettare te." Mi distoglie dai miei pensieri Lucas che è già entrato e lo raggiungo salendo i gradini ed entrare dentro la piccola porta dell'aereo affrettandomi di prendermi il posto vicino alla finestra prima di lui.
"Non è giusto."
"Ehi sai che amo fare foto alle nuvole."
"Ma volevo farlo anch'io."
"Vuol dire che ci faremo un selfie."
"E che mi dovrai far scegliere che film vedere ora."
"Anche dopo...vorrei continuare a finire il mio libro e nel frattempo ascolto un po di musica". Prendo il mio ipod mettendo le cuffie e dal mio zaino esco la coppia di 'Cinquanta Sfumature di Grigio' e come al solito Lucas mi guarda disgustato. "Mi piace la loro storia non del sesso estremo che fanno i protagonisti!"
"Sisi dicono tutte cosi."
Veramente è vero ansi le oche cose che sapevo del sesso le ho imparate leggendo questo e After che è un'altro libro stupendo scritto da Anna Tood. Vorrei tanto incontrarla. Di questi due libri mi piace il fatto che non parlano sempre d'amore...cioè parla delle loro storie d'amore ma leggendo ti fa capire come realmente può capitare una storia d'amore nella realtà. Certo io a differenza di Anastasia e di Tessa non avrei perdonato nessuno dei due. Anche se alla fine si è rilevato che sia Cristian che Hardin sono cambiati per il loro amore. Forse è questo vorrei...un'amore che cambia due persone in meglio. Ma l'amore nella realtà è davvero cosi?. Inizio a leggere l'inizio del libro per la 15essima volta mentre ascolto 'Love me Like you Do' la colonna sonora del film che a dire il vero adoro da impazzire. Chissà se la mia vita a Los Angeles mi farà cambiare idea..di certo s se andrò a vivere con Dylan.
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U.S.A P.M 7.20
"Ania svegliati." Sento Lucas che mi toglie la cuffietta dall'orecchio e mi stropiccio l'occhio destro. Mi sono addormentata arrivando al capitolo in cui Ana e Cristian parlano del contratto. Spengo l'ipod e mi alzo mettendo apposto il libro dentro il mio zaino e il mio ipod.
"Siamo arrivati?".
"Si ora ci tocca a noleggiare un'auto per andare alla scuola di Los Angeles."
"Credi che c'è la facciamo perchè qui sono le sette di sera mentre in Italia sono le quattro di pomeriggio."
"Si se non ci fermiamo ad ogni angolo a parlare"
"Come siamo seri"dico sbuffando mettendomi il mio zaino e scendiamo. Per fortuna siamo i primi ad arrivare per noleggiare l'auto ciò vuol dire che non dovremmo fare nessuna fila e non faremo tardi nei nostri reciproci dormitori. Anche perché fare il ritardo proprio il primo giorno ci prenderanno di mira a vita. Mentre entriamo in una vecchia panda Lucas guida veloce e non so più dove mantenermi visto che il manico di sopra nel mio posto è inesistente (?).
"E poi sarei io quella che ha paura di arrivare in ritardo."
"Di certo non vorrei avere un'incontro avvicinato con il preside oggi..sai che domani inizierò le mie ricerche." Lo guardo e poggio la mia mano sul suo ginocchio. "Sta tranquillo...troverai tuo padre e se tua madre ti aveva lasciato una lettera con le indicazioni del tuo padre biologico sono sicura che lo troverai."
"E se non mi volesse? Insomma chi vuole un figlio nerd che ama recitare."
"Non parlare in questo modo! Avrà avuto anche lui le sue ragioni...forse neanche lui sapeva di avere un figlio."
"Può...può darsi..mia madre era già malata quando avevo 1 anno stando al racconto dei miei genitori adottivi e all'orfanotrofio non ero l'unico bambino che è nato lo stesso giorno."
"Sai quanti bambini nascono nel stesso giorno nello stesso ospedale."
"Si,lo so ma io sono convinto...che c'era qualcun'altro insieme a me."
"Secondo me invece e solo una tua intuizione non devi essere spaventato siamo a Los Angeles nella città in qui sei nato e ci sono io con te sempre.".Lui mi fa un sorriso e continua a guidare arrivando al giardino del collage dove c'è una grande insegna con la scritta 'BACON HILLS' e il cancello si apre.
"Mi sento come se entrassimo con la macchina volante ad Harwoorgs"dissi tutto d'un fiato guardando il cancello che si aperto e lui mi guarda strano. "Che c'è? Vedi che non leggo solamente libri erotici.".
"Ma Hary Potter è anche un film."
"Ho un padre che è il custode di una libreria in mensa è ovvio che abbia letto tutti i libri più belli che hanno avuto audienz"
"Ok,calma entriamo."
"Si."
Lucas parcheggia la macchina nel parcheggio della scuola e scendiamo prendendo le nostre due valige. Appena entri ci sono gli armadietti grigi che finiscono fino al bagno comunale. Bagno comunale?!. Mi sento male..
"Dimmi che ad ogni stanza c'è un bagno."
"Ehm..no. C'è solo un cucinino e il letto con la scrivania ma lo dovevi sapere che è stata cambiato quest'estate."
"Quando ero venuta io a Giugno c'era il bagno in camera mia!."
"Stai tranquilla di sicuro ci daranno una chiave per ogni vasca non credo che qui lascino entrare nei bagni comunali due alunni di sesso diverso."
"Si..hai ragione magari in alcune stanze c'è il bagno e in altre no."
Lui scoppia a ridere e mi canticchia che sono una fifona. Scusami tanto se sono cosi fiduciosa verso il mio ragazzo che gli ho promesso che non avrei mai visto un'altro ragazzo. La cosa bella del mio rapporto con Dylan e che non siamo stati mai gelosi l'uno dell'altro entrambi ci fidiamo. E poi non guarderei altri ragazzi..ho occhi solo per lui.
"Ok,smettila.". Prendo le due chiavi del mio armadietto e della mia stanza e saluto Lucas con la mano dicendogli di vederlo domani mattina alle lezioni. Eh si..ora sono una studentessa di Bacon Hiils.
Il numero della mia stanza è 29 e per cercarla non so quanto ci ho messo ma alla fine infondo a destra vedo il piccolo numero nella porta difronte a delle scale. Bene ho il dormitorio con affianco delle scale ciò vuol dire che sentiremo sempre persone che salgono e scendono per non parlare delle feste. Non andrò mai e poi mai a delle confraternite se sono proprio come quelle che fanno nel libro di After nella confraternita di Hardin e spero,anche, di non avere una compagna di stanza uguale a Steph se no davvero potrei cambiare scuola anche se desidero molto fare parte di questa. Scuoto la testa lasciando stare i miei stupidi paragoni con i libri che parlano di tennager come me e apro la porta della stanza con la chiave. In primo patto vedo delle lenzuola rosa e un'armadio pieno di vestiti e tacchi. Bene..almeno so che non si parla di una ragazza Dark o emo.
"Oh,ciaoo. Tu dovresti essere Stephanie? Ti posso chiamare Steph?"
"Eh..ciaoo..non in realtà mi chiamo Stefania ma visto che siamo in America il mio nome cambia con Stephanie ma non piace."
"Ah,sei italiana?"
"Si..tu come ti chiami?"dico chiudendo la porta poggiando la mia valigia affianco al mio comodino con tutte le altre.
"Oh,che sbadata scusa io sono Rydel Lynch". Disse porgendomi la mano e io la stringo. "Piacere mio." .
"Non ti dispiace se ho cambiato un po qualcosina nella stanza? Sai quel marrone era davvero una violazione illegale." Rido e mi accorgo che ha ragione e che è anche simpatica scoprendo che anche lei come me non ha mai avuto amiche e ha più amicizie con maschi.
"E strano che una come te non faccia amicizia con delle ragazze."
"Non che non faccia amicizia per carità ne ho delle amiche solo che non le considero tali perché sono delle stronze."
"Ti capisco...anche le mie compagne lo erano pensa che sono cui con il mio amico"
"Anche tu?! Wuaoo anch'io si chiama Elligthon"
"Il mio invece Lucas"dico ridendo
"E come mai hai scelto di venire qui invece di stare in un collage italiano?"
"Perché voglio lavorare in campo medico in cui ho studiato i inglese e vorrei pubblicare qualche libro"
"Wuaoo. Io invece farò la stilista"
Parliamo un po di cosa abbiamo in comune e scopro che è figlia unica,ama la musica hip pop oltre alla moda,suona la tastiera e ama cucinare.
"Allora non è un problema se cucinerai prima tu..anche perchè l'uniche cose so fare al massimo sono un uovo fritto e la pasta carbonare"
"Pasta carbonara che cose'è?"
"Giusto sono in America"dico ad alta voce ridendo. Per un'attimo mi ero completamente dimenticata che me ne sono andata in italia e pure stavo parlando in inglese. "Facciamo che te la cucino un giorno."
"Va bene ora è il momento di cambiarsi domani mattina abbiamo lezione alle 8.00"
"Ma sono solo le otto di sera qui non fate niente la domenica sera?"
"Beh pensavo fossi stanca non ti credevo una che va alle feste"
"Io e il mio fidanzato qualche volta andiamo nei pab il sabato e la domenica sera e vado lo stesso a lezione perchè c'è ne andiamo prima delle undici."
"Allora ci sto ti porto alla confraternita qua vicino"
Oh no confraternite no.
"E se andassimo...in una discoteca?"
"E uguale per me ansi sai che c'è avviso anche Elligton e i suoi amici tu puoi anche invitare il tuo amico."
"Va bene."
::::::
Indosso una gonna corta fino alle ginocchia bianca e una canotta con le frange corta fino all'ombelico. Si lo so se c'erano mio padre e Dylan a quest'ora sarei ancora a guardare l'armadio cosa mettermi come felpa ma per fortuna non ci sono. Rydel dopo 3 tentativi di suppliche finisce di trucc"Sisiarmi e apro gli occhi guardandomi nello specchio. Il trucco non è pesante come me lo immaginavo la base dell'ombretto bianco con l'eyeliner sia sopra che sotto l'occhio e il mascara.
"Ti piace?"
"E' stupendo grazie Rydel."
"Chiamami Delly e cosi che mi chiamano i miei genitori"
"Delly..è un bel nome i miei invece mi chiamano Ania"
"Allora io ti chiamerò Ania"disse sorridente.
Lei indossa un vestito giallo canarino con una giacchetta sulle spalle dello stesso colore e di scarpe indossa delle ballerine come le mie. Ora che ci penso dovrei mettermi anch'io una giacca guardo le mie robe dall'armadio che avevo già preparato insieme a mia madre e prendo una giacca di pelle nera.
"Wuao ragazza tu hai stile"
"Grazie..diciamo che guardo anche un po di riviste di moda interessano sopratutto al mio amico Lucas"
"Ah si?"
"Sisi."
"Non vedo l'ora di conoscerlo allora."
Prendiamo le nostre borse mettendoci la chiave della stanza e il telefono e poi usciamo scontrandoci con Lucas e un ragazzo che arriva al cancello da un'altra direzione che ha i capelli castani credo sia Elligton.
"Ania non ci crederai ma ho stanza tutta per me solo nei weekend perchè il mio compagno di stanza a volte dorme fuori."
"Wuao bello io invece come ti ho già detto ho una simpaticissima compagna di stanza è lei".Indico Rydel che parla con Ell che puro casa indica me e scoppiamo a ridere. "Piacere Stefania o Stephanie ma puoi chiamarmi Ania"dico ridendo.
"Non capisco il tuo lungo nome perciò ti chiamerò il quel modo. Piacere Elligton ma tu puoi chiamarmi Ell."
"E io sono Lucas e uso solo questo nome"
"Poverino" Disse Rydel ridendo. "Piacere Rydel"
"Ok,dove volete andare?"
"Io sono curioso di vedere la confraternita qui vicino." Mi giro guardando Lucas e lo guardo male. "Che c'è?". Oh lo sai benissimo cosa c'è.
"Li ci sono solamente ragazzi che fumano e bevono e magari fanno giochi del tipo obbligo e verità."
"Come in Italia nei pub non mi dire che hai paura di ubriacarti senza Dylan"
"Non è vero!"
Non ho mai bevuto ma se consideriamo lo spumante forse si.
"Dai Ania sarà divertente e poi non è detto che incontreremo gruppetti del genere nelle confraternite ci sono anche gruppetti che si divertano realmente senza il fumo e altro."
"E va bene..."
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