incubi

Selene si trovava in una stanza interamente buia, le mani legate dietro alla sedia su cui era seduta che sanguinavano. Ad un tratto qualcuno dietro di lei accese la luce, Selene si divincolava per girarsi e capire chi si nascondesse alle sue spalle. Ad un tratto una figura incappucciata si mise dinnanzi a lei.
"Spaventata sorellina?" Disse la sagoma mentre si toglieva il cappuccio del mantello che portava per nascondersi. Selene riuscì ad intravedere il viso di sua sorella Allison prima che ella prendesse un pugnale e lo lanciasse dritto verso il suo cuore. Dopo questo, il nulla.

Quando si svegliò, Selene notò accanto a se due persone, Michael e Charlotte.

"Tranquilla, era solo un incubo" le disse la ragazza con fare rassicurante.

Selene non parlò, si rigirò nel letto e si mise seduta sopra ad esso.
Stava ansimando, si mise la mano sul cuore per cercare di calmarsi.

"Vuoi raccontarcelo?" Disse Micheal. Selene scosse la testa, non aveva alcuna intenzione di parlare delle sue cose personali a due perfetti sconosciuti.

"Selene dovresti venire con me" aggiunse il ragazzo tenendo la testa bassa.

"Si okay" rispose lei ancora scoinvolta.

Salutò Charlotte che le mimò con le labbra un in bocca al lupo e poi se ne andò silenziosamente dalla stanza.
Durante il tragitto da percorrere per arrivare alla stanza in cui avrebbe avuto il primo colloquio con Michael incrociò molti degli psicologi del Willard. Tutti loro la guardavano con freddezza e paura, in particolare uno che Selene non aveva mai visto, un ragazzo moro dagli occhi verdi che appena la vide scappò via il più velocemente possibile.

Micheal si fermò dinnanzi a una porta di legno, dopo poco la aprì e entrò di fretta. Selene lo seguì senza fiatare.

All'interno della stanza vi era un tavolo lungo color acciaio e due sedie alle estrmità. Michael ne prese una e la mise accanto all'altra. Si sedette. La ragazza esitò un po' ma poi fece come il suo tutore.

"Allora Selene, vuoi parlarmi di qualcosa in particolare?" Chiese cautamente il ragazzo. Ella ci pensò su ma poi si decidette a parlare dell'incubo che aveva fatto la notte precedente.

"Sta notte ho fatto un incubo, c'era mia sorella e..." Esitò e iniziò a guardarsi intorno. La stanza era buia, illuminata dalla sola luce artificiale della lampada. La ragazza dovette strizzare gli occhi per riuscire a mettere bene a fuoco il viso di Michael.
Continuò "Ricordo solo che aveva un mantello, se lo tolse e mi lanciò il pugnale che teneva in mano dritto al cuore" mentre pronunciava le ultime parole la sua voce si affievolì e i suoi occhi luccicarono. La ragazza se li stropicciò un po' per poi concentrare la sua attenzione sugli occhi blu mare di Michael.

Lui le mise una mano sulla spalla per consolarla ma la ritrasse subito e dalla sua bocca uscirono solo alcuni colpi di tosse.

Il ragazzo iniziò a scrivere sul block notes che teneva appoggiato sulla gamba destra.

Dopo una lunga mattinata Selene fu congedata e le venne dato il permesso di tornare nella sua stanza.

Trovò Charlotte sdraiata sul pavimento intenta a fissare il soffitto sopra di lei. Indossava la solita tuta grigia che portava anche Selene.

"Com'è andata?" Chiese Charlotte non appena si accorse della sua presenza.

"Bene" si limitò a rispondere la ragazza.

Selene si avvicinò alla finestra e si sporse a guardare fuori. Iniziò a pensare e a vagare tra i ricordi. Rammentò il primo compleanno della sorellina Allison ed ebbe un breve flasback.

Selene e tutta la sua famiglia erano seduti in salotto, lei accanto alla sua amata Allison. Mentre quest ultima apriva i regali, la Selene di quindici anni prima giocava con i suoi capelli dorati.
In fine Allison prese in mano un foglio di carta e Selene si mise a leggerglielo.
Cara Allison, ormai hai un anno, vorrei dirti che qualsiasi cosa succederà noi non ci separeremo mai. Ci sarò sempre per te.
Auguri sorellina
                                                           Selene

La piccola abbracciò sua sorella maggiore mentre sorrideva, la sua gioia in quel momento era infinita.

Selene si risvegliò dal flashback, pensò a quanto avrebbe voluto poter rispettare quella promessa di quindici anni prima e si maledisse mentalmente.



















SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti, fatemi sapere se la storia vi piace o no tramite voti o stelline. Grazie mille a tutti

Ila

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top