in Jungkook

𝐏𝐑𝐈𝐌𝐀

La musica rimbombava in ogni angolo del locale, piccolo, pieno di ragazzi che si strusciavano come chiazze sinuose di colori che dipendevano dalle luci sparate su di loro e Jungkook non era neanche più sicuro di ciò che lo circondava. Il posto stretto in cui era confinato da un cerchio di persone e il palco dove il suo ragazzo si stava sfrenando a cantare musica rock per la distesa di giovani di fronte a lui.

Era stato qualche giorno fa, che si erano finalmente messi insieme. Stavano passeggiando al parco e si stavano raccontando le più semplici e tenere situazioni passate giusto per scoprire il sorriso dell'altro quanto fosse carino. Jungkook aveva scoperto che Woosung fosse bellissimo in un maglione e jeans sobri, sembrava un cucciolo che, la prima sera che l'aveva visto, era oscurato dalla sua voce estremamente sensuale. E gli piaceva tantissimo. Quando gli aveva stretto la mano il suo cuore era accelerato più veloce del modo in cui, di sorpresa, Woosung si era trascinato di fronte a lui.

Ad occhi chiusi, Jungkook aveva sentito le sue guance riposare in un tocco morbido che l'aveva fatto arrossire visibilmente. Poi, le labbra e il suo stomaco che si attorcigliava in una piacevole presa. Pregava non smettesse ma, aprire gli occhi e diventare il ragazzo di Woosung con un tenero sì, beh, gli aveva dato la possibilità di baciarlo ancora quante volte desiderava.

Non se lo aspettava, ma anche in un momento come quello.

Proprio mentre finiva uno spettacolare acuto, e il suo amico che aveva conosciuto di sfuggita attirava l'attenzione con uno spettacolare acuto, Woosung allontana il microfono e si piega, sinuoso.

Le sue dita raggiungono il mento sorpreso di Jungkook al bordo del pubblico e lo tira in avanti. Lo guarda per un attimo con gli occhi luccicanti, che brillano di emozione, di positività, dell'adrenalina bollente che scorreva fino alla punta dei piedi.

Poi, lo bacia.

Lí davanti a tutti, in un giro di applausi, davanti agli occhi lussuriosi di chi vuole essere al posto di uno dei due, o di entrambi con qualcun altro, di chi è romantico o trova quel bacio sensuale.

Beh, è il più sexy mai dato, e considerando che le persone che ha baciato sono tre, tolti Taehyung e Yoongi, è abbastanza.

Lo lascia con uno schiocco che la musica copre, e Jungkook non cade solo perché la folla maschera il suo barcollare.
È contento, euforico, finalmente Woosung è suo di fronte a tutti.

Proprio quando le luci si spengono per un breve stacco, Il moro sente vibrare nei jeans scuri il cellulare. È una chiamata da Jimin e-

Cazzo.

Alza lo sguardo e vorrebbe rispondere, ma è ripartito tutto. Le luci, la musica, le grida e gli occhi del suo fidanzato.

Getta uno sguardo allo schermo che di colpo torna buio, ma sapendo dove fosse l'amico quella sera sa che è, di regola, importante.

Sta provando a non pensarci, ma ora sul gruppo chat del loro gruppo c'è allegata una posizione.
E un semplice messaggio di Jimin stesso.

Vi prego.

Così cerca di guardare Woosung. Ma lui è immerso nella canzone che sta cantando e l'adrenalina che gli corre nelle vene.

Jungkook la conosce e così poi distoglie lo sguardo per paura che non riesca ad andarsene nel vedere lo sguardo della sua nuova fiamma dispiaciuto, forse confuso.

L'aria è ghiacciata fuori ma lui prosegue impettito. La posizione di Jimin dista sette minuti da lì.

─────•~❉᯽❉~•─────

Ed è un vecchio parco giochi buio e abbandonato con l'altalena che cigola, la figura del suo amico dalla chioma arancione su un cavalluccio a molla e tre o quattro ragazzi che si drogavano in fondo.

Vicino al volto basso di Jimin ci sono già Seokjin, a quanto pare, e tutti gli altri. Sembra mancare solo Taehyung che però arriva subito dietro di lui, dandogli una pacca sulla spalla.

"Che succede?" Sussurra piano.

"Non lo so."

"Sta piangendo?" Ma stavolta Jungkook non ha tempo di rispondergli perché sono già vicini al povero Jimin.

Si blocca, di fronte al suo amico fermo su quel gioco che non lo diverte. Non stava piangendo ma ha gli occhi lucidi, la mano di Hoseok nei folti capelli e un'espressione amareggiata.

"Che succede?" chiede con calma una voce che non è Jungkook, troppo fermo a guardare l'altro. "Non eri con Hyunjin?"

Jimin solleva lo sguardo con una lentezza straziante.

"Ho scoperto una cosa che non dovevo" farfuglia e se non ci fosse così tanto silenzio nessuno lo avrebbe sentito.

Con un sospiro, Yoongi si abbassa e poggia le lunghe dita affusolate sulle ginocchia dell'amico. "Pesca, la prima volta non è perfetta per nessuno..." Mormora e ha quel tono che cela il fastidio di aver mollato chissà cosa per un discorso così banale ma che doveva fare in quanto suo amico. Jimin sembra notarlo.

"Lo so," sbotta stizzito. "Ma non l'ho fatto."

Jungkook si chiede se questa storia del sesso e Jimin finirà (o inizierà).

"E allora cosa?"

Jimin si alza e volta verso Namjoon con occhi imbronciati, ma una fiamma pericolosa che non si spegne alle mani in tasca di uno scocciato hyung.

"Allora? Allora andava tutto bene fin quando non ci siamo spogliati e, hyung, indovina cosa? Ho scoperto che non è Hyunjin, ma Hyun-yee. Sorpresa!"

Nel silenzio che cala di fronte a lui Jimin si volta, facendo qualche passo e mostrando loro le sue spalle. Sembrano tremare per il nervosismo.

Jungkook vuole abbracciarlo ma si blocca, metabolizzando le parole che il giovane dalla chioma colorata ha detto (urlato).

"il... il tuo ragazzo è una ragazza?" È Seokjin, sconvolto, a dare voce a qualsiasi pensiero stia passando per la testa di ognuno. Okay il corpo minuto, okay la voce tenera che avevano addolcito il loro Jimin facendolo innamorare ma... "Sei sicuro?"

Jimin si volta e annuisce e ha gli occhi lucidi. Forse si vergogna.

"Come... Come hai fatto a non accorgertene?" Hoseok non riesce a zittire Namjoon ma in effetti ha ragione.
Stavano insieme da sei mesi, come...?

"N-Non lo so. Ci siamo messi insieme dall'inverno, tutta roba pesante, non si è mai spogliato... come potevo sospettarlo?"

Jungkook si volta a guardare l'amico al suo fianco. In effetti, se per assurdo Taehyung accanto a lui stesse indossando un binder, lui potrebbe notarlo? Al buio, o di giorno, come avrebbe potuto capire una cosa del genere? Era davvero impossibile? O era Jimin troppo distratto?

Taehyung sembra notare lo sguardo pensieroso su di lui e rimprovera il più piccolo con un'occhiataccia. Poi si fa avanti e abbraccia Jimin, lasciando poggi la testa sul suo petto. Lo nasconde in un certo senso dal modo in cui il resto di loro si guardano, confusi, perplessi, ancora in balia di una spiacevole sorpresa.

Sembra abbastanza irreale come cosa.

Assomiglia ad una stupida storiella. Ma Jimin era rimasto a singhiozzare silenzioso sul petto dell'amico e quello non era uno stupido scherzo.

A Jungkook gli si stringe il cuore per questo si fa più vicino e avvolge i due in un forte abbraccio. Questo non crea mica un abbraccio di gruppo, ma un risolino da parte di Yoongi, forse rassegnato, forse con una punta vera di allegria.

"Dai Jimin. Ce ne andiamo a bere qualcosa, okay? È ancora presto, infondo."

─────•~❉᯽❉~•─────

Non era stata una buona idea.

(Neanche quella di lasciare il locale di Woosung visto che aveva dovuto spiegargli tramite messaggi il motivo -una scusa- per cui era scomparso proprio nel clue della sua esibizione.)

Forse Jimin aveva pensato che questo potesse essere un buon motivo per ubriacarsi fino a non capire neanche quante dita avesse su una singola mano.
Il suo cellulare, in mano di Jungkook, continuava a ricevere messaggi su messaggi, e immaginava fosse di un fidanzato, scoperta come una dimenticata lei, preoccupato di aver perso tutto.

Jungkook gli avrebbe risposto (doveva usare il maschile, no?), ma invece aveva entrambe le mani occupate.

A tenere la testa di Park Jimin.
Per evitare che cadesse nel gabinetto insieme a qualsiasi cosa stesse vomitando.

"Non posso crederci." Fa Yoongi, braccia incrociate allo stipite della porta. 
"Gli hai messo due fottute dita in gola."

Ha un'aria stanca ma placida, non è arrabbiato. Forse solo rassegnato al fatto che se non bloccano gli altri di là finirà anche lui a costringere la gola di qualcuno a rimettere il troppo alcol nelle vene.

"Già."

"Io non lo farei mai."

"Gesù Jimin, hai finito?"
Ma il ragazzo dai capelli arancione protesta. Si fa all'indietro e di colpo si allontana dalla tazza su cui aveva poggiato le mani, si rannicchia contro il muro di quel pub un po' squallido un po' sopra la media di quelli che hanno visitato e chiude gli occhi.

Jungkook si alza dopo qualche secondo che non da cenni di volersi svuotare ancora.

"Perché lo hai fatto?"

"È mio amico."

"Io non l'avrei mai fatto." Ripete il più grande, guardando l'amico superarlo e sciacquarsi le mani consumando quasi tutto il sapone del locale.
"Per nessuno di voi", specifica.

"Tu hai un cuore più piccolo. È proporzionato no?"

Lo sente mandarlo in posti poco desiderabili e ridacchia.
Si sistema meglio allo specchio, addrizza uno dei pendenti che si era girato su se stesso sotto il suo lobo e sfila il proprio cellulare.

-Scusa Hyungie. Sono dovuto andare via. Un mio amico non si sente troppo bene.

-Tu stai bene?

-Sí, certo. Tu?
-Il concerto?

-Senza di te non troppo emozionante. Spero di poter recuperare.
-Sabato prossimo?

-sono tutto tuo.

-Anche magari... dopo?

-Solo se mi offri qualcosa di buono. :)

"Dovremmo andare dagli altri, Yoongi."
Si sentiva già meglio ora che aveva risolto con Woosung e, finalmente, poteva dedicarsi del tutto, ed ancora una volta, al suo amico in crisi. Proprio quando si volta, Taehyung entra nel bagno con aria sparata, una risata che muore nel momento in cui nota il suo amico rannicchiato sul pavimento. Gli occhi di Jungkook sono preoccupati a loro volta, ma sono inchiodati al giovane di fronte a lui. (Non nota Yoongi storcere il naso).

"Cos'ha?"

"È ubriaco." Spiega ovvio il più grande.

"Anche io." Butta fuori Taehyung. Poi ride di colpo. "Anche io!"
Si avvicina e barcollante all'amico e crolla accanto a lui, l'odore gli fa storcere il naso ma non allontanare.

"Lo abbiamo notato Tae. Gli altri dove sono?"

"Ah ecco!" Si risveglia e sorride col suo modo di fare un po' squadrato, e una mano si poggia sulla coscia del suo amico a sfogare lì la sua eccitazione. "Sono un po' brilli. Hoseok ha baciato Seokjin!" Strilla emozionato.
Jimin gli rifila una gomitata nello stomaco, nascondendo la testa contro sua stessa spalla.

Jungkook sbatte confuso le palpebre, poi si volta verso Yoongi come ad assicurarsi che tutto quello fosse effettivamente reale. Quello però rimane immobile, fermo con la stessa identica espressione di qualche minuto fa.
Se l'era immaginato?

"Che hai detto, Tae?"

"Hobi ha baciato Jin." Si massaggia il fianco e tira gli occhi al cielo, prima che di nuovo sul suo viso spunti quel sorrisetto quadrato e gli occhi brillano, emozione ed alcol insieme. Tiene la voce più bassa ma stavolta anche Jimin sembra sorpreso, nonostante non si muova nemmeno di un millimetro.

"Di colpo?"

"Mhmh."

"E Jin?"

"E Jin l'ha scansato. Ma si vedeva Hobi hyung fosse ubriaco quindi l'ha semplicemente abbracciato. Ora lo riaccompagna a casa."

"Namjoon?" E Jungkook è grato che tutte queste domande le stia facendo Yoongi perché la sua lingua sembra troppo pesante e le parole sono incollate alla gola.

"Se n'è andato credo." E il più grande annuisce, una mano fra i capelli.
Schiude le labbra come se volesse dire qualcosa, una giustifica, ma ci rinuncia, ed esce senza dire neanche un misero 'vado a cercarlo.'

Jungkook tiene lo sguardo basso, poi di soppiatto guarda Taehyung ancora lì a terra.
Jimin non apre neanche gli occhi e questo permette al più piccolo di storcere le labbra, ma Taehyung nel suo stato di ebrezza gli mima di non dire nulla.

Loro non sono stati scoperti. 

Se solo sapessero che anche Namjoon e Yoongi stesso nascondevano la stessa identica cosa, probabilmente avrebbero tutti quanti riso.

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