0.3 Vuoi essere mio? (🔶)

Non appena varcarono la soglia della grande Villa che troneggiava nell'isola, il vampiro prese in braccio suo marito che rise di gusto.

"È proprio necessario?"

Chiese il corvino non appena entrarono in casa.

"Sono un inguaribile tradizionalista"

Lo rimise a terra lasciando che si guardasse intorno, senza ignorare il cipiglio di meraviglia che comparve sul viso del suo sposo, prima che quest'ultimo si girasse verso di lui avvicinandosi lentamente.

"Ma noi non siamo una coppia tradizionale"

Sorrise baciandogli il collo, Edward amava il fatto che Jake fosse un po' più basso di lui, anche se notevolmente più massiccio.

"Vuoi dare un occhiata in giro?"

Chiese al licantropo che sorrise e annuì, il vampiro lo lasciò solo uscendo dalla villa, lasciando che Jacob si ambientasse.

La casa era magnifica, non aveva mai visto un ambiente più lussuoso in tutta la sua vita, l'aveva girata tutta, mancava solo una camera, e appena ne varcò la soglia sorrise nel vedere un magnifico letto a baldacchino, accarezzo le morbide tende in seta bianca, e si chiese come sarebbe stato fare l'amore con Edward su quel letto, come avrebbe fatto qualsiasi coppia di neo-sposi.

Ma loro non erano una coppia normale e Jake questo lo sapeva bene, e lo accettava, nonostante fosse un po' malinconico all'idea che su quel letto, probabilmente, ci avrebbe dormito solo lui.

Alzò lo sguardo non appena sentì il rumore dei passi del marito, Edward si mordeva il labbro mentre lo guardava, e questo lo fece arrossire, il vampiro posò le valige e si avvicinò al licantropo abbracciandolo.

"Sei stanco?"

Jacob si limitò a scuotere la testa.

"Ti va una nuotata?"

"Così da aumentare le mia puzza da cane bagnato?"

Il corvino provò a scherzarci sù, nonostante l'argomento lo ferisse parecchio. Il vampiro ridacchiò scuotendo la testa divertito.

"A me piace il tuo odore- Il licantropo alzò un sopracciglio trattenendo le risate- ok magari non profumi di rose, ma questo non mi impedisce di amarti sempre di più"

"Va bene, dammi solo un paio di minuti"

Il vampiro annuì sorridendo e si diresse verso la porta finestra che dava direttamente sulla spiaggia, la aprì dirigendosi verso il mare.

Jacob corse verso il bagno, e si ritrovò a chiamare l'ultima persona che fino a quel pomeriggio, pensava avesse potuto aiutarlo, Alice.

"Pronto?"

Disse la voce squillante della mora, dall'altro capo del telefono.

"Che cazzo devo farci con questa roba?"

Chiese il licantropo spazientito, quando vide all'interno di una delle sue valige vari flaconi contenenti un liquido rosso.

"È facile, ti ci devi lavare"

"Alice...questo non è sangue, vero?"

Chiese smuovendo uno dei flaconi.

"Solo al settanta percento, il resto è sapone"

"Non mi sembra una buona idea se l'odore del sangue lo condizionasse troppo? Non voglio diventare cibo per vampiri"

La discussione si prostrò per le lunghe, alla fine la vampira lo convinse ad usare quegli strani prodotti.

La puzza che emanavano era disgustosa ma se così fosse riuscito a mascherare il suo odore era pronto a farlo.

Quando uscì dalla doccia controllò se nella borsa che Alice gli aveva preparato, ci fosse qualcos'altro che potesse essergli davvero utile.

Trovò delle strisce depilatorie, che non avrebbe mai usato di questo ne era certo, una bottiglietta di lubrificante che, doveva ammetterlo, aveva una sua potenziale utilità, e in fondo trovò dell'intimo femminile e uno strano oggetto a forma di uovo che vibrava.

"Ma che cazzo...che dovrei farmene di queste cose?"

Sbuffò esasperato e si disse che avrebbe buttato quegli oggetti il giorno dopo, trovò anche un pacchetto di preservativi decisamente troppo piccoli per chiunque e sull'etichetta un post-it con su scritto "nel caso ti venisse voglia di invertire le posizioni -Bella" sbuffò infastidito e si appuntò di far vedere a Bella le sue grazie appena fossero tornati a casa.

Si guardò allo specchio togliendosi l'asciugamano dalla vita, si era sempre trovato bello, non poteva negarlo, ma quella sera la pressione di non essere abbastanza lo stava distruggendo.

Sospirò allacciandosi nuovamente l'asciugamano in vita, e corse a lavarsi i denti, una, due, tre, dieci, quindici volte, era certo che gli sarebbero cadute le gengive per tutto il dentifricio che aveva usato.

Si avviò verso la spiaggia, fermandosi alla riva, non aveva pensato che in acqua l'odore di quello strano bagnoschiuma per vampiri si sarebbe perso, sospirò rassegnato, lasciando cadere l'unico velo che copriva la sua nudità, e si immerse, non poteva di certo deludere suo marito.

Nuotò fino ad arrivargli a fianco mantenendosi a debita distanza, si limitò a cercare la sua mano in acqua e ad accarezzarla facendo sorridere il castano.

"Alice...sempre la solita"

Il licantropo abbassò lo sguardo, imbarazzato, voleva solo rendere quella situazione più piacevole per il vampiro.

Si ritrovò fra le braccia di quest'ultimo stretto al suo petto mentre sentiva il castano lasciargli dolci e delicati baci sul collo, sulle spalle, sulla mascella fino ad arrivare alle labbra.

"Non voglio che tu cambi niente di te, io ti amo così come sei e amo anche il tuo odore"

Il licantropo sorrise raggiante, era la prima volta che gli dichiarava così apertamente i suoi sentimenti, si avventò sulle sue labbra, baciandolo con foga lasciando scorrere le mani ovunque sul suo corpo.

Come si ritrovarono distesi su quel maestoso letto a baldacchino, non lo sapevano neanche loro, ma andava bene così, con Jacob a stringere le gambe intorno alla schiena del vampiro spingendo sempre più velocemente il proprio bacino contro quello del marito, facendo sfiorare i loro membri ormai eretti. 

Erano entrambi inesperti, nessuno dei due avrebbe mai pensato di ritrovarsi in quella situazione, ma la vita è imprevedibile, e adesso si ritrovavano lì a mangiarsi le labbra a suon di baci, a cercarsi, a stringersi, a conoscersi.

In quel momento Jacob pensò a quando fosse bello non essere più nel branco, se Sam avesse potuto spiare i suoi pensieri in quel momento, sarebbe stata la fine.

"Davvero stai pensando a Sam mentre stiamo per fare l'amore?"

Disse tra le risate il vampiro, cosa che fece arrossire, non poco, il corvino che borbottò qualcosa di simile ad un "non entrare nella mia testa"una mossa sbagliata di cui il castano non tardò ad approfittarsi.

Il vampiro gli riservò uno dei suoi migliori ghigni maliziosi, prima di tornare a baciargli il collo, il corvino si irrigidì immediatamente non appena percepì i denti del castano percorrergli la giugulare.

"Non ho intenzione di ucciderti Jacob"

Sbuffò il vampiro, indispettito, mordicchiandogli il collo, succhiando ogni tanto, e lasciando dei lievi segni violacei.

"S-scusa colpa dell'istinto"

Tentò di giustificarsi Jacob in un ansito, si leccò le labbra alzando leggermente il ginocchio e andando a strusciare la gamba contro l'erezione del vampiro.

Erano fermi da qualche minuto a baciarsi, era calato un leggero alone di imbarazzo tra i due, non sapevano dove mettere le mani, era tutto così nuovo per loro.

Nonostante tutto Jacob chiamò a se tutto il suo coraggio e, con una leggera riluttanza, accarezzò l'erezione del vampiro, entrambi ansimarono, il Castano per la piacevole sensazione che gli procurava la calda mano di Jake, e il licantropo per il forte contrasto di temperatura.

Il vampiro iniziò a spingersi contro la mano del compagno, che tentava di soddisfarlo il più possibile.

Ben presto Jake si ritrovò le labbra occupate da tre delle dita del castano, cercava di lubrificarle il più possibile, avrebbe fatto male e questo Jacob lo sapeva benissimo, ed era preparato al dolore, che cosa mai poteva essere la prima volta in confronto a una guerra?

Ululò di dolore non appena la prima falange si fece spazio dentro di lui, e trattenne a fatica le lacrime stringendo gli occhi il più possibile.

"Ora passa piccolo non preoccuparti"

Cercò di confortarlo il castano baciandolo ovunque, il vampiro si abbassò e prese in bocca l'intera erezione del corvino nella speranza di alleviare il dolore che gli stavano procurando le sue dita, nel tentativo di allargare il più possibile la sua apertura, non necessitando di riprendere aria il castano riuscì presto a trasformare le urla di dolore del licantropo in gemiti di piacere, lentamente affondò un secondo e un terzo dito in lui iniziando a sforbiciare e arricciare le falangi cercando di toccare i suoi punti sensibili.

Quando arrivò il momento di entrare in lui, il vampiro lo baciò con passione in maniera rude e scoordinata, non sapendo bene come fare, si limitò a violare il suo orifizio in un colpo solo, facendo urlare, e piangere, il povero licantropo che avrebbe dato di tutto pur di trovarsi dinanzi ai volturi anziché lì.

"Levalo! Leva quel coso ti prego Edward spostati!"

Ma il vampiro neanche lo ascoltava, stava boccheggiando non riusciva a fare altro se non stringere i fianchi del corvino, si sentiva così maledettamente stretto e caldo, si spinse nelle sue carni lentamente per farlo abituare.

Faceva male, tanto male ed Edward cercò di distrarlo dal dolore prendendo in mano il suo membro, masturbandolo lentamente.

Baciò le sue labbra, aumentando la velocità delle sue spinte e dei movimenti della mano, tentando di dare il maggior piacere possibile al corvino.

Le urla si tornarono ad essere gemiti e le lacrime smisero di scendere lungo le guance del licantropo, che si aggrappò al corpo del vampiro per ricevere un maggior contatto, il castano si aggrappò con entrambe le mani alla testiera del letto, non riuscendo più a sorreggersi da solo.

Grazie ai colpi ben assestati del vampiro, Jake venne a fiotti sul suo stomaco, seguito poco dopo da Edward che, sentendo le carni del marito stringere ancora di più il suo membro, non riuscì a trattenersi e venne dentro al corvino.

Uscì delicatamente dal corpo del suo amante stendendosi sul materasso, si sentiva sfinito, non provava da decenni quella sensazione di stanchezza, chiuse gli occhi, e sorrise quando sentì la mano del licantropo accarezzargli timidamente il petto, lo avvicinò a se senza mai aprire gli occhi e lo baciò dolcemente.

"Capisco perché Emmet parlava così bene del sesso"

Rise il vampiro contagiando anche il corvino che si strinse maggiormente a lui.

"Dovremmo pulirci, siamo appiccicosi e sporchi"

Sussurrò accarezzandogli i capelli ormai bagnati dal sudore, ma il corvino scosse la testa stringendo di più gli occhi e accoccolandosi al petto del marito.

Il castano sorrise e gli lasciò un casto bacio sulle labbra, aspettando che si addormentasse per poter vegliare su di lui per tutta la notte.

Quando Jacob il mattino dopo si svegliò, si ritrovò solo nel letto, provò a mettersi seduto riuscendoci con non poca fatica, si guardò intorno, la stanza era un disastro, varie doghe del letto erano distrutte per non parlare della testiera e del baldacchino, nonostante il caos che regnava intorno a se, il corvino era felice, i ricordi della notte precedente riaffiorarono nella sua mente, e si ritrovò a mordersi il labbro.

Arrivare al bagno non era stata questa grande impresa titanica, grazie al suo metabolismo riusciva a smaltire velocemente il dolore.

Appena varcò la soglia della stanza corse a farsi una doccia, sentiva ancora lo sperma colargli lungo le cosce ed era una sensazione molto sgradevole, si lasciò cullare dallo scorrere dell'acqua fredda lungo il suo corpo, insaponandosi con qualche sapone che non fosse prodotto con il settanta percento di sangue.

Quando uscì dal box si diresse verso il lavandino per lavarsi i denti, sul ripiano trovò ancora quella roba inutile che gli aveva procurato Alice, e in un angolo vide il lubrificante e si diede dello stupido per non essersene ricordato la notte scorsa.

Guardò meglio quegli oggetti e tra di loro, vide un bigliettino, iniziò a sudare freddo sarebbe stato troppo umiliante se Edward avesse scoperto quegli aggeggi.

Prese in mano il piccolo foglio e, dopo averlo letto, diventò immediatamente rosso dall'imbarazzo, era felice che il marito non potesse vederlo in quel momento, o lo avrebbe scambiato per un pomodoro.

Accartocciò il foglietto tornando a lavarsi i denti, sicuramente entro un paio di giorni Edward si sarebbe scordato di quella roba, soprattutto dopo che Jacob se ne fosse sbarazzato definitivamente.

"Non credevo ti piacessero certe Cose, un giorno vorrei vederti con queste addosso o magari con un vibratore dentro di te.
Edward"

Spero che questa storia vi sia piaciuta, io mi sono impegnata un sacco a scriverla e la trovo molto carina, scusatemi se la parte "smut" non è un granché ma sono ancora agli inizi con questo tipo di scene.

Perdonatemi l'assenza di questi giorni, per comodità credo che aggiornerò questa raccolta solo il sabato.

Ho dovuto publicare oggi anziché ieri perché ho finito molto tardi di completare e correggere tutte e tre le parti.

Votate e commentate ^-^

Cupido

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