0.2 vuoi essere mio? (🔵 )

Il sole splendeva radioso nel cielo, e, a casa dei Cullen, erano iniziati i preparativi per il matrimonio, non era stato facile per Edward confessare alla sua famiglia di essere gay e, ancora più difficile, era stato parlare loro del suo fidanzato, inutile dire che non avevano preso bene le notizie ma, dopo un primo momento, accettarono sia lui che Jacob.

Alice soprattutto, si era rivelata la più entusiasta al punto di voler organizzare il matrimonio, nonostante le proteste di Jake al riguardo, a lui non interessava un matrimonio sfarzoso, anzi a detta sua sarebbe passato direttamente al: ora puoi baciare lo sposo.

A volte Edward ripensava a ciò che aveva passato Jake, il branco non aveva preso bene la notizia, soprattutto Sam, nonostante sapessero dell'imprintig di Jacob verso il vampiro, non accettavano che il corvino rinunciasse alla sua vita per un sudicio succhia sangue, alla fine però a far cambiare idea a Sam era stata la più improbabile delle persone, Carlisle.

I due avevano parlato a lungo e Sam al fine, si era convinto a far partecipare almeno Seth e Leah al matrimonio, e questo era bastato a Jacob, non avrebbe rinunciato al vampiro solo per uno stupido pregiudizio di Sam.

Ormai mancavano poche ore al matrimonio e Jake era nervoso, per non dire isterico. Da tre giorni Alice lo obbligava a vestirsi con dei completi simili a quello che avrebbe indossato per il matrimonio, e con una tremenda cravatta che avrebbe volentieri usato per staccare la testa alla vampira.

"Andare nudo non se ne parla vero?"

"ASSOLUTAMENTE NO! Tieni le tue bellezze per Edward"

Rise la vampira, cercando di alleviare lo stres che il licantropo aveva accumulato in quei giorni.

"Questi dove li vuoi capo?"

Chiese Emmet trasportando un tronco di legno, seguito da Carlisle anch'esso con un albero in spalla.

"Accanto alla navata"

Disse allontanandosi dal portico, cosa che consentì al licantropo di privarsi della giacca della camicia e, soprattutto, della cravatta, rimanendo finalmente a petto nudo.

Alzò lo sguardo verso uno dei balconi della casa, e si beò della figura del fidanzato, e si morse leggermente il labbro.

"Tu, subito a casa a fare un sonno di bellezza"

"Ma io sono già bellissimo"

Rispose indicandosi e gonfiando i muscoli facendo ridere Alice.

"Avanti signor "sono bellissimo" subito a casa"

Il licantropo sorrise e, annuendo, si diresse verso la riserva.

Si guardò intorno, e pensò a tutti i ricordi che aveva in quella stanza, a tutte le notti insonni o alle giornate in punizione, e si ritrovò a sorridere nostalgico.

Si voltò e, come aveva percepito, davanti a se si prostrava in tutta la sua bellezza il suo futuro marito.

"Controllavo che non stessi scappando"

Il licantropo sorrise divertito scuotendo la testa.

"Non ci pensò proprio, perché, tu sì?"

Il vampiro abbassò lo sguardo, e il cuore del licantropo smise di battere per un attimo.

"V-vuoi tirarti indietro?"

"No! No no certo che no, è solo che...ci sono delle cose del mio passato, che non ti ho raccontato"

Il corvino si sedette sul letto a gambe incrociate.

"Cosa c'è? Non sei vergine?"

Il vampiro ridacchiò contagiandolo, ma dopo poco tornò serio e, con un sospiro rassegnato, raccontò a Jake tutto ciò che aveva fatto in passato, gli raccontò di come, all'inizio della sua eterna vita, avesse rifiutato l'aiuto di Carlisle, di come era diventato un assassino, uccidendo uomini che a loro volta erano dei mostri.

"Edward erano degli assassini! Hai salvato più vite di quelle che hai preso"

"Era quello che mi ripetevo...ma quando li uccidevo e guardavo i loro occhi spegnersi, vedevo me stesso, e il mostro che ero diventato"

Jacob sospirò alzandosi dal letto, abbracciò il fidanzato e gli baciò dolcemente il collo, cercando di non infastidirlo troppo, nonostante Jake amasse Edward sapeva che il contatto fisico per il vampiro, era sempre una sfida a non vomitare per colpa del suo odore.

"Questo dovrebbe farmi cambiare idea su di te? Su di noi? Credi che dopo questo io tornerò nel branco? Che ti abbandonerò?"

Il vampiro sorrise guardandolo nei suoi profondi occhi neri, e gli baciò dolcemente le labbra.

"Io lo spero sempre, meriti molto di più di questo, meriti di stare con la tua famiglial, col tuo branco...non devi rinunciare a tutto per me"

"Chi di speranza vive, disperato muore"

Ridacchiò il licantropo allontanandosi dal ragazzo, non appena sentì il rumore di risa da sotto le sua finestra.

"Cos'è?"

"Sono in ritardo per l'addio al celibato"

Sorrise il vampiro, non staccando le mani dai morbidi fianchi del licantropo.

"Dai muoviti!"

Si sentì da sotto la finestra, insieme a qualche fischio, prima che Emmet facesse la sua comparsa aggrappandosi al bordo della finestra.

"Spediscilo fuori Jake, o veniamo a prendercelo"

Minacciò prima di lasciarsi cadere nuovamente a terra.

"E sentiamo...com'è questa festa? Ci saranno le spogliarelliste?"

Edward rise e così i suoi fratelli che avevano sentito tutto, e se prima si era ritrovato Emmet alla finestra ora era il turno di Jasper.

"Non preoccuparti Jake, te lo riportiamo in tempo"

Sorrise prima di lasciarsi cadere nel vuoto.

"Allora?"

"Non preoccuparti...ci saranno solo un paio di puma, e forse qualche grizzly"

Il licantropo rise prima di salutarlo con un casto bacio sulle labbra, lasciando che il vampiro uscisse dalla finestra andando incontro ai suoi fratelli, e per un attimo, il corvino si pentì di aver concesso ai Cullen di entrare nella riserva.

Il cuore stava per uscirgli dal petto, ne era sicuro, la vista di Edward ad aspettarlo alla fine della navata, era qualcosa di indescrivibile, e quando lo raggiunse, fu come se tutti gli ospiti presenti fossero spariti, come se fossero rimasti solo loro al mondo, non ascoltò una singola parola di ciò che disse Edward, non gli importava nulla di tutta quella farsa burocratica, lui sapeva che le parole del parroco* non erano abbastanza per esprimere quanto  lo amasse, non esistevano parole adatte in quel momento.

"Può baciare lo sposo"

E fu un lampo, Jacob trascinò il vampiro in Un casqué da mozzare il fiato, per poi baciarlo con tutta la passione che aveva, creando un amplesso che alcuni invitati definirono "non proprio da matrimonio", si baciarono sotto gli applausi e qualche fischio da parte degli invitati, ma a loro non importava, il loro desiderio si era finalmente avverato.

Il ricevimento, solo la parola lo aveva terrorizzato per giorni interi, ma ora che lo stava vivendo non era poi così male, aveva avuto modo di conoscere molti dei parenti e amici di Edward, e aveva ottenuto un ringraziamento speciale da Charlie, che era fin troppo felice che avesse tolto dal mercato il Cullen.

"Edward"

Due vampiri con uno strano accento abbracciarono il castano, stringendo la mano al licantropo

"È un piacere conoscerti Jacob"

"Eleazar e Carmen, Giusto?"

Il corvino pregò di aver detto i nomi corretti, era stato due settimane a imparare i volti e i nomi di tutti gli invitati, grazie all'aiuto di Alice, e fortunatamente i due annuirono sorridenti, e Jacob sospirò mentalmente.

"Sì e le nostre cugine dall'Alaska, Tania, Kate"

Sorrise il marito indicando due donne pressoché identiche, dai capelli biondi.

"Ci hanno parlato tanto di te"

Sorrise una delle due, il licantropo faceva una certa fatica a distinguerle data la loro incredibile somiglianza.

"Irina, vieni a conoscere Jake"

Carmen si rivolse ad un altra donna bionda, anch'essa molto simile alle altre due, quest'ultima si avvicinò con cautela come se avesse paura di loro.

"I-io non ce la faccio"

"Hai promesso"

Sussurrò una delle due vampire.

"È uno di loro! hanno ucciso Loran"

"Ha tentato di uccidere Bella"

Rispose il Castano indicando la morra, intenta a chiacchierare con Alice e Jasper.

"Non è vero, lui voleva essere come noi, voleva vivere in pace con gli umani...con me"

Ormai la bionda aveva le lacrime agli occhi, si allontanò velocemente e con lei anche gli altri quattro che tentarono di scusarsi per la reazione della vampira.

I discorsi, altra parola che tormentava Jacob, erano stati imbarazzanti, tremendi. Per tutto il tempo aveva pregato che finissero in fretta, voleva andarsene. Ma furono una vera tortura lunga e dolorosamente imbarazzante .

La cosa che lo sposo parve gradire di più, fu il dolce lento ballato con Isabella, i due si erano stretti in un abbraccio e si erano salutati.

Jacob capì che la festa era finita, quando Alice lo condusse in casa dandogli un cambio più comodo, all'uscita della villa tutti gli invitati lo salutarono, Leah lo abbracciò e Seth parve commuoversi. In lontananza Jacob vide tutti i componenti del branco, erano venuti a salutarlo.

Un grande sorriso gli comparve sulle labbra, ognuno di loro gli diede un consiglio, per poi arrivare a Sam che, inaspettatamente, lo strinse in un abbraccio.

"Non dimenticare chi sei, non fare cazzate e ricordati i preservativi"

Il corvino scoppiò a ridere allontanandosi da Sam, e dopo un ultima stretta di mano, raggiunse suo padre, fu tutto più difficile con Billy, ma alla fine dopo un lungo istante di abbracci e saluti, riuscì a raggiungere la macchina guidata da suo marito e partirono sotto gli applausi degli ospiti, amici e famigliari.

Rio, erano a Rio de Janeiro, Jake non riusciva ancora a crederci, lo aveva portato in Brasile! Si lasciò trasportare dalla musica del luogo e baciò più volte il marito sulle labbra, prima che quest'ultimo lo conducesse verso il porto, su un motoscafo.

"Non ci fermiamo a Rio?"

"No siamo solo di passaggio"

Sorrise il vampiro mettendo in moto il mezzo di trasporto. Continuarono il viaggio per mare, fin quando non intravidero un isola.

"Quella è isola Esme, un regalo di Carlisle"

Sorrise il vampiro stringendo un braccio intorno alla vita del licantropo.

*non sapevo che altro appellativo usare per descrivere chi "celebra" il matrimonio.

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Cupido

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