Tra le ragnatele Clark continuava a salire su per la scaletta e, non poteva che sentire ciò che le mura emanavano, odori particolarissimi, odori da non poter spiegare se non che solo con la mente riportavano chiunque all'immaginazione del non vissuto, del misterioso...e nello stesso momento tanta voglia di scoprire l'infinito, oltre il tutto.

Finalmente uscí da quel girotondo.

Si trovó in un pianerottolo semi buio con una porticina socchiusa, e Clark prima di spingerla pensò e disse:

"Strano, nell'altro corridoio, quasi quasi trovo l'oro e qua invece sembra di vedere tutto l'incontrario, come se si dovesse assaporare la ricchezza e la povertá"

Riflessione:

Nonostante la sua giovane etá adolescenziale a Clark sin dai primi passi gli erano stati inculcati grazie ad una buona educazione da parte dei suoi genitori, quelli che sono i valori della vita o almeno una parte fino a quel momento. Sapeva cosa voleva dire ricchezza e povertá, abusi o limitazioni; ecco perché disse "come se si dovesse assaporare la ricchezza e la povertá".

Dite voi: perché questa domanda?

Perchè se Clark fosse stato un ingordo, un piccolo uomo abituato a vivere negli agi e nei capricci anziché salire per la scaletta si sarebbe buttato subito a capofitto in quella che lui chiama Polvere d'oro, l'oro luccica e attira, e fa luccicare ed abbagliare la mente dell'essere umano e, talvolta porta a commettere atti impuri solo perché la ricchezza dovrebbe far gioire chi la trova. Beh, altre volte invece, può portare alla povertá più assoluta se non si ha un carattere fermo, deciso, tenace.
Quindi la scelta di Clark è stata Onesta, poiiiiii, se le cose cambiassero ben venga.

Detto ciò, si va avanti.

Dopo quella sua riflessione Clark comunque pensò bene di scoprire ciò che si celava dietro quella porticina così misera e ricolma di polvere, tanta polvere.

Era così tanta la polvere che ogni qualvolta Clark appoggiava un dito su di essa pareva scolpire un solco nella terra pronta per la semina.

...continua