Erano già alcune ore che Clark camminava imperterrito verso le montagne con l'unico pensiero di andare oltre ad esse per scoprire qualcosa di nuovo, qualcosa che lo avrebbe aiutato a capire finalmente il suo destino.

Quel viaggio pian piano si andava trasformando da una semplice scoperta in un mondo fantasy a un destino da compiere per la scoperta di una verità forse nascosta da anni.

Oramai non aveva piu alcun timore verso i suoi genitori per la sua lontananza, si cullava con la rabbia pensando al padre per avergli tenuto nascosto questo mondo ove lui stesso anni or sono aveva messo piede.

Si stava facendo buio e lungo il sentiero da lui percorso non incontrò proprio nessuno; il sentiero si faceva sempre più ripido e le gambe incominciavano a sentire la pesantezza di quella lunga camminata intrapresa.

Volle salire ancora per un pò sino a quanto trovo sulla sua destra una piccola grotticina per ripararsi dal freddo gelido che ricopriva quelle montagne.

Si tolse il fardello e lo appoggiò per terra, raccolse un pò di legna e accese un fuocherello che per sua fortuna non fu difficile accenderlo, si sedette e appoggiando la schiena sul sacco di iuta guardò il fuoco che sprigionava quel suo bel calore.

Non perse tempo ad addormentarsi, la stanchezza negli ultimi giorni si era accumulata cosi tanto da fargli dimenticare di assaporare ogni istante di quel mondo fantastico.

Il sole già splendeva alto nel cielo quando Clark si svegliò; i suoi raggi accarezzavano le punte dei suoi piedi.

Si destó, si dette una strofinatina agli occhi e volle mettersi subito in cammino, stavolta era deciso più che mai ad arrivare in cima alle montagne.

Si ricaricò il fardello e si mise in viaggio su per il sentiero.
Sempre più ripida quella salita ma non demorse.
Quando il sole era già a metà del suo percorso e i raggi picchiavano su quel terreno scosceso Clark arrivó finalmente in cima e con suo stupore allargò le braccia ed esclamó: " Ma è stupendoooo".

                                                  ...continua