"Alla Scoperta Della Valle"
Come scendere?
Clark si prese di coraggio, incominciò pian piano a scendere da quella enorme e ripida altura, lentamente si calava facendo attenzione a dove appoggiava i piedi e mani.
Ce ne volle, a metá discesa si fermó, le gambe non gli reggevano più, le braccia e le mani non se le sentiva nonostante si trovava fermo, immobile e attaccato a quella parete a più non posso, doveva riprendere fiato, a maggior ragione che la debolezza lo stava vincendo, da due giorni che stava a digiuno la situazione sembrava precipitare.
Clark ci riprovó, tentò di scendere un'altro pò, ma era troppo stanco.
Guardó giù, aveva lo sguardo triste, troppa ancora era l'altezza per arrivare o poter saltare giù (in quel frangente per la prima volta pensó che era meglio se fosse stato un brutto sogno, voleva svegliarsi).
Ma la fortuna o la fantasia di quella bella e strana avventura ad un tratto cambiò.
Ad un paio di metri da lui, nella stessa direzione vide una cavitá che si apriva all'interno della cascata prosciugata, dovuta alla mancanza dell'acqua che proveniva dal ruscello e Clark pensò bene di raccogliere un pò di forze per arrivarci.
Lentamente ma con determinazione entrò.
Finalmente si poté sedere, si rincuorò un pochettino, poverino era stremato, troppe emozioni tutte insieme.
Bene, dopo qualche attimo di sosta, si alzò e disse: oramai che sto qua, vediamo cos'altro ci può riservare il mistero.
Esplorò quella cavitá e notò che in fondo ad essa (trattasi di una piccola grotta) vi era una buca obliqua, ma facile da percorrere.
Gioia immensa per Clark, finalmente poteva raggiungere la vallata, sempre sperando che lo avrebbe portato lì.
Così fu, scese giù per la buca e si trovò proprio fuori da quella montagna e dinanzi la grande valle, che meraviglia per Clark.
In quella valle vi era di tutto, sentieri pieni alberi, piccoli e grandi, talvolta immensi dove si calavano giù delle liane, piante, ponticelli e piccoli corsi d'acqua.
Incominciò ad avventurarsi per uno dei tanti sentieri che ogni tanto si intrecciavano tra loro, quello della valle era un percorso misto ma a Clark dava sollievo.
Senza alcuna meta, si addentrava sempre di più fino a quando scorse un bel frutteto, pieno di molteplici tipi di frutti, frutti che a suo dire mai visti prima, ma che era sicuro di poter assaggiare, come se lo avesse sempre saputo.
Dopo una bella scorpacciata a base di frutta Clark si sentiva un leone, a suo dire poteva affrontare altre mille avventure così, ma fino a quel momento il viaggio di Clark é stato in SOLITUDINE: "Infatti da quando si trovava in riva al mare e sino a quel momento Clark non ha mai incontrato nessuno. I suoi pensieri quando era seduto in spiaggia erano quelli di sapere cosa vi era oltre, non ha mai pensato o detto di incontrare altre persone."
...continua
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