Il mattino seguente ebbi un risveglio un po' più piacevole. Ero in anticipo, mi potevo prendere tutto il tempo che mi rimaneva prima di andare per rilassarmi e leggere un po'.
Mi alzai con la schiena dolente ma dopo un attimo ero fuori dal letto a guardare la mia faccia schifosa. Me ne andai verso la cucina e mi preparai del thè caldo, mentre aspettavo che fosse pronto controllai il mio telefono, qualche messaggio, nessuna chiamata. Finalmente il the era pronto con il suo bellissimo colore ambrato. Lo versai nella tazza e me ne andai in salone dove vidi, con mia grande sorpresa che la libreria era stata messa sotto sopra. Mi avvicinati lentamente verso i libri sparpagliati a terra, il silenzio opprimente che mi avvolgeva sentivo solo il mio cuore che batteva accelerato e l'aria che si faceva pesante. Non vidi nulla di strano nei libri sparpagliati a terra ma mi incuriosii vedendo che un solo libro era stato lasciato sulla libreria. Mi avvicinai e lo presi con la mano, non era uno dei miei libri... era nuovo. Guardai con ansia crescente il titolo, "Le favole dei fratelli Grimm", ero confusa, perché qualcuno mi avrebbe dovuto lasciare quel libro? Lo aprii e vidi che c'era una lettera per me. La presi con delicatezza e la osservai meglio. La calligrafia elegante leggiadra come una pennellata, la carta pregiata e un sigillo che non conoscevo. Una gazzaladra. Aprii delicatamente la busta cercando di non rompere il sigillo. Guardai dentro e vidi un biglietto. Era un biglietto per Londra prenotato a nome mio, la partenza era stata messa per il 7 di marzo esattamente un mese dopo. Appoggiai la busta misteriosa e il biglietto aereo sul tavolo poi mi chinasi a raccogliere tutti i libri sparsi a terra. Dopo una quindicina di minuti avevo finito, sfinita mi buttai sul mio divano e prendendo il mio libro lasciato in sospeso mi cullai tra le consunte pagine ingiallite del libro.