Capitolo 6




La prima settimana era giunta al termine ed era incredibile quanto in fretta mi fossi ambientata. In tutte le città in cui ero vissuta e nelle scuole che avevo frequentato non mi era mai capitato di entrare subito in sintonia con qualcuno come con Dinah. Avevo la sensazione che sarebbe stata un'amicizia duratura. E Ally, Sasha e Normani sembravano persone su cui poter contare.

L'unico inconveniente era Lauren Jauregui: non riuscivo a togliermela dalla testa. Si era impadronita dei miei pensieri fin dal primo giorno di scuola. Il suo sguardo e quello strano imbarazzo in cui sprofondava quando ero nei paraggi, uniti al formicolio costante che sentivo nelle mani, mi rendevano ipersensibile alla sua presenza. Morivo dalla voglia di vederla, anche solo di sfuggita.

Il sabato fu una tortura. Niente scuola, niente Lauren. Passai quasi tutta la giornata alla scrivania, e cercai di portarmi avanti con i compiti. Dinah si era offerta di aiutarmi, se volevo, ma il sabato dava una mano alla madre nel suo negozio.

La mia tortura fu alleviata verso sera, quando mio padre tornò a casa con un cellulare nuovo. Io e Dinah ci inviammo messaggi fino a tardi, pianificando in ogni dettaglio la nostra imminente visita al circolo ippico della città. Poi, finalmente, arrivò la domenica.

Dinah passò a prendermi prima di andare al circolo. "Andiamo, Camila, ti piacerà da impazzire."

Sogghignai. A lei sarebbe piaciuto da impazzire, ma il mio sarebbe stato un ruolo secondario. Dinah mi aveva detto che c'era Normani a tenere le lezioni, quel pomeriggio: un' occasione perfetta, da non perdere. Si preannunciava un'altra giornata magnifica. Passammo davanti al fiume che costeggiava la scuola. L'acqua era calma, con molte imbarcazioni che dondolavano all'ormeggio. Il sole si rifletteva sulla superficie immobile scintillando in ogni direzione. Lo sfavillo era ipnotico. Arivammo al circolo ippico e Dinah si era fermata vicino al campo a lato della strada. Si appoggiò alla staccionata, e io guardai nella stessa direzione. Nel campo qualcuno stava esercitando un cavallo abbastanza possente, color castagna, con muscoli tonici, andava al piccolo galoppo. La padrona gli fece saltare una serie di ostacoli ed il cavallo superò senza sforzo.

"Magnifica, vero?" disse Dinah con un sospiro.

"Si, è in forma smagliante."

"La padrona, Mila, non il cavallo."

Guardai più attentamente, studiando il viso sotto il casco da equitazione. Era Normani Kordei, ovviamente. In quel momento Normani alzò lo sguardo e quando ci vide si illuminò. Condusse il cavallo nella nostra direzione. "Dinah, Camila, cosa ci fate qui?"

Dinah mi guardò rossa in volta. "Camila, stava pensando di prendere delle lezioni. Magari puoi farle fare un giro tu."

"Ottimo, qui ho quasi finito, ci vediamo nel cortile tra cinque minuti per un giro completo." Ci fece l'occhiolino e se ne andò via al galoppo. Diedi una gomitata a Dinah. "Mi devi un favore!" dissi in maniera disturbata. Dinah saltellava ringraziandomi per il favore che le avevo fatto.

Poco dopo Normani ci fece fare un giro nel campo al coperto, era enorme. Ci mettemmo a sedere sugli spalti, ascoltando ogni singola parola che ci diceva. Io rinunciai ad ascoltare, perchè fui distratta da una ragazza dall'altro lato della pista.

Era in sella ad un maestoso cavallo bianco alto quai due metri. La ragazza che lo cavalcava indossava dei pantaloni bianchi, degli stivali al ginocchio di cuoio nero. "Non è bellissima?", disse Normani, interrompendo il flusso dei miei pensieri. Dinah lanciò uno sguardo assassino in direzione della ragazza.

"Il cavallo è un purosangue di razza Andalusa. Non ce ne sono molte, qui." Il volto di Dinah si distese. "Però è una vera peste, la scorsa settimana un vecchio signore stava facendo una brutta caduta", continuò. "L'avremmo già venduta, se non fosse per Taylor. Ci sa fare, con quella cavalla. Come se riuscisse a parlarle. E poi Taylor lavora gratis, in cambio di un pò di tempo da trascorrere nel recinto con i cavalli."

"Non è la sorella di Lauren?" chiesi stupita.

"Esattamente. Secondo me è una che sussurra ai cavalli. I costi del veterinario si sono ridotti drasticamente da quando lavora qui. I miei genitori fanno di tutto per accontentarla."

Poi Normani si alzò e ci disse che doveva tenere un'altra lezione, quindi io e Dinah rimanemmo lì ad osservare a Taylor; la mia amica ovviamente non smetteva di osservare a Normani.

Rimasi a vederla cavalcare era uno spettacolo da mozzare il fiato. Non potrei fare a meno di chiedermi se Lauren avesse lo stesso dono della sorella.





N/A

Buon Pomeriggioooo!!! Piccoli Blossom, noto che state aumentando, ciò significa che vi sta appassionando la mia storia. Siete fantastici!! Sappiate soltanto che da capitolo in capitolo ci sono dei piccoli messaggi che vi aiuteranno con i futuri capitoli, tanti misteri ci saranno. Sto impiegando molto a scriverla e scusatemi se ci saranno degli errori.

Ve se ama!!

-Beezus

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