21 Capitolo

Emily rientra a casa con il cuore in fiamme.
Poco dopo arriva Bael.
"È successo qualcosa? "
Chiede lei ignara di tutto.
Lui sembra tranquillo.
Si avvicina e la bacia.
"No tranquilla, è stato annullato il viaggio "
Bael sembra calmo, rilassato a suo agio, ma Emily ha intuito che la sua è una calma apparente.
"Adesso potete andare. Ci sono io con lei."
Dice rivolgendosi a Alexandra e a Anael.
Le amiche si guardano confuse non parlano ma vanno via.
La lascia sola e dopo un po' ritorna.
Emily ha paura.
C'è solo la luce di una candela, lontana,  tremolante, fioca, sembra volersi spegnere da un momento all'altro e proietta l'ombra di una figura sinistra che assume la forma di un demone.
Stropiccia gli occhi pensando che la paura fa brutti scherzi.
Bael ritorna.
"Bene ho dato a tutti un giorno di riposo. Anche se è buio sapranno dove andare. Dobbiamo parlare io e te da soli"
Emily inizia a tremare.
La sua mente é vuota priva di pensieri.
"Cosa ci faceva Nathan qua a quest'ora? "
Una domanda secca diretta che le arriva al cuore come un pugnale.
Non sa cosa dire.
Non può dire che si sono baciati,  che non hanno fatto niente e che lei non lo ha tradito.
Perché queste sono le uniche parole che occupano la sua mente.
"Avevamo sentito dei rumori "
Bugie soltanto bugie.
Lui si avvicina e Emily inizia a tremare.
Il corpo scosso da tremori intensi, la pelle sudata, gli occhi lucidi.
Sente che in lui c'è qualcosa che non và.
Una rabbia repressa che sale e si arrampica e striscia come un serpente.
È così vicino.
Il respiro caldo sulla sua pelle inizia a farsi più insistente.
Le molla uno schiaffo sulla guancia e Emily perde l'equilibrio.
Cade a terra e porta una mano sul viso infuocato e dolorante.
La prende per un braccio e la solleva con la forza.
La spinge contro il muro.
"Bene ripeto la domanda. Che ci faceva mio fratello qua?"
Lei rimane in silenzio.
"Rispondi "
Urla lui.
Lei chiude gli occhi istintivamente.
"C'era...c'era qualcuno "
Si avvicina e le sussurra.
"Bugiarda. Sento il suo odore su di te. "
Ringhia e con la mano sinistra le afferra la gola.
Emily non respira.
Le sue labbra sono cianotiche.
Lui allenta la stretta per permetterle di respirare.
"Sei una sgualdrina. Sai cosa succede alle sgualdrine? No? Ti faccio vedere io"
I suoi occhi diventano neri.
"Ti...prego...non ho fatto niente . Ti prego...il bambino. Sono incinta"
"Bugiarda stai zitta. Quel bastardo non è mio"
"È...tuo figlio"
Ma Bael non è più lui.
La porta con la forza nelle scuderie.
"Meriti di stare con gli animali"
Le dice con disprezzo.
Emily continua a dire che è innocente che il bambino è suo ma lui ormai non la ascolta più.
Si accanisce contro di lei con calci e pugni.
Vorrebbe mettere le mani davanti la pancia per proteggere quella creatura innocente che porta in grembo ma non può.
È quello il suo pensiero fisso.
Proteggere la sua creatura.
Ma lui la lega e inizia a frustarla con una tale violenza che Emily perde i sensi.
Lui aspetta e quando è di nuovo sveglia la slega e si avventa su di lei, allarga le sue gambe con forza e con un movimento del bacino e le entra dentro.
Lei si dibatte,  è nel panico,  cerca di liberarsi ma è tutto inutile.
Le chiude la bocca con una mano per non farla urlare e con l'altra le afferra la gola.
"Il bambino...ti prego...è tuo figlio "
Dice in un momento che lui toglie la mano dalla sua bocca.
Ogni colpo è sempre più forte fino a quando sente un liquido scendere giù lungo le gambe.
Più cerca di divencolarsi più lui la blocca.
Lei urla si ribella ma lui è troppo forte.
Lei crede di morire.
Ciò che sente è un forte dolore e un senso di nausea.
Percepisce benissimo l'attimo in cui si svuota dentro di lei.
Ma sfinita dolorante e senza voce alla fine prega soltanto che tutto finisca presto.
Quando finisce Bael si alza tranquillamente come se niente fosse successo.
"Vai a ripulitirti...puzzi come un animale. Non provare a dire a nassuno ciò che è successo. O mi costringi ad ucciderti. Sai quali sono le leggi qua riguardo al tradimento. E uccidero' tutti i tuoi amici"
Bael va via e lei rimane a terra, avvicina le mani al petto stringendole con le braccia.
Non parla...non piange...gli occhi fissi in un punto indefinito si sente svuotata, sporca fuori e dentro.
Avverte dei dolori e crampi addominali ad intervalli regolari.
Ha paura di avere perso il bambino.
Si tocca la gamba e la sua mano è sporca di sangue.
Prega affinché il suo bambino possa salvarsi.
I suoi occhi adesso sono spenti così come la sua anima.

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