terrore e perdita
Lui venne verso di me, con facilitá alzò il mio corpo di 54 chili con la sua mano destra, nella sinistra teneva la spranga di ferro.
《Non dovevi metterti contro tuo padre!》
Cominciò a sbattere la mia testa sul muro, con molta forza, mi fece davvero molto male ma non riuscivo nemmeno a parlare, mi gettò per terra e cominciò a prendermi a colpi di spranga ovunque, i calci nella bocca dello stomaco facevano davvero male, ma la cosa che faceva più male era proprio il fatto che quello fosse mio padre..
《Mi fai schifo!!》urló mia madre, lui alzò la giacca e prese di nuovo la pistola, sta volta non lo stava facendo per sbaglio, sta volta era proprio deciso ad uccidermi.
Buttò la spranga di ferro per terra, e prese una spilla d'oro con dei diamanti e la tirò verso di me, 《Tienila tu》mi disse.
Puntó la pistola verso di me e disse: 《perdonami, non volevo farlo.》
Sentii uno sparo non riuscii ad aprire gli occhi, avevo dolori ovunque e non sapevo se mi avesse sparato, ma non sentivo parlare ne mia madre ne mio padre "quindi sono morto" pensai.
Attorno a me il buio più totale, ebbi un'attimo di spensieratezza, vidi un ciliegio sbocciare, e una rondine volar in cielo in leggerezza.
Quindi dissi tra me e me, finalmente è arrivata la mia ora, finalmente posso stare con Juliette.
Provai ad aprire gli occhi o provare a sentire ma nulla, i miei sensi non funzionavano, quello sparo mi aveva messo paura o ero morto realmente?
Ad un tratto una luce bianca quasi abbagliante ai miei occhi, li spalanco e avrei preferito tenerli chiusi per altri mille anni se solo avessi saputo cosa mi aspettasse quando li riaprii.
《Forza aiutami a nasconderlo》
Ma sto in una famiglia di gangster o cosa? Che diavolo sta succedendo?
Devo nascondere il corpo? Non sto capendo più nulla e poi perché hanno entrambi la pistola? Posso capire mio padre che prima era una guardia giurata ma mia madre dove le avrà prese? Non ci capisco davvero nulla e non voglio nemmeno nascondere quel corpo, anzi, vorrei chiamare la polizia e l'ambulanza magari riescono a rianimare il corpo, ma ha un buco di proiettile che gli attraversa il cranio, quindi mi suona quasi impossibile.
Quel corpo mi faceva impressione, pesante come non mai, pieno di sangue, ed io lo stavo spingendo per le scale, mi aveva cresciuto anche se a volte si lamentava per cose stupide, dentro di me sapevo che mi volesse bene, ma intanto stavo diventando complice..
《Apri il cofano, sbrigati!》
"Juliette perché mi hai fatto tutto questo e poi sei scomparsa? Vedermi soffrire ti piace così tanto?" Pensai tra me e me.
Aprii il cofano, posammo quel cadavere dentro al cofano, come se fosse un cane, ma io non lo vedevo da nessuna parte quindi magari era ancora in vita, bastava soltanto portarlo in ospedale, ma come fai a dire: "per una stupida lite gli ho sparato nel cranio" scatterebbero le manette all'istante..
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