secondo portale demoniaco
Continuai a leggere, secondo portale demoniaco, il richiamo di niraine, lì c'è scritto che niraine non si sa se sia il figlio o il nipote del diavolo ma che abbia quasi la sua stessa forza, è il dio della distruzione, mentre lucifero si tiene a freno lui invece no, fa tutto ciò che gli pare, uccide la gente, tenta tutti e cerca di portare i demoni sulla terra, direi che è molto più terrificante.
Dice di disegnare la stella di David sulla fronte, con il proprio sangue e la croce di satana sul petto e non mi è nuova nemmeno questa, già fatto ma credo di doverlo rifare per risvegliare quei poteri, tutto ciò deve essere fatto al buio con delle candele e la stella di David sul pavimento, e pronunciare una formula.
Avevo sempre più paura ma il potere mi affascinava e mi attirava parecchio, era come una droga, più ne avevo a che fare malgrado il male che mi facesse, più ne volevo.
Dovetti aspettare 3 settimane purtroppo ma finalmente ero lì, mi preparai e feci finta di andare a scuola, presi tutto e salutai mia madre come la scorsa volta, mi nascosi nel vicolo e aspettai, vidi passare la sua auto, la yaris grigia e mi recai verso casa.
Posai il motore nel magazzino e salii le scale frenetico ed eccitato, arrivai sopra mi chiusi nella mia stanza e presi il libro, presi anche un gessetto rosso e della candele per iniziare il rito.
Disegnai quella stella di David sul pavimento, misi delle candele e le posizionai ad ogni punta e dissi la formula segreta.
《Niraine descendit super me, et da mihi fortitudinem meam corpus》
Credo proprio che non userò mai più nella mia vita quel portale, nemmeno oso spiegare i dettagli, so soltanto che dalle mie spalle uscirono due protuberanze, mi sentii male, cominciai a contorcermi e a urlaredi dolore sul pavimento, sono state le 4 ore più brutte della mia vita.
Bastava spostare le candele per interrompere tutto ma non potevo o per avere quel potere avrei dovuto ricominciare da capo, e poi per passare al terzo dovevoper forza oltrepassare il secondo.
Finiscono i dolori e non mi contorco più quindi mi guardo allo specchio e sono "normale" quindi scendo, già e tardi, nascondo tutto dentro una botola nel ripostiglio, fortunatamente non la conosce nessuno apparte me Simon e Gadien ma loro non ci sono più.
Scendo di fretta, mia madre da un momento all'altro sarà qui, quindi è meglio sbrigarsi, prendo lo zaino, il casco e tutto ciò che avevo e scendo, entro nel magazzino e prendo il motore, lo esco, chiudo il magazzino e scappo.
Faccio un giro, passo da un posto, una spiaggia se così sì può definire, mi sento attirato da quel luogo, metto il motore in cavalletto ed entro, la vista è raccapricciante, ma sono curioso, resto un pó in giro a controllare.
Croci ovunque, foto di uomini donne e bambini, bambole con spille, barattoli ovunque, bottiglie con foto all'interno, coltelli, vasi sigillati, casse di legno, sembrava un cimitero se non peggio, decisi di andarbene, ero troppo turbato da quella scena, queste sono le famose "fatture" di cui avevo letto su un manoscritto.
Quanto avrei voluto aiutare quella gente..
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