la vendetta di jasmine pt.1
Lui la tirò con forza nello stanzino dei bidelli lei urlava ma erano tutti in classe e anche se fosse in quella scuola erano tutti talmente squilibrati che urlavano per divertirsi quindi a tutti sarebbe sembrato uno scherzo e non sarebbe uscito nessuno comunque.
Scesero nello scantinato lui la picchió violentemente e la uccise.
Io volevo scendere nello scantinato per vedere se ci fosse ancora il suo corpo ma ad un tratto vidi una luce davanti a me, era accecante, 《Carabinieri! metti le mani ben in vista e non ti sarà fatto del male!》mi urlavano c'era anche il preside della scuola con loro.
Gli mentii dicendogli che avevo perso il telefonino in classe, per un'adolescente il cellulare era essenziale a quell'etá quindi mi presero per stupido e dopo delle polemiche mi credettero.
Chiamarono i miei genitori e mi rimproverarono, comunque andò tutto bene e tornai a casa, in macchina mia madre mi fece una ramanzina e mi chiedette cosa avevo e cosa mi turbava io gli dissi di non avere nulla ma lei non mi credette, voleva portarmi di nuovo dallo psicologo..
Ero stanco di essere preso per pazzo, di continuare 2 vite, di essere solo..
Non riuscii a dormire pensavo a Jasmine e tutto ciò che gli capitó "povera ragazzina, non è giusto che abbia passato tutto ciò" pensavo tra me e me.
Il mattino seguente mi vestii impaziente di andare a scuola quindi mi sbrigaí, andai in aula e vidi Jasmine sempre lì, rannicchiata su se stessa, Dovetti aspettare la ricreazione per andarle a parlare.. Comunque dopo un pó suonò la terza campana ed io andai da Yasmine e gli dissi cosa aveva intenzione di fare e lei mi rispose:《devo fargliela pagare a quel bastardo!》Quindi sparì non la vidi e ad un tratto sentii delle voci nel corridoio, scritto con il sangue sul muro "spero ti sia divertito con me, adesso mi diverto io! -Yasmine》
Nessuno sapeva cosa fosse successo tranne io quindi tutti si chiedevano la motivazione.
Il bidello vide il messaggio di Yasmine ma non ebbe nessuna reazione e mi chiedevo "come fa ad essere così tranquillo e stare lì seduto con naturalezza? Non ha paura?"
Ebbi "l'incredibile" idea di scendere nello scantinato eppure sapevo che nei film horror è proprio a quel punto che uccidono la gente ma ero curioso, quindi mi convinsi, vidi che mancava il bidello ed entrai nello stanzino anche se non nascondo che avevo il cuore in gola..
Il terrore mi paralizzava le gambe e tremavo talmente tanto che credevo che ci fosse il terremoto, e intanto che dovevo fare? Quella povera ragazza perse la vita per quello psicopatico ed io dovevo rimanere con le mani in mano? Non era assolutamente comportamento mio restare a guardare io dovevo agire, il mio istinto mi diceva di scendere e la mia mente mi diceva di non farlo e non potevo raccontare niente a nessuno neanche alla polizia anche se era quella la mia intenzione fin dall'inizio ma mi avrebbero preso tutti per pazzo, giustamente e magari avrebbero dato tutta la colpa a me.
Cominciai a scendere nello scantinato, terrorizzato e vidi...
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