Il tentato suicidio
Comunque mi presentai a suo padre dicendo di essere un'amico di Yasmine, lui mi abbracciò e mi disse:《timida e riservata mia figlia ma dava l'anima per le persone a cui teneva..》piangendo.
Cercai di consolarlo ma impossibile sanare una perditá così grande..
《Perché uccidere una bambina così tranquilla!?》disse suo padre piangendo e stringendomi.
Io mica potevo raccontargli tutto o avrebbero dato la colpa a me e se gli avessi detto che vedevo Yasmine mi avrebbero portato al manicomio.
Dovetti aspettare l'esito dei carabiniere sperando che combaciasse con la realtà ma invece..
"Su Yasmine c'era scritto che era stata violentata e successivamente uccisa ma dovevano fare degli esami scientifici per accertarsi chi fosse stato, del professore scrissero che scese per prendere dei libri, vide Yasmine per terra piena di sangue gli sembró che ancora quello che l'avesse uccisa era lì quindi prese il coltello ma non riusci a reggere tanta pressione e tanta paura quindi gli si fermò il cuore" e poteva anche essere perché in fondo mica lo vidi in faccia quello che uccise Yasmine quindi poteva anche non essere lui ma strappò della carne dal suo viso con un morso..
Erano troppe cose in una volta sola, mi stava scoppiando la testa non vedevo l'ora di tornare a casa
e rilassarmi un pó.
Suonò l'ultima campana mia madre e mio padre lavoravano quindi tornai a casa a piedi, arrivato a casa per prima cosa comincia a togliermi i vestiti ed entrai nella doccia, l'acqua fredda avrebbe calmato tutti i miei pensieri.
Un'idea mi passo per la mente "e se morissi per davvero?" Sollecitato dal pensiero di morte presi una lametta cominciai a tagliare il mio polso il sangue schizzata da tutte le parti eppure nulla.. mi chiedevo quando fosse arrivato quel bacio inebriante della morte che dava sollievo.
《Perché non succede nulla!?》urlai pieno di ira, vedevo del sangue ovunque eppure non succedeva niente, mi faceva male il polso ma niente di che.
Uscii dalla doccia e mi guardai nello specchio del bagno i miei occhi di solito erano azzurri ma attraverso lo specchio li vedevo rosso sangue ed ebbi terrore di quella visione di me.
Guardai il mio polso, la ferita non c'era più e non vedevo il mio corpo sul pavimento quindi non ero morto.. che diavolo stava succedendo? Mi misi una tuta e ritornai a piangere sul mio letto, volevo trovare Juliette ma anche la morte mi faceva dei brutti scherzi, cominciai a pensare che forse davvero ero diventato pazzo e vedevo tutto ciò per questo.. L'unica motivazione plausibile era quella non ne esistevano altre.
Eppure come arrivai a questo punto? Magari un trauma prima di operarmi o dopo? Forse quello psicologo aveva ragione.. dovevo prendere quelle pillole e magari non sarei arrivato a questo punto è poi mi chiedevo perché riuscissi a vederli soltanto io se tutti gli altri non li vedono? Quindi è normale, sono uscito pazzo altrimenti apparte me ci dovrebbe essere qualche altro a vederli magari non tutti ma qualcuno sì.
Era frutto della mia immaginazione ne ero quasi sicuro quindi dovevo andare per forza dallo psicologo e farmi curare.
Ad un tratto vidi di nuovo una vecchia conoscenza..
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