Un po' di impegno
-Edoardo's pov
Ci eravamo appena seduti a uno dei tavoli sparsi nella sala della biblioteca, Iida tirò subito fuori il suo quaderno in condizioni impeccabili. Quando lo aprì mi sembrò quasi che una luce divina mi stesse accennando accompagnata dal canto di alcuni angeli.
Ogni suo appunto era perfetto, era sia preciso che stupendo; mi chiedo se anche i prof gli chiedessero gli appunti.
"E-ecco qui, t-tutti gli a-appunti di f-fisica."
Disse porgendomi il quaderno.
"G-grazie, i t-tuoi appunti s-sono bellissimi!"
Lui arrossì leggermente al mio complimento mentre tirava fuori il suo astuccio.
"Se v-vuoi posso insegnarti i-il mio m-metodo?" Mi chiese allegramente.
"S-si, te ne sarei m-molto grato."
Gli risposi per poi tirare fuori il mio quaderno complementare saturo di disegnini agli angoli delle pagine.
"D-devi stare a-attento, non d-devi distrarti p-per disegnare."
Mi rimproverò.
"L-lo so, ma r-rischio di andare m-meno nel panico"
Abbassai lo sguardo.
"Ora p-però puoi c-cominciare a stare più a-attento"
Disse dandomi una pacca sulla spalla mentre mi sorrideva.
"Giusto!"
Gli risposi ricambiando il sorriso, il suo sorriso era così carino e solare, vorrei avere un peluches da abbracciare con quel sorriso.
Iniziò a spiegarmi tutti i suoi trucchetti, da come riusciva a ricordarsi quasi tutto a come riusciva ad avere degli appunti così perfetti.
"F-fammi vedere"
Disse per poi dare un'occhiata allo schema che avevo appena fatto.
Lui si limitò a sorridere e ad alzare la mano con il pollice dritto verso l'alto in segno di approvazione.
-Leonardo's pov
Continuavo a spostarmi, quando passavano circa due minuti cambiavo postazione, uno dei bibliotecari mentre andavo da una parte all'altra della stanza mi guardava confuso, ricordandomi quando sembrassi un idiota mentre lo facevo.
A forza di spostarmi iniziai a sentire il bisogno di andare in bagno, quando non ce la feci più a resistere controllai dov'era quell'idiota assieme ai suoi amici.
Era quasi all'opposto di dov'erano i bagni, finalmente ho un po' di fortuna.
Corsi in bagno più veloce che potevo per andare ad incipriarmi il naso.
Mi lavai le mani e mi rivolsi verso la porta per uscire quando si aprì di colpo prendendomi in pieno volto. Io rimasi fermo per vedere chi fosse la persona che stava per essere massacrata.
Appena aprii gli occhi vidi il ragazzo biondo che va sempre con il deficente e quello dai capelli rossi accesi.
"Non ci impiegherò tanto"
Disse per poi entrare e chiudere la porta, circa due secondi dopo capì che cosa aveva fatto.
"Oddio scusami, non sapevo fossi dietro la porta, stai bene?"
Mi chiese preoccupato.
"Si sto bene tranquillo"
Lo rassicurai mentre lui sorrideva leggermente imbarazzato.
Lo guardai un'attimo negli occhi per poi sentire qualcosa colare dal mio naso. Mi guardai allo specchio vedendo che dal mio naso usciva un piccolo fiume di sangue.
"Sono un idiota"
Disse per poi darsi una manata in pieno viso.
"Non fa niente"
Gli risposi mentre prendevo della carteigenica mettendola vicino al mio naso così da fermare l'emorragia.
"Io me ne vado, non dire all'idiota biondino che ero qui"
Lo supplicai mentre uscivo.
"Va bene, ma posso sapere il tuo nome?"
Mi chiese.
"Mi chiamo Leonardo"
Gli risposi stringendoli la mano di fretta mentre che con l'altra tenevo la carteigenica.
"Kaminari Denki, piacere mio"
Disse sorridendo.
Io mi limitai a ricambiare il sorriso per poi riniziare ad sgattaiolare ovunque come poco fa.
-Edoardo's pov
Incredibilmente ci ero riuscito: avevo scritto degli appunti decenti!
"R-riesci a studiarci s-sopra?"
Mi chiese mentre lo controllava per l'ultima volta.
"S-si, ma non c-ci sarei mai r-riuscito senza il t-tuo aiuto"
Gli risposi per poi abbracciarlo istintivamente.
Lui ricambiò un po' imbarazzato.
"S-scusa sono s-stato un po' esagerato"
Mi scusai mentre riponevo il mio astuccio e il mio quaderno nello zaino.
"N-non fa niente, è-è solo c-che non me l-lo aspettavo"
Mi rassicurò mentre mi sorrideva.
Vorrei fargli una foto, e poi me la appenderei in stanza così ogni volta che mi sveglio posso vedere quel bellissimo sorriso.
"A-andiamo?"
Mi chiese mentre prese in spalla il suo zaino.
"S-si, ma dobbiamo t-trovare Leo"
Lui annuì per poi seguirmi alla ricerca di Leonardo.
Lo cercammo per circa cinque minuti senza alcun risultato, finché non intravidi una persona che andava da una parte all'altra della biblioteca quasi come se stesse scappando.
"Leo?"
Domandai confuso mentre mi avvicinavo a lui seguito da Iida.
"Avete fatto?"
Chiese quasi innervosito.
"Si, c-che hai?"
Gli chiesi preoccupato mentre mi guardavo intorno per vedere cosa lo turbava tanto.
"Niente, andiamo a casa"
Disse per poi girarsi e incamminarsi verso l'uscita, noi ci limitammo a seguirlo.
"Perfetto ci sono i gemellini di merda"
A sentire quella voce Leo si bloccò, quando mi girai feci lo stesso.
C'era Bakugo che veniva verso di noi con la sua camminata come se avesse una perenne rabbia.
"Cazzo"
Imprecò Leo mentre si girava scocciato.
Non fece in tempo a girarsi completamente che Bakugo era già a circa due metri da noi.
Ero nel panico, poteva succedere di tutto, ma invece...
*Musichetta del "To be Continued" di JoJo😂*
-Angolo4Ever
Hola lama e alpaca, come va? Spero tutto bene.
Povero Leo, ha dovuto fare Mission Impossible dentro la biblioteca 😂.
Chissà che succederà nel prossimo capitolo.
VB lo scoprirete nel prossimo capitolo, ci si vede rotolini di pelo.
-Edo4ever
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